I verbi di movimento (o di moto) esprimono in vari modi il cambiamento di posizione di un’entità da un punto a un altro nello spazio o, figuratamente, nel tempo.
Darne una definizione precisa non è facile, [...] il caso di parlare non di un uso perifrastico, ma di espressioni fisse:
(30) Pascal venne a sapere che possedere e recingere pascoli e campi di orzo e di frumenti era grave peccato verso il signor Iddio (Maggiani 1995: 209)
(31) spesso non tornavano ...
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Per lingua inventata si intende una lingua artificiale, provvista di proprie regole sintattiche (descritte o meno) e proprio lessico (inventariato o meno). Sono state inventate lingue artificiali per motivi [...] ’l Hoc!», «Hegn Hobet Ho de Hot!»), anche per via onomatopeica (i versi degli uccelli nella poesia di ➔ Giovanni Pascoli), a vere e proprie lingue descritte in una narrazione, o nei suoi apparati peritestuali (come il Newspeak orwelliano). L’ultimo ...
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La metonimia (dal gr. metōnymía; lat. denominatio, transnominatio) è una figura retorica (➔ retorica) tradizionalmente inserita tra i tropi, in quanto produce il ‘sovvertimento’ del significato proprio [...] di manovre retoriche.
La presenza di metonimie è ampiamente testimoniata nella letteratura, in particolare del Novecento, e con ➔ Giovanni Pascoli soprattutto:
(2) e il suo nido è nell’ombra che attende
che pigola sempre più piano (“X agosto”, vv ...
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Le congiunzioni sono elementi invariabili del discorso (➔ parti del discorso) che uniscono (lat. coniunctio, da coniungĕre «unire insieme») due elementi sintattici: elettivamente due frasi; nel caso delle [...] (cfr. francese mais). Come il ma si comportano e, o e, più raramente, né:
(4) E cielo e terra si mostrò qual era (Giovanni Pascoli, “Il lampo”, v. 1)
(5) Né più mai toccherò le sacre sponde (Ugo Foscolo, “A Zacinto”, v. 1)
Nel caso delle congiunzioni ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] ai nomi destinati alla maggiore celebrità (il classicheggiante Carducci, ➔ Giovanni Verga, Luigi Capuana, Federico De Roberto, ➔ Giovanni Pascoli, il primo ➔ D’Annunzio, il primo ➔ Pirandello, il primo ➔ Svevo, ecc.; tra le firme femminili Matilde ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] ; la più nota e significativa registrazione letteraria del fenomeno (e tra le primissime) è nel poemetto Italy di Giovanni ➔ Pascoli, non a caso «sacro all’Italia raminga», apparso nel 1904, che registra mirabilmente forme precoci di italo-americano ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] linguistico che si sarebbe protratto fino alle soglie del Novecento nel linguaggio poetico di ➔ Giosuè Carducci, ➔ Giovanni Pascoli, ➔ Gabriele D’Annunzio, per poi allentarsi molto o dissolversi nei poeti delle generazioni successive.
A partire dall ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] , quando, la lingua della poesia abbandona il suo linguaggio secolare, dopo che questo (con ➔ Giosuè Carducci, ➔ Giovanni Pascoli e ➔ Gabriele D’Annunzio) aveva fatto le sue ultime, molto intellettualistiche, discontinue apparizioni. Il cambiamento è ...
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Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] italoamericano) destò precocemente l’attenzione di linguisti e dialettologi, ma anche di scrittori e intellettuali. ➔ Giovanni Pascoli, nel poemetto “Italy” (1904), rappresenta la composita «lingua d’oltremare» parlata dalla piccola Molly, tornata in ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] Mondadori, 2 voll.
Beccaria, Gian Luigi (1975), L’autonomia del significante. Figure del ritmo e della sintassi, Dante, Pascoli, D’Annunzio, Torino, Einaudi.
Beccaria, Gian Luigi (1993), Dal Settecento al Novecento, in Serianni e Trifone, 1993-1994 ...
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pascolamento
pascolaménto s. m. [der. di pascolare], non com. – L’atto, il fatto di pascolare, nel sign. trans. e intr. del verbo; è talora usato invece di pascolo quando questo termine potrebbe essere interpretato in un senso diverso da quello...
pascolare
v. tr. e intr. [der. di pascolo] (io pàscolo, ecc.). – 1. tr. Condurre le bestie al pascolo, attendendo ad esse mentre brucano l’erba: p. le pecore, il gregge, le vacche; anche assol.: il pastore è uscito a pascolare. 2. intr. (aus....