L’ossimoro (dal gr. oksýmōron, comp. di oksýs «acuto» e mōrós «stolto, folle») è un procedimento retorico (➔ retorica) che consiste nell’unire due parole o espressioni che sono inconciliabili nel significato [...] dell’Asia”, in Canti: «è funesto a chi nasce il dì natale», v. 143).
Si inaugura così una tradizione, ripresa da ➔ Giovanni Pascoli (“Lampo”, in Myricae: «bianca bianca nel tacito tumulto / una casa apparì sparì d’un tratto», vv. 4-5) e in ➔ Gabriele ...
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PONTANI, Filippo Maria
Anna Meschini Pontani
PONTANI, Filippo Maria. – Nacque a Roma il 17 giugno 1913, primogenito di Guido e di Maria Capello.
Guido (1881-1964), impiegato postale, con la distinzione [...] nell’Italia del tempo: nell’orizzonte nazionale, primato di Dante, Leopardi, Pirandello, D’Annunzio e del Pascoli latino e religioso; critica del modernismo e chiusura a ogni istanza antispiritualista, marxista, neopositivista. Nella biblioteca ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a NO con il Panama, a SO con l’Ecuador, a S con il Perù, a SE con il Brasile, a E e NE con il Venezuela; ha in tutto 5240 km di frontiere terrestri e 2900 km di [...] 3300 crescono foreste di tipo subtropicale e temperato; oltre, fino al limite delle nevi permanenti, si sviluppano i pascoli d’alta montagna (páramos).
Popolazione
Caratteristica saliente della popolazione della C., come di altri paesi andini, è la ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] agricola per gruppi di coltivazioni, il 50,6% è destinato al seminativo, il 30,9% ai prati permanenti e ai pascoli, e il 16,8% alle coltivazioni legnose. È evidente, confrontando questi dati con quelli dei precedenti censimenti, come siano aumentati ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] lt; lat. cherubin < gr. kheroubeín < ebraico mišnico plurale kǝrûbîn), pasqua (< lat. pascha incrociatosi con pascua «pascoli» < gr. páskha < aramaico *pasḥā, cfr. siriaco peṣḥā), sabato (< lat. sabbata/sabbatum < gr. sábbata < ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] messo da parte e si profilano nuovi espedienti teorici e retorici testimoniati dalla poesia italiana del Novecento (Pascoli, Gozzano, Montale o Ungaretti, ad esempio, che fanno prevalere figure retoriche specifiche come l’antifrasi, la metonimia ...
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I cultismi sono parole, forme o costrutti di tradizione colta, cioè elementi rari o poco ricorrenti rispetto alla media statistica della lingua comune. In quest’accezione essi rappresentano un elemento [...] col linguaggio poetico di inizio Novecento che questa tendenza metterà salde radici: si pensi, per es. in Giovanni Pascoli, alla quota di termini attinti dalle lingue speciali (zoologia, botanica, ecc.), a volte di origine dialettale (stiocchi ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] di inizio Novecento, ma il loro regresso sintomatico (perché non generalizzato a tutto il corpus delle poesie) nel Pascoli più vicino al tono medio, che rifiuta consapevolmente di innalzare il registro ‘familiare’ con scelte lessicali avvertite come ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] sento di me (Giovanni Boccaccio, Dec. VIII, 7)
(22) Ecco un rintocco, appena appena un breve
colpo (Giovanni Pascoli, Italy IV, 7).
Esprimono inadeguatezza quantitativa per eccesso gli avverbi:
(a) Molto «in modo particolarmente grande». Si usa sia ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] sempre si sentiva quell’aspo che girava, girava, girava» (Alessandro Manzoni); «lenta la neve fiocca, fiocca, fiocca» (Giovanni Pascoli);
(b) il raddoppiamento d’una forma imperativa, alla II persona sing.: e continua, continua; aspetta e aspetta;
(c ...
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pascolamento
pascolaménto s. m. [der. di pascolare], non com. – L’atto, il fatto di pascolare, nel sign. trans. e intr. del verbo; è talora usato invece di pascolo quando questo termine potrebbe essere interpretato in un senso diverso da quello...
pascolare
v. tr. e intr. [der. di pascolo] (io pàscolo, ecc.). – 1. tr. Condurre le bestie al pascolo, attendendo ad esse mentre brucano l’erba: p. le pecore, il gregge, le vacche; anche assol.: il pastore è uscito a pascolare. 2. intr. (aus....