ottonàrio Nella metrica italiana, verso composto di otto 'posizioni metriche', con gli accenti principali sulla terza e settima sillaba (per es., i due versi della Risurrezione di A. Manzoni: "È risorto: [...] or come a morte La sua preda fu ritolta?"). Adoperato fin dalle origini della nostra letteratura, l'o. rimase in voga fino a tutto il 15° sec.; nel Novecento fu utilizzato da G. Pascoli, che sperimentò anche schemi inconsueti. ...
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LUGLI, Vittorio
Roberto Cincotta
Nacque a Novi di Modena il 30 sett. 1885, da Evangelista e Clonice Costa. Nel 1890 la famiglia si trasferì a Carpi; il L. frequentò qui le elementari e il ginnasio e [...] Pellegrini, ibid., p. 2940; F. Forti, V. L., in Giorn. stor. della letteratura italiana, CXLVI (1969), pp. 158-160; Id., Giovanni Pascoli e V.L.: maestro e allievo, in Incontri e letture del Novecento (1940-1980), Bologna 1983, pp. 41-43; Ricordo di ...
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DE BOSIS, Adolfo Lauro
Magda Vigilante
Nacque a Roma il 9 dic. 1901, da Adolfò, poeta e fondatore della rivista Il Convito, e da Lilian Vemon, originaria di Springfield (Missouri), la quale era venuta [...] .
L'ambiente familiare esercitò una profonda influenza sulla sua formazione culturale; il padre, amico di D'Annunzio e Pascoli, era un uomo di apertura veramente europea, il cui ideale estetico risaliva direttamente ai modelli francesi e anglosassoni ...
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Poeta e critico svizzero di lingua italiana (Airolo 1921 - Bellinzona 2013), cugino di Giovanni. Laureatosi all'università di Friburgo, dove ebbe tra i suoi maestri G. Contini, e stabilitosi (1945) a Bellinzona, [...] Vicino ai modi della "linea lombarda" individuata da L. Anceschi, ma soprattutto sensibile, agli esordi, alla lezione di G. Pascoli e di E. Montale, e capace di recuperare con naturalezza gli echi più suggestivi della tradizione poetica italiana (da ...
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Titolo di un’opera teatrale e di una letteraria.
Opera teatrale Commedia in cinque atti del notaio e commediografo G.M. Cecchi (1518-1587). Rappresentata nel 1549, ha un’impianto classico, nel quale vengono [...] , ma, tramite uno stratagemma ideato in favore di Giulio dallo scaltro servo Giorgetto, il primo ottiene l'amata e Rinuccio la sorella di lei, Violante.
Opera letteraria Poesia di G. Pascoli, contenuta nell’edizione del 1897 della raccolta Myricae. ...
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Critico letterario italiano (Cremona 1872 - Milano 1962), prof. di letteratura italiana dal 1910 al 1942, nelle univ. di Genova, Bologna e Milano. Socio nazionale dei Lincei (1947). Si è di preferenza [...] di letteratura straniera e di letteratura comparata, ma le sue opere più notevoli sono La poesia e l'arte di G. Pascoli (1918); A. Manzoni (1927); L'opera di G. Carducci (1929). Intorno al 1920 assunse un vibrato atteggiamento polemico nei riguardi ...
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GAROGLIO, Diego
Domenico Proietti
Nacque a Montafia, nell'Astigiano, il 4 genn. 1866 da Luigi, magistrato, e da Ernestina Pugno. Compiuti gli studi superiori, ottenne una borsa di studio per la facoltà [...] -569; M. Maffii, Come li conobbi, Tivoli 1954, in partic. nei due capitoli su D'Annunzio e il "Marzocco" (pp. 115-124) e su Pascoli e il "Marzocco" (pp. 144-156). Un esame dell'opera critica del G. nella Vita nuova e nel Marzocco, attento anche alle ...
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Critico letterario italiano (Bologna 1947- ivi 2020). Laureato in materie letterarie, allievo di E. Raimondi, professore ordinario di Letteratura italiana presso l'Università di Bologna, è considerato [...] e si è occupato di studi sul Seicento. Presidente della commissione per l’edizione nazionale delle opere di Giovanni Pascoli e direttore di riviste quali Intersezioni e Rivista Pascoliana, nel 2011 ha ricevuto il Premio Carlo Muscetta per la ...
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PAGLIARANI, Elio
Andrea Cortellessa
PAGLIARANI, Elio. − Nacque il 25 maggio 1927 a Viserba, in Romagna, da Giovanni e da Pasquina Pompili.
Il nome di famiglia ha sempre oscillato, anche negli atti anagrafici, [...] cacciò di casa una domestica perché venuta a conoscenza che di cognome faceva appunto Pagliarani. Ma il vero motivo dell’avversione dei Pascoli per i Pagliarani – ha scritto Elio nel suo Pro-memoria a Liarosa (2011, p. 128) – è che Luigi e altri suoi ...
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Scrittore (Cesenatico 1885 - ivi 1979). Come poeta (La serenata delle zanzare, 1905; Poesie scritte col lapis, 1910; Poesie di tutti i giorni, 1911; Il giardino dei frutti, 1915; Poesie, 1905-1914, 1919, [...] ), M. vagheggia l'adolescenza, la provincia, le cose umili e tristi che egli, il più pascoliano dei crepuscolari, ama veramente: solo che, a differenza di Pascoli, ne avverte l'inutilità e il vuoto. Ma accanto o al fondo di questo intimismo lirico ...
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pascolamento
pascolaménto s. m. [der. di pascolare], non com. – L’atto, il fatto di pascolare, nel sign. trans. e intr. del verbo; è talora usato invece di pascolo quando questo termine potrebbe essere interpretato in un senso diverso da quello...
pascolare
v. tr. e intr. [der. di pascolo] (io pàscolo, ecc.). – 1. tr. Condurre le bestie al pascolo, attendendo ad esse mentre brucano l’erba: p. le pecore, il gregge, le vacche; anche assol.: il pastore è uscito a pascolare. 2. intr. (aus....