UPPSALA
J. Anund
Città della Svezia centro-orientale, posta sul fiume Fyris, maggior centro culturale del paese e sede della più antica università svedese.
In epoca altomedievale l'insediamento era [...] limitata importanza. La città era prevalentemente composta da abitazioni in legno, intervallate da numerosi terreni coltivati e da pascoli; presentava inoltre ca. ottanta edifici in muratura. L'edilizia in legno nella città più antica, di cui restano ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] di molte abbazie francesi della Guascogna e della zona tra Narbona e Tolosa, che sfruttavano a questo scopo i pascoli pirenaici (Hoffman Berman, 1986).Oltre all'allevamento del pesce, pianificato in relazione allo sviluppo dei sistemi idraulici delle ...
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KIENERK, Giorgio
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 5 maggio 1869 da Marco e Stéfanie Gallyot. Nel 1882, conclusi gli studi al regio ginnasio Galilei, fu posto dal padre, impiegato al ministero della [...] maggio del 1896 avviò una collaborazione con il Fiammetta, settimanale che registrò interventi di scrittori come U. Ojetti e G. Pascoli commentati dalle illustrazioni di artisti affermati (Signorini e Fattori) e meno noti (A. Micheli e G. Chini). Al ...
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GUERRISI, Michele
Maria Viveros
Nacque a Cittanova, presso Reggio di Calabria, il 23 febbr. 1893 da Pasquale e Filomena Barbaro, di Palmi.
Alle sue origini il G. diede sempre valore simbolico, tale [...] (oggi nell'atrio del teatro Comunale della città) e, l'anno successivo, eseguì per il lungomare le statue di Giovanni Pascoli, Diego Vitrioli e Ibico. Nel 1952 pubblicò a Milano L'idea figurativa in cui, partendo dall'assunto che "la realtà naturale ...
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PANERAI, Ruggero
Eugenia Querci
PANERAI, Ruggero. – Nacque a Firenze il 13 marzo 1862, secondogenito di Carlotta Masi, contadina, e di Luigi, stipettaio.
Fu impiegato come falegname fino ai quindici [...] erano appartenuti dipinti come Pesco in fiore, nel quale è evidente il debito verso il delicato naturalismo di Niccolò Cannicci, Pascoli in vista del lago, Butteri al guado, Il ritorno del gregge. La Galleria Paolo e Adele Giannoni di Novara conserva ...
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Alani
I. Erdélyi
Stirpe indoeuropea appartenente al ramo nomade, scitosarmatico, degli Irani. Il popolo degli A. viene menzionato a partire dal sec. 1° d.C. nelle fonti dell'Antichità. In quell'epoca [...] del rayon zmejskaja nell'Ossetia settentrionale], Ordžonikidze 1961.
S.A. Pletneva, Ot kočewij k gorodam. Saltowo maiatskaia kultura [Dai pascoli verso la città. La cultura di Saltovo], Moskva 1967.
J. Harmatta, Az alánok Kelet-Európában [Gli A. in ...
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simbolismo Corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del 19° sec. caratterizzata, in opposizione al realismo e al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare [...] lo stesso decadentismo in tutta la sua latitudine. In Italia, invece, dove tendenze simbolistiche si possono riconoscere in G. Pascoli, in G. D’Annunzio e nei poeti che gravitavano intorno alle riviste Cronaca bizantina di A. Sommaruga e al Convito ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] meno di un terzo del totale). Oltre il 42% della superficie territoriale è messo a coltura, il 17% è occupato da prati e pascoli, il 33% da boschi. I cereali sono diffusi nel bacino danubiano (frumento, mais, orzo) e in quello della Mariza (riso); le ...
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In senso lato, ogni capacità di agire o di produrre, basata su un particolare complesso di regole e di esperienze conoscitive e tecniche, quindi anche l’insieme delle regole e dei procedimenti per svolgere [...] , dal 16° al 18° sec., opere di interesse generale o locale, come quelle di G. Baglione, G. Celio, F. Baldinucci, L. Pascoli o K. van Mander e J. Sandrart per i paesi nordeuropei e A. Palomino per la Spagna. Trattati tecnico-pratici giungono a ...
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(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto [...] del 1982 sono risultati circa 390.000 ha di seminativi, soprattutto a grano; in diminuzione risultano i prati e i pascoli permanenti e le colture boschive, mentre si espan dono ulteriormente le coltivazioni legnose. Il patrimonio zootecni co segna un ...
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pascolamento
pascolaménto s. m. [der. di pascolare], non com. – L’atto, il fatto di pascolare, nel sign. trans. e intr. del verbo; è talora usato invece di pascolo quando questo termine potrebbe essere interpretato in un senso diverso da quello...
pascolare
v. tr. e intr. [der. di pascolo] (io pàscolo, ecc.). – 1. tr. Condurre le bestie al pascolo, attendendo ad esse mentre brucano l’erba: p. le pecore, il gregge, le vacche; anche assol.: il pastore è uscito a pascolare. 2. intr. (aus....