Diplomatico turco (n. 1807 - m. 1891), della famiglia cretese dei Musùros, trasferitasi a Costantinopoli verso la metà del sec. 18º. Dopo aver rappresentato la Turchia ad Atene e a Vienna, fu plenipotenziario alla conferenza di Parigi (1856) e poi (1856-86) ambasciatore a Londra, distinguendosi nelle trattative connesse con la questione d'Oriente. Tradusse in greco la Divina Commedia (1882-85) ...
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Terzo viceré d'Egitto (n. 1822 - m. 1863), figlio più giovane di Muḥammad ῾Alī. Regnò dal 1854 al 1863. L'avvenimento più notevole del suo governo fu la concessione (1856) a F.-M. Lesseps per lo scavo del canale di Suez. In sua memoria fu chiamata Būr Sa῾īd (it. Porto Said) la città sorta all'estremità settentrionale del canale ...
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Uomo di stato e letterato ottomano (Yozgat 1787 - Alessandria 1848). Fu ministro degli Esteri di Maḥmūd II, e assecondò anche con l'opera letteraria il movimento riformatore iniziato da quel sultano, incoraggiando la formazione di un nuovo, semplice stile prosastico, soprattutto con l'eliminazione dalla lingua usuale di tutti i termini arabi e persiani non strettamente necessarî ...
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Uomo politico ottomano (Costantinopoli 1800 - ivi 1858), uno dei principali fautori delle riforme (tanẓīmāt); dal 1846 fu più volte gran visir, nominato e deposto secondo il prevalere a corte della corrente riformista o di quella reazionaria. Ebbe gran parte nella direzione degli affari esteri di Turchia durante la guerra di Crimea e la pace di Parigi ...
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Generale ottomano (m. Adrianopoli 1482). Nominato gran visir nel 1474, diresse le operazioni in Crimea contro i Genovesi che portarono alla conquista di Caffa (1475). Dopo un breve periodo di disgrazia, fu posto al comando della spedizione del 1480 contro Otranto. Fu fatto uccidere da Bāyazīd II adombrato dalla sua eccessiva potenza ...
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Guerriero (n. 1758 - m. 1807) originario della Bosnia. Volendo vendicare il padre decapitato per ordine del sultano, fece per anni guerra ai Turchi, riportando numerose vittorie e consolidandosi a Vidin, base delle sue operazioni, finché (1798) il sultano trattò con lui la pace, accordandogli tra l'altro il pascialato di Vidin ...
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Generale e uomo politico (Bursa 1839 - Costantinopoli 1899). Ministro dei Lavori pubblici nel 1873, si di stinse durante la guerra russo-turca per la difesa di Kars ed Erzerum. Nel 1878 fu capo di stato maggiore dell'esercito e nel 1895 alto commissario turco in Egitto ...
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Uomo politico turco (Mitilene 1855 - Vienna 1922), ministro degli Interni nella rivoluzione del 1908, per breve tempo gran visir (1909), poi (1912) ministro della Giustizia e infine ambasciatore a Vienna. ...
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Uomo politico egiziano, nato ad Alessandria nel 1888, assassinato al Cairo il 28 dicembre 1948. Sottosegretario agli Interni nel ministero Zaghlül (1924), rimase nel Wafd sino al 1937, quando con Aḥmed [...] nota sotto il riome di gruppo sa‛dista. Nel 1938 fu ministro degli Interni nel gabinetto di destra di Moḥammed Maḥmud Pascià, e nel 1944 ebbe il portafoglio degli esteri nel ministero di Aḥmed Māher. Ucciso poi questi nel marzo 1945, assumeva la ...
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pascia
pascià (ant. bascià o bassà) s. m. [dal turco pashà, in grafia mod. paşa, prob. der. del pers. pādishā′h «sovrano», incrociato col turco basqàq «governatore»; le varianti italiane e le altre pronunce occidentali con b- sono dovute all’influenza...
pasca
s. f. – Var. ant. di pasqua (più vicina alla forma lat. pascha): il papa ... per una sua bolla allongò [= prorogò] il termine del concilio sino al giorno della prossima pasca (Sarpi).