(gr. Κάρπαϑος; turco Kerpe) Isola della Grecia (301 km2 con 6.511 ab. nel 2001), nel gruppo del Dodecaneso (Mar Egeo), a SO dell’isola di Rodi. Di struttura calcarea, ha forma allungata e coste poco articolate. [...] presso S. si scontrarono 5 galere dell’Ordine di Malta al comando di Francesco di Lorena e 4 turche di Già‛far pascià, governatore di Rodi. Ribellatasi durante la rivoluzione greca del 1821-22, ritornò poi sotto il dominio turco. Il 12 maggio 1912 fu ...
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Alessandria d’Egitto (arabo al-Iskandariyya) Metropoli del mondo antico, oggi la seconda città del moderno Egitto (5.000.000 ab. nel 2006), capoluogo dell’omonimo governatorato (2679 km2). Sorge a una [...] inizio alla ripresa della città, continuata poi per tutto il 19° secolo. Nel 1882, esplosa la rivolta nazionalista di ‛Orābī Pascià, A. fu bombardata dai britannici, che la occuparono. Nella prima metà del 20° sec. allo sviluppo dei traffici e all ...
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(alb. Tiranë) Città capitale dell’Albania (475.577 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima prefettura (1238 km2 con 519.720 ab. nel 2001). È situata a poco più di 100 m s.l.m. in una conca ai piedi del [...] crisi T. è andata lentamente riprendendosi negli anni successivi.
Fu fondata al principio del 17° sec. dal generale turco Sulaimān Pascià, che le diede il nome di Teheran (a ricordo di una vittoria riportata in Persia), poi trasformatosi in Tirana ...
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(gr. ῎Αργος) Cittadina della Grecia, nel Peloponneso di NE, posta nella pianura, a 5 km dal golfo di Nauplia.
Storia
Considerata dai Greci la città più antica dell’Ellade, capitale del regno acheo di [...] la guerra d’indipendenza greca, A. fu sede dell’Assemblea nazionale (1822) e fu devastata (1825) dalle truppe di Ibrahim Pascià.
Archeologia
Il sito di A. era già occupato dal Neolitico Medio, in posizione più meridionale rispetto all’attuale. Sono ...
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Sèvres Cittadina della Francia settentrionale (23.726 ab. nel 2006), nel dipartimento Hauts-de-Seine, sobborgo sud-occidentale di Parigi sulla riva sinistra della Senna, di fronte a Boulogne-Billancourt. [...] , Libia e Dodecaneso. Veniva infine ristabilito il regime delle capitolazioni e poste limitazioni sugli armamenti turchi. Il trattato non entrò però in vigore per la rivolta di Kemal Pascià e fu sostituito dalla pace di Losanna del 24 luglio 1923. ...
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Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] principati autonomi sottoposti alla sovranità ottomana.
Nel 19° sec. si accentuarono le rivolte, fra cui quella di ‛Alī Tepeleni, pascià di Giannina, che riuscì a rendersi di fatto indipendente (1820-22). Dopo i trattati di S. Stefano e di Berlino ...
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Giordania
Stato dell’Asia sudoccidentale, nel Vicino Oriente; confina a N con la Siria, a N-E con l’Iraq, a S-E e a S con l’Arabia Saudita, a O con Israele. Fino al 1967 comprendeva la Transgiordania [...] membro della Lega araba dal 1945, stabilì allora più strette relazioni con gli Stati arabi. Nel 1956 l’inglese Glubb Pascià fu allontanato dal comando delle forze armate giordane e nel 1957 furono ritirate le ultime truppe britanniche. La rinnovata ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] romanzo, il teatro. È dapprima la letteratura del periodo delle riforme (tanẓīmāt edebiyātı), i cui corifei sono ‛Ākif Pascià, Ibrāhīm Shināsī, e soprattutto N. Kemāl, vero rinnovatore romantico e patriottico, autore, con il suo Vatan yahud Silistre ...
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Stato dell’Africa settentrionale, affacciato a N e a E sul Mediterraneo, confinante a SE con la Libia e a O con l’Algeria. È il più orientale e il più piccolo dei tre Stati indicati, talora aggiungendovi [...] di Carlo V (1535), né quella del 1573 poterono sottrarre la T. alla definitiva conquista turca. Presto dalle mani del pascià, rappresentante della Porta, il potere effettivo passò ai capi locali delle milizie turche e levantine (dey e bey) assistiti ...
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(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] sotto le dinastie libanesi dei Drusi Banū Ma‛n (fino al 1750) e dei Banū Shihāb fino all’occupazione di Ibrāhīm pascià d’Egitto (1840).
Dopo il crollo dell’Impero ottomano (1918), B. divenne capitale del nuovo Stato libanese, costituitosi durante il ...
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pascia
pascià (ant. bascià o bassà) s. m. [dal turco pashà, in grafia mod. paşa, prob. der. del pers. pādishā′h «sovrano», incrociato col turco basqàq «governatore»; le varianti italiane e le altre pronunce occidentali con b- sono dovute all’influenza...
pasca
s. f. – Var. ant. di pasqua (più vicina alla forma lat. pascha): il papa ... per una sua bolla allongò [= prorogò] il termine del concilio sino al giorno della prossima pasca (Sarpi).