LONGHI, Francesco
Giordano Viroli
Nacque a Ravenna il 10 febbr. 1544, come risulta dai libri dei battezzati di S. Giovanni in Fonte a Ravenna, quintogenito del pittore Luca e di Bernardina Baronzelli, [...] anche rinnovate esplorazioni di una materia pittorica sfibrata, di rare gamme cromatiche, e l'elaborazione di uno schema di netta partizione fra terra e cielo, dove le figure della Vergine e degli angeli fluttuano su gonfie matasse di nubi.
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NICOLO, Rosario
Stefano Rodotà
NICOLÒ, Rosario. − Nacque a Reggio Calabria il 12 settembre 1910, da Francesco e da Teresa Surace.
Proveniente da una famiglia modesta, rimasto presto orfano del padre, [...] degli studi di diritto civile, nel tempo in cui egli stesso rimeditava il significato assunto da questa storica partizione del diritto, e il suo ruolo magistrale si contrassegnò per l’estremo rispetto della varietà delle opinioni che egli ...
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Alighieri, Iacopo
Francesco Mazzoni
Figlio di D. e di Gemma Donati, probabilmente, dopo Giovanni e Pietro, terzogenito; maggiore dunque soltanto di Antonia. Nacque a Firenze sicuramente alcuni anni [...] (più un verso finale, ripresa dell'incipit della Commedia) espone sinteticamente, rispettandone l'ordine topografico, la partizione e la materia delle varie cantiche, abbozzandone insieme un brevissimo inquadramento allegorico; ed è il primo anello ...
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gruppo
gruppo struttura algebrica con una operazione, alla base della definizione di molte altre strutture, quali gli anelli, i campi, gli spazi vettoriali ecc. È un insieme non vuoto G dotato di una [...] sottogruppo o coincidono o sono disgiunte e pertanto le classi laterali sinistre (destre) modulo un sottogruppo H costituiscono una partizione di G, che è associata alla relazione di equivalenza per la quale due elementi sono in relazione se e solo ...
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Vedi ROTULO dell'anno: 1965 - 1997
ROTULO (v. vol. VI, p. 1031)
G. Cavallo
Negli ultimi decenni studi condotti sulle tecniche di fabbricazione del papiro, sulle tipologie librarie e documentarie antiche [...] fossero posti insieme in un unico r. o ancora che grandi opere fossero distribuite in più libri/r., con un'ulteriore partizione in tomi/r. nel caso di libri particolarmente lunghi e/o allestiti senza risparmio di spazio. Il prodotto librario normale ...
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GUIZZARDINO da Bologna (di Porta Stiera)
Giuseppe Mazzanti
Nacque a Bologna probabilmente nell'ultimo decennio del secolo XII.
Il percorso formativo di questo giurista, per il quale mancano indicazioni [...] de facto, "una certa sottigliezza nelle continuationes titulorum, nelle casus positiones, nelle distinctiones e specialmente nella partizione delle leggi, di cui i successivi commentatori fecero poi tanto abuso" (Besta, 1896, p. 11).
Fonti ...
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linguaggio, filosofia del
Gli antecedenti della riflessione filosofica sul l. possono ritrovarsi nelle credenze e tradizioni di età arcaiche e popolazioni primitive circa i poteri della parola divina [...] e una società giusta. Il linguaggio si presenta dunque come una base indiscutibile per la ragione e, nelle sue partizioni e strutture, riflette partizioni e strutture della realtà, per la cui conoscenza esso è un accesso privilegiato. Da ciò, fin dal ...
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PRINCIPE ELLENISTICO
P. Moreno
Il bronzo del Museo Nazionale Romano, noto anche quale Sovrano ellenistico (v. vol. VI, p. 932, s.v. Roma, Musei), fu rinvenuto nel 1885 alle pendici del Quirinale insieme [...] produrre una sensazione di slancio. Nel torso e nelle braccia è invece evidenziata l'articolazione muscolare con solchi di partizione e prominenze. L'esigenza di ampliare la figura rispetto ai modelli di Epigonos si afferma non solo nell'innalzamento ...
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Gregorio I (G. Magno)
Simonetta Saffiotti Bernardi
Pontefice romano, di famiglia di ceto senatorio; nacque intorno al 540 da Gordiano ‛ regionarius ' e da Silvia, appartenente, sembra, alla ‛ gens Anicia [...] serve solo ad affrettare e a completare l'opera purificatrice, non a sostituirla.
Si è vista inoltre una relazione fra la partizione gregoriana dei peccati e quella del Purgatorio dantesco; ma, oltre alla considerazione che G. non è l'unico in cui si ...
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mortale [plur. anche mortai]
Antonietta Bufano
L'aggettivo, frequente nella Commedia e con scarse occorrenze nelle altre opere, è usato in funzione sia attributiva che predicativa, nelle due accezioni [...] e di cui si affretta a fornire la spiegazione: se tanto secreto ver proferse / mortale in terra [Dionigi, che rivelò la partizione dei cori angelici], non voglio ch'ammiri: / ché chi 'l vide qua sù [s. Paolo] gliel discoperse, XXVIII 137; e cfr ...
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partizione
partizióne s. f. [dal lat. partitio -onis, der. di partiri «dividere»]. – 1. a. Divisione, distribuzione in parti: la p. in capitoli della materia di un libro; la p. dei beni (più com., spartizione). Nella retorica classica (lat....
duodenario
duodenàrio agg. [dal lat. duodenarius, der. di duodeni distributivo di duodecim «dodici»]. – Che presenta una partizione in dodici: sistema d., uno dei tipi di partizione dei vènti usato dai Romani e ancora fino verso il sec. 14°,...