LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] e il greco (aeronave, altimetro, spettroscopio), oppure una lingua moderna e il greco (burocrazia, partitocrazia, discoteca); contrariamente alla norma del greco classico compaiono inoltre composti di tre elementi: ecocardiografia, elettromiografia ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] con -nomo (astronomo, gastronomo); fa eccezione economista.
Molte delle parole terminanti in -crazia (democrazia, meritocrazia, partitocrazia, videocrazia) non hanno un corrispondente in -crate (eurocrate), e sono invece di norma accompagnate dall ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] di Mani Pulite, scompare il vecchio sistema partitico. Escono di scena molti esponenti di spicco dell’antica partitocrazia e quasi tutti i partiti tradizionali modificano la loro identità con inedite aggregazioni. Il fenomeno più eclatante è ...
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partitocrazia
partitocrazìa s. f. [comp. di partito2 e -crazia]. – Nel linguaggio polit., l’eccessivo potere dei partiti che tendono a sostituirsi alle istituzioni rappresentative nella direzione e nella determinazione della vita politica...
partitocratico
partitocràtico agg. [der. di partitocrazia] (pl. m. -ci). – Relativo alla partitocrazia: spinte, tendenze p.; o che ha i caratteri della partitocrazia: sistema, regime, stato p.; una democrazia partitocratica. ◆ Avv., non com.,...