Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] e i ceti abbienti della popolazione, fino al prorompere rivoluzionario del moto dei Ciompi (21 luglio 1378) e DC con il 30%. Il PSI scese al 9,5% dopo il PSU (PartitoSocialista Unitario) che ebbe il 10,6%. Sindaco fu eletto ancora Bausi, che rimase ...
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Comunismo
Adam B. Ulam
di Adam B. Ulam
Comunismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il marxismo e il suo rapporto con il comunismo. 3. La rinascita del comunismo. Lo stadio prenatale (1902-1917). 4. La Rivoluzione [...] egli sostiene la necessità di trasformare la guerra imperialistica in una serie di guerre civili, in cui i partitisocialistirivoluzionari si pongano come obiettivo la conquista del potere.
4. La Rivoluzione bolscevica e la fondazione della Terza ...
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FASCISMO
Roberto Vivarelli e Edda Saccomani
Storia
di Roberto Vivarelli
Definizione
A differenza di altri ismi contemporanei (ad esempio, liberalismo, socialismo, comunismo) il termine fascismo deriva [...] del 1914, sul tema della guerra, con il PartitoSocialista, di cui come direttore dell'"Avanti!" era l' regime 1929-1943, Roma-Bari 1991.
De Felice, R., Mussolini il rivoluzionario 1883-1920, Torino 1965.
De Felice, R., Mussolini il fascista, vol ...
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interventismo
In Italia, il movimento favorevole all’entrata del Paese nella Prima guerra mondiale. Si sviluppò fra il 1914 e il 1915, in contrasto con l’opinione e le correnti neutraliste. Raccolse [...] , che proclamavano la guerra «sola igiene del mondo»; socialisti ed ex socialisti, influenzati dal sindacalismo rivoluzionario (tra questi B. Mussolini, che allora abbandonò il Partitosocialista); profughi delle terre irredente, fra cui C. Battisti ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] , che nel 19° sec. sembrava impossibile, riscattò del tutto la gran parte dei partitisocialisti europei dalla matrice dell’ortodossia marxista e dell’ideologia rivoluzionaria per adattarli a un ruolo di pragmatismo politico. In altri termini, lo ...
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socialdemocrazia Nome assunto in Germania dal Partitosocialista marxista tedesco all’atto del suo distacco dal partito progressista e della sua costituzione in partito autonomo (congresso di Lipsia, 1863). [...] russa e la formazione dei partiti comunisti, denominazione delle forze politiche e ideologiche socialiste in quanto si contrappongono, accettando l’ordine legale delle democrazie liberali, al metodo rivoluzionario comunista. Dopo la Seconda guerra ...
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Denominazione abbreviata di organizzazioni politiche, costituitesi a partire dalla seconda metà del 19° sec., formate da movimenti e partiti operai, socialisti, comunisti, associati sul piano internazionale.
Prima [...] mondiale: i partitisocialisti di Germania, Austria, Gran Bretagna, Francia e Belgio aderirono alle politiche nazionali dei rispettivi governi, altri (come l’italiano) assunsero posizioni neutraliste o decisamente rivoluzionarie e antibelliciste ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] rapporto tra declino dell'antica Europa (nello scoppio rivoluzionario settecentesco) e nascita dell'epoca delle ideologie: cambia un diffuso benessere.
Mentre il socialismo (nella forma dei partitisocialisti e comunisti dei paesi più industrializzati ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] anticattoliche e anticristiane61. Ateo militante negli anni giovanili, quando era socialistarivoluzionario, dopo la conversione all’interventismo e l’espulsione dal Partitosocialista, alla fine del 1914, Mussolini era rimasto ateo, anticlericale e ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] rivendicava il diritto al pluralismo delle opinioni e delle organizzazioni sociali, in primo luogo dei sindacati e dei partiti politici. Quest'ultimo era già un compito rivoluzionario, giacché richiedeva l'abbattimento o la dissoluzione del comunismo ...
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rivoluzionario
rivoluzionàrio agg. [der. di rivoluzione]. – 1. a. Di rivoluzione, che costituisce o tende ad attuare una rivoluzione politica e sociale: lotte, guerre r.; movimenti, moti, atti r.; governo r., sorto in seguito a rivoluzione;...
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...