Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] che concede loro riconoscimento istituzionale e il monopolio della dell'antica Europa (nello scoppio rivoluzionario settecentesco) e nascita dell'epoca dibattito sul declino delle ideologie già a partire dal primo N., in quanto allora sarebbero ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] Dio".
Il peso rispettivo di questi due campi - legalista e rivoluzionario - è oggi ben lungi dall'equivalersi. I sostenitori a oltranza almeno in parte all'ingerenza dello Stato: le dinamiche proibite negli ambienti istituzionali si ritrovano ...
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Revisionismo storiografico
Marcello Flores
La complessa questione del r. s., delle sue caratteristiche e delle sue manifestazioni, deve essere situata, per poter essere compresa adeguatamente, nelle [...] seguaci di G. Sorel, nell'ambito del sindacalismo rivoluzionario, e i cosiddetti dreyfusardi, impegnati nella revisione del partire dalla rivoluzione - rifiutavano al tempo stesso una visione della storia appiattita sul versante politico-istituzionale ...
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Totalitarismo
KKarl D. Bracher
di Karl D. Bracher
Totalitarismo
sommario: 1. Definizioni e controversie. 2. Sviluppo e ‛autointerpretazione' del totalitarismo. 3. Possibilità di applicazione. 4. Conclusioni. [...] statalistico-istituzionale del totalitarismo; dal 1933 in poi, sotto l'influsso della rivoluzione e della dittatura hitleriane, si accentuò maggiormente il suo aspetto dinamico-estremistico, rivoluzionario. Il ruolo direttivo del partito inteso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] Arcadia, che ne assorbì una gran parte, e ancora oltre, fu un po’ la traduzione istituzionale del bisogno che così si manifestava . La critica all’astrattismo politico (che sia dei rivoluzionari o dei loro avversari non ha importanza) diventa, ...
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Nazione
Giuseppe Galasso
sommario: 1. Stato e nazione. 2. Le realtà nazionali nel mondo extraeuropeo: a) le Americhe e gli ex dominions britannici; b) l'area asiatica; c) l'Africa subsahariana; d) il [...] e del monopolio del potere da parte dei bianchi è appunto alla convivenza istituzionale fra bianchi e neri che si non aveva impedito una larga penetrazione comunista e di idee rivoluzionarie per nulla o ben poco legate alla religione. Lo stesso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] o necessario, o eversivo, o rivoluzionario, cambiamento istituzionale, il contesto che rende comprensibili e 14, par. 63). Essa si diffuse rapidamente e in profondità a partire dal 1947-48: si avverava, quindi, la profezia formulata da Gramsci ...
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Costantino e l’autorappresentazione del papato
Arte, architettura e cerimoniali romani
Alberto Cadili
Già entro il V secolo, mediante la redazione degli Actus Silvestri1, la biografia costantiniana [...] istituzionale dei poteri a suo tempo affidati a Pietro»35). Nel XII secolo, inoltre, dopo alcuni casi precedenti a partire II con il concordato di Worms. In modo ancor più rivoluzionario (perché applicato non a Enrico V, ma allo stesso Costantino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Umanesimo e Rinascimento
Riccardo Fubini
Francesco Petrarca e i presupposti della storiografia umanistica
La storiografia umanistico-rinascimentale, come del resto la storiografia di ogni età, non può [...] comune cittadino anche dal punto di vista politico-istituzionale. A partire dalla crisi del 1378 e dai successivi ‘Parlamenti Fubini 2009, p. 271). È precisamente da tale rivoluzionario principio che si sviluppa un pensiero politico fuori dai binari ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] necessarie, e il Liber da parte sua doveva definire l'assetto istituzionale. Federico prometteva infatti ai che nasce dal fatto, ma anche il progetto in sé, se mai rivoluzionario, voluto dal princeps conditor legum, le 'parole' cioè al di là della ...
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govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...