al-Tikriti, Saddam Politico iracheno (al-Awǧa, presso Takrīt [Tikrīt] - Baghdad 2006). Entrato ventenne nel partito nazionalista arabo Ba‛th, nel 1959 fu condannato a morte e costretto a fuggire in Egitto [...] suo partito. Nel 1969 fu nominato vicepresidente del Consiglio del comando rivoluzionario (CCR partito, presidenza del CCR e della Repubblica, guida del governo e comando supremo delle forze armate. H. avviò un processo di consolidamento istituzionale ...
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Politico statunitense (Nevis, Antille, 1755/1757-New York 1804). Fu uno dei maggiori artefici della nascita della Repubblica americana. Dopo un’infanzia difficile, nel 1773 raggiunse New York ed entrò [...] rivoluzionario, fu aiutante di campo di G. Washington e si batté valorosamente a Yorktown (1781). Dalla sua esperienza militare si convinse della debolezza istituzionale una grave spaccatura all’interno del partito federalista e la crisi finale della ...
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Belgio
Stato dell’Europa occid., con capitale Bruxelles. Lo Stato belga venne costituito nel 1830-31, ma le condizioni ideali e politiche del suo sorgere risalgono alla seconda metà del 16° secolo. Nel [...] ma le vittorie dell’esercito rivoluzionario a Jemappes (1792) e Fleurus neutralità perpetua. Si formò un Partito cattolico organizzato (1884), che nuova Costituzione. La soluzione della questione istituzionale non è servita, tuttavia, a ricomporre ...
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sindacato Associazione di lavoratori o di datori di lavoro costituita per la tutela di interessi professionali collettivi. Nel linguaggio economico e finanziario, coalizione di imprese.
Il sindacalismo [...] partito-s. tipica della teoria della socialdemocrazia tedesca.
Radicalmente diverso, il sistema del sindacalismo rivoluzionario Generale del Lavoro (CGdL) completò l’edificio organizzativo e istituzionale del s. italiano.
Il s. confederale e quello ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] aderì giovanissimo alle idee socialiste e rivoluzionarie professate dal padre. Nel 1901, al amministrativo, istituzionale ed economico da D. Grandi, contro di lui, cui seguì da parte del re l'immediata revoca del mandato governativo. Crollato il ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] suprema istanza decisionale in un sistema politico-istituzionale che si stava disgregando. Egli parte dal presupposto che nel n. tutte razzista e antisemita - di dedurre un sistema social-rivoluzionario coerente: il n. avrebbe rappresentato "la faccia ...
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LIBERALISMO (XXI, p. 36)
Giovanni CASSANDRO
Negli anni che seguirono al 1870 il liberalismo europeo parve in declino non soltanto come movimento politico, costretto quasi sempre alla difensiva di fronte [...] creatore di libertà ma in quanto, facendosi rivoluzionario e utilitario, e unificandosi e confondendosi col destra, anche sul problema istituzionale, e alcuni elementi progettarono perfino di allargare la fusione al Partito dell'uomo qualunque; ma ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] s. sono l'accertamento caso per caso delle strutture istituzionalipartendo dal basso, il ''farsi'' appunto (Verfassung) con L. Hunt e K.M. Baker la retorica rivoluzionaria mescola i linguaggi concettuali di Pocock con le suggestioni dell' ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] contestazione giovanile nel 1968 a Parigi e a partire dal 1969 nel resto d'Europa. In questo specie d'iconografia ''rivoluzionaria'' fatta di fotomontaggi e del resto potrà mai stabilire in modo istituzionale una gerarchia a priori fra le tecniche. ...
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Sociologia
Paolo De Nardis
Sandro Bernardini
Alain Touraine
Alessandro Ferrara
Jeffrey C. Alexander - Paul B. Colomy
(XXXI, p. 1019; App. III, ii, p. 761; IV, iii, p. 356; V, iv, p. 15)
I temi generali [...] accompagnata da azioni di rottura di tipo rivoluzionario, tese, in misura più o meno completa partire dal momento in cui i comportamenti non sono più 'di conformità' ma 'di cambiamento', essi si collocano a un livello completamente istituzionale ...
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govèrno s. m. [lat. gŭbĕrnum «timone della nave»; in alcuni sign., der. di governare]. – 1. ant. Timone: barca ... Disarmata di vele e di governo (Petrarca). 2. L’atto e l’ufficio di governare, in tutti i sign. del verbo: a. La guida di una...