Giornalista e uomo politico statunitense (Boston 1874 - Washington 1944); dirigente del partito progressista che appoggiò (1912) la candidatura di Th. Roosevelt alla presidenza degli USA, fu poi preposto [...] di Boston, e divenne direttore di tutte le attività Hearst (1927-30); passò poi a dirigere il Chicago Daily News. Repubblicano, fu contrario al New Deal, ma accettò il portafoglio della marina offertogli da F. D. Roosevelt (1940), e diede vigoroso ...
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Tocci, Terenzio. – Uomo politico (San Cosmo Albanese, Cosenza, 1880 - Tirana 1945). Di osservanza mazziniana e acceso filoalbanese, emerse nei primi anni del Novecento come agitatore e propagandista del [...] nazionale (1902), I ribelli d’Italia (1904), Cuore repubblicano (1906), Doveri verso la Patria (1906), Battaglie repubblicane 1940-42) e al disarmo delle forze militari italiane da parte della Wehrmacht (8 sett. 1943) si attivò per aiutare ...
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Storico e uomo politico polacco (Varsavia 1786 - Parigi 1861). Tra le figure più eminenti della rivoluzione del novembre 1830, fu successivamente membro del governo provvisorio e poi del governo nazionale, [...] rappresentando il partito democratico-repubblicano. Dopo la vittoria dei Russi riparò a Parigi, dove svolse una intensa attività come organizzatore politico e come storico. Fedele alle idee democratiche, entrò in contrasto con una parte degli ...
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Uomo politico (n. nello Worcestershire 1561 - m. 1629). Secondogenito dell'arcivescovo di York, Edwin Sandys, e fratello del poeta George Sandys, studiò a Oxford. Fu un anglicano rigoroso; le sue idee [...] ma dovette accettare l'elezione del conte di Southampton e di N. Ferrar, entrambi del partito di Sandys. Accusato di voler fondare in America uno stato repubblicano e puritano, e altresì di malversazione, S. fu arrestato: ma dovette essere rilasciato ...
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Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. [...] nel popolo del Nord; con l'abolizione della schiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partito liberale repubblicano (1872), rimase soccombente anche per l'impopolarità che gli procurò l'appoggio del ...
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Pseudonimo dello scrittore e uomo politico francese François-Jules-Simon Suisse (Lorient, Morbihan, 1814 - Parigi 1896). Prof. di filosofia all'École normale (1839), poi alla Sorbona, entrò nella vita [...] politica quale repubblicano moderato subito dopo la rivoluzione del 1848; fu deputato alla Costituente e membro del Consiglio di stato (1876-77), sostenne aspre lotte contro il partito clericale, segretamente favorito dal presidente della repubblica ...
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Uomo politico francese (Lumigny, Seine-et-Marne, 1841 - Bordeaux 1914). Combatté in Africa (1863) e poi a Metz, nella guerra franco-prussiana. Durante la successiva prigionia in Germania prese contatto [...] nel tentativo di Boulanger, tentò la costituzione di un partito cattolico legittimista; ma poi si sottomise all'enciclica di Leone XIII (1892), facendo dichiarazione di lealismo allo stato repubblicano. Dal 1897 fu membro dell'Académie française. ...
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Uomo politico statunitense (Sacramento, California, 1866 - Bethesda, Maryland, 1945); governatore della California (1911-15), fu tra i fondatori nel 1912 del partito progressista (Progressive Party); rieletto [...] governatore della California, rinunciò alla carica per ricoprire quella di membro repubblicano del Senato (1917). Isolazionista, si oppose alla camera alta alla partecipazione del suo paese alla Società delle Nazioni e a ogni altra sorta di impegno ...
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Uomo politico austriaco (Lackenbach, Ungheria, 1884 - Vienna 1968). Membro del partito socialista austriaco, fu deputato (1919-34). Nella rivoluzione del febbraio 1934 comandò le formazioni dello Schutzbund. [...] ad O. Bauer l'ufficio estero dei socialisti austriaci. Partecipò nel 1936 alla guerra civile di Spagna quale generale dell'esercito repubblicano. Stabilitosi poi a Parigi, si recò, dopo l'invasione della Francia, a Londra e di lì negli Stati Uniti ...
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Uomo politico e giurista (Bethany, Pennsylvania, 1814 - Towanda, Pennsylvania, 1868). Deputato democratico al Congresso (1845-51), sostenne la guerra contro il Messico, proponendo durante la discussione [...] nota come W. proviso, non ebbe il voto del senato, ma rimase famosa; su di essa si fondò il partito "Free soil", e più tardi quello repubblicano. Il W. proviso divenne legge dell'Unione nel 1862. W. fu magistrato (1851-61), senatore federale (1861-63 ...
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repubblicano
agg. [der. di repubblica]. – 1. a. Retto a repubblica: paese, stato repubblicano. b. Che appartiene a un paese retto a repubblica: governo, esercito r.; magistratura repubblicana. 2. Che è favorevole alla repubblica, che parteggia...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...