Vestager, Margrethe. – Donna politica danese (n. Glostrup 1968). Laureata in Economia nel 1993 presso l’Università di Copenaghen, è entrata in politica nelle fila del partito social-liberale centrista [...] Radikalke Venstre (Sinistra Radicale), ricoprendo negli anni successivi importanti ruoli istituzionali: ministro degli Affari ecclesiastici (marzo 1998 - dicembre 2000) e dell’Istruzione (marzo 1998 - novembre 2001) nell’esecutivo guidato da P.N. ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] ° sec., in Europa, in America Latina e in Australia i partiti comunisti ricostituitisi dopo la fine della guerra fredda tentarono di combinare i fondamenti del marxismo con il radicalismo politico dei movimenti sociali, i quali, in nome dei principi ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] 1967 e la repressione dei fedayin palestinesi da parte di Hussein di Giordania (settembre 1970), che suggerivano , I ribelli. Forme primitive di rivolta sociale, Torino 1966; Estremismo e radicalismo, a cura di R. Campa, Roma 1969; E. V. Walter, ...
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Sistema politico
Leonardo Morlino
Problemi di definizione
Il s. p. può essere definito come "un insieme di interazioni, astratte dalla totalità del comportamento sociale, attraverso il quale i valori [...] anni e in scienza politica assunto due diversi significati: da una parte, identifica una precisa istituzione che sta dentro il s. p. specificazioni e approfondimenti del caso concreto. Ancora più radicale e vivace è la critica di Finer al concetto ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] l'idea in sé dell'a. ma la sua traduzione politica, a partire dagli anni Ottanta la tradizione antifascista andò incontro a più radicali e sostanziali obiezioni, che riguardavano da una parte il modo stesso in cui l'a. era venuto strutturandosi come ...
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Uomo politico statunitense nato a New Haven (Connecticut) il 6 luglio 1946. Quarantatreesimo presidente degli Stati Uniti d'America, eletto nel 2000 e rieletto nel 2004, è figlio di G.H.W. Bush, a sua [...] predicatore americano. Nel 1989 giunse il successo quando, in gran parte con denaro di amici, acquistò e rilanciò la squadra di baseball e vincere con largo margine con un programma radicalmente conservatore. Rieletto con facilità nel 1998, nel 1999 ...
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Uomo politico francese, nato a Parigi il 29 novembre 1932, dal 1995 presidente della Repubblica francese. Formatosi all'Institut d'études politiques de Paris (1951-1954) e all'École nationale d'administration [...] e C. ritornò al regime di 'coabitazione' con un primo ministro di parte avversa, Jospin, e indebolito nei suoi poteri.
Il 2000 fu segnato dalle un attentato compiuto da un esponente dell'Unité radicale, gruppo di estrema destra, poi condannato a 10 ...
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Sociologo politico tedesco, nato a Wuppertal-Elberfeld il 2 maggio 1906, morto a Francoforte s.M. il 15 settembre 1985. Terminati gli studi di giurisprudenza, nel 1930 entrò in magistratura, ma ben presto [...] , iscrivendosi, nel contempo, alla SPD (Partito Socialdemocratico Tedesco), dalla quale si allontanò, dopo trova spazio il diritto pubblico, nondimeno A. propugna una radicale differenziazione tra metodo socio-politico e metodo giuridico. In ...
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Politica
Harold D. Lasswell
di Harold D. Lasswell
Politica
sommario: 1. Introduzione. 2. La delimitazione del quadro concettuale. a) La ricerca di un quadro concettuale. b) Il diritto come categoria [...] A, pur non essendo il promotore delle iniziative, entra a far parte delle coalizioni nel momento giusto per vincere, ed è regolarmente seguito in consentì loro di impedire delle innovazioni di tipo radicale. La Camera dei Lords della Gran Bretagna ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] alla natura e allo sviluppo dell'uomo un carattere radicalmente nuovo. La scomparsa dell'utopia porta ad una , Frankfurt a. M. 1975.
Trousson, R., Voyages aux Pays de Nulle Part, Bruxelles 19792.
Ueding, G. (a cura di), Literatur ist Utopie, Frankfurt ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...