Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] non fu utilizzata nella pratica come uno strumento radicale di disciplina, nonostante il fatto che le finalità sotto Pio V e poi Sisto V, e nemmeno classificabile come facente già parte di un tipo di papato come quello di Urbano VIII e di Innocenzo ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...] questa riunione, che si tiene a Venegono Inferiore nel settembre 1953, parte l’idea di una lettera pastorale collettiva16. A novembre 1953 si scompaginata dal boom economico, c’è un mutamento radicale di usi, costumi, mentalità. Molti sacerdoti hanno ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] sia le donne, ma per queste ultime era più radicale: un nuovo modo di vivere legato soprattutto all’uso C. Giorgi, Il femminismo e le socialiste, pp. 85-97; G. Dalla Torre, Il partito popolare, Sturzo e il voto alle donne, pp. 99-104).
16 M. De Leo, ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] Guido Miglioli e i preti che ne condividevano la radicale adesione ai bisogni e ai sentimenti pacifisti dei contadini. durare fino a tutto il pontificato di Pio XII90.
A partire dal 1919, in conformità al codice, s’intensificò la celebrazione ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] si trattava di scelte individuali e solo alcuni anni dopo, a partire dal 1973, vi sarebbe stato un tentativo di coordinamento tra i non del tutto graditi a quanti avevano fatto della radicalità della proposta evangelica quasi una norma di vita. ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] che da laico si profuse per un cambiamento radicale della Chiesa piana, laddove il cattolicesimo stentava 2, 16, 17 aprile 1921, p. 3.
38 Il dovere dei cattolici nella babele dei partiti politici, «Fede e ragione», 3, 36, 3 settembre 1922, p. 3.
39 P ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] dei fautori di un impegno riformistico più radicale, come avvenne sul problema della natura giuridica 1) al pontefice. La ricerca di buone relazioni con il Papato da parte di Giovanni III era chiaramente finalizzata a ottenere l'appoggio di Roma alla ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] nel 1907, Murri fu scomunicato nel 1909, finendo più tardi eletto nelle fila radicali della sinistra, «cappellano dell’estrema» come fu definito dalle parti dei liberali.
Sulle proposte ancora acerbe, ma aperte e coraggiose dei democratici cristiani ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] sociali che nel giro di pochi anni avrebbero radicalmente modificato il volto del paese, continuò infatti a Italia aveva segnatamente agito nella direzione di una dissuasione di larga parte del clero e del laicato da una seria riflessione sulla Chiesa ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] ' e 'assenza di credenza', né la sua tesi di una radicale separazione, anzi incompatibilità, tra 'fede' e 'credenza' (vale sacre come condizioni dell'efficacia del rito sia dovuta almeno in parte alla convergenza di due fatti (v. Valeri, 1985).
1. ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...