FORMENTINI, Ubaldo
Paolo Tirelli
Nacque il 20 nov. 1880 a Licciana (ora Licciana Nardi), in provincia di Massa-Carrara, da Erminio e da Clelia Montali. Compiuti gli studi ginnasiali a Pontremoli, frequentò [...] e Morgari.
Consigliere di minoranza eletto nel giugno 1906 nella lista dell'Unione dei partiti popolari (UPP), presentata dai socialisti, dai repubblicani e dai radicali, e rieletto nel febbraio 1908, con la tornata del 3 ott. 1909, nella quale ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Toniolo
Vera Negri Zamagni
Toniolo fu il maggiore esponente italiano della scuola etico-cristiana, che vedeva l’iniziativa economica dei singoli ordinata al bene comune attraverso istituzioni [...] per risanare que’ vizi sociali che essa stessa ha in gran parte generato (p. 48).
Toniolo arrivò a parlare di una vera Toniolo fa dell’impatto del capitalismo non potrebbe essere più radicale:
il sistema di Smith coi suoi logici svolgimenti componeva ...
Leggi Tutto
GIOVAGNOLI, Raffaello
Raffaella Di Castro
Nacque a Roma, il 13 maggio 1838, da Francesco e Clotilde Staderini.
Il padre, Francesco, nato a Monterotondo nel 1810, magistrato, dopo aver preso parte attiva [...] La Stampa di Roma (1882). Dopo aver curato la parte letteraria del Capitan Fracassa, il G. ne seguì i su posizioni conservatrici filocrispine e anche il suo radicale anticlericalismo scivolò verso atteggiamenti sempre più esplicitamente conciliatori ...
Leggi Tutto
INDRIO, Pasquale
Salvatore Lardino
Nacque ad Altamura, presso Matera, il 3 genn. 1875, da Saverio e Angela Moramarco, primo di due figli. Iniziò gli studi nella città natale, li proseguì a Bari, conseguì [...] ). Maturava così nell'I. un orientamento in qualche modo radicale ma a un tempo produttivista e liberoscambista, in un disegno Grazie all'azione incalzante dell'I., i limiti normativi vennero in parte superati con la legge 9 luglio 1908 n. 445, che ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] . Volpicelli è chiaro quando denuncia una tendenza di certa parte della scienza giuridica a disconoscere il rapporto tra diritto e anche la loro diffidenza verso una così radicale trasformazione dei concetti giuridici tradizionali, della centralità ...
Leggi Tutto
DI PIETRO, Camillo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 10 genn. 1806 da Domenico e da Faustina Caetani, secondogenito di sette figli.
A partire dalla metà del secolo precedente la famiglia paterna [...] 239), quali la difesa della religione dagli eccessi del giornalismo radicale ed il controllo dello Stato sull'istruzione pubblica, anche se non mancava chi lo assegnava a quel partito di cardinali "ostile ancora ad una conciliazione ma in opposizione ...
Leggi Tutto
LESSONA, Alessandro
Nicola Labanca
Nacque a Roma da Carlo, insigne giurista, e da Agnese Pirzio Biroli, il 9 sett. 1891. Il L. frequentò il liceo a Pisa dove il padre insegnava presso la facoltà di [...] il più alto rappresentante del PNF ad Addis Abeba, criticò radicalmente la politica del L.; Mussolini non lo liquidò subito, ma dovettero aiutarlo quando il generale fu fatto presidente onorario del partito. Si incontrò allora, nel 1954-55, con il ...
Leggi Tutto
DELL'ISOLA (de Insula), Roffredo
Theo Kölzer
Abate di Montecassino e cardinale, apparteneva a una nobile famiglia che verso la metà del secolo XII teneva in feudo, dai signori di Aquino, Isola del Liri [...] del D., ma anche il D. stesso; l'imperatore aveva vinto la partita nei confronti di Montecassino. Il sostituto dei D., il decano Adenolfò, 28 sett. 1197, indusse il D. a un cambiamento radicale della sua politica. Se fino ad allora si era adoperato ...
Leggi Tutto
PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] ’ambito delle riforme incrementali del regime, la posizione di Panunzio fu senza dubbio radicale. Comune a molti fu la presa di coscienza da parte dei giuspubblicisti dell’esistenza di più principi politici che condizionavano azione e interpretazione ...
Leggi Tutto
PANE, Roberto
Rosa Monaco
PANE, Roberto. – Nacque a Taranto il 21 novembre 1897 da Francesco, operaio navale, e da Teresa Cantalamessa.
Nel 1912 si trasferì con la famiglia a Napoli, dove conseguì nel [...] . 1961), quest’ultimo presentato alla mostra torinese Italia ’61.
A partire dal 1951, Pane condusse sulle colonne de Il mondo, Paese sera sociale della Scuola di Francoforte, del pensiero radicale americano e della psicanalisi junghiana.
È possibile ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...