Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] non si era mai verificata «in tutta la serie dei secoli a partire da san Pietro a noi», dato che l’Italia era sempre stata i cristiani. E ancora più radicale fu il percorso delle Acli, che, a partire dalla ricerca di una maggiore partecipazione ...
Leggi Tutto
Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] che l’equilibrio di un sistema politico si poteva ottenere in due modi, essendo per lui naturale che si avessero quattro partiti (i radicali, i liberali, i conservatori e i reazionari). Il primo modo era quello classico «inglese» per cui si aveva una ...
Leggi Tutto
Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] parte di Giovanni XXIII nel gennaio 1959 non si distanziò in modo radicale dall’approccio cauto tipico di gran parte nota del 6 febbraio 1976.
84 In tal senso si muoveva anche parte del Consiglio permanente Cei riunito dal 4 al 6 febbraio. 5 febbraio ...
Leggi Tutto
La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] e valori della nazione e dello Stato dall’altra, ma proponendo anche una radicale riforma dello Stato liberale49. Nel pensiero politico del fondatore del Partito popolare era presente un vivace orgoglio patriottico, la «fede che la patria nostra ...
Leggi Tutto
La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] la stessa società del Medio Evo in tutte le sue parti»42.
Da parte sua, don Sturzo individuava con precisione le difficoltà che ecclesiastico») e sottolineava la necessità di un «evangelismo radicale» per fare pastorale per il Sud110. A questi ...
Leggi Tutto
Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] comune, ma fu soprattutto il prodotto di un radicale riassestamento di valori iniziato vari decenni prima dell’ sullo stampo dell’ingénieur des ponts et chaussées francese), a partire dalle zone storicamente più avanzate del paese: da un 3% ...
Leggi Tutto
I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] della Sicilia, 79,3% dell’Umbria e 79,5% della parte continentale del Regno delle Due Sicilie (un risultato quest’ultimo tanto capo-popolo mazziniano Giuseppe Dolfi a Firenze, dei notabili radicali Piero Cironi e Giuseppe Mazzoni a Prato, e, infine ...
Leggi Tutto
Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] alla fine del 1989 la Costituzione in vigore dal 1952 è stata modificata radicalmente. Ne sono state rimosse le norme inerenti al ruolo del Partito Comunista, all'alleanza con l'Unione Sovietica, alla supremazia della proprietà socialista (vale ...
Leggi Tutto
Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] nel 1907, Murri fu scomunicato nel 1909, finendo più tardi eletto nelle fila radicali della sinistra, «cappellano dell’estrema» come fu definito dalle parti dei liberali.
Sulle proposte ancora acerbe, ma aperte e coraggiose dei democratici cristiani ...
Leggi Tutto
La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] sociali che nel giro di pochi anni avrebbero radicalmente modificato il volto del paese, continuò infatti a Italia aveva segnatamente agito nella direzione di una dissuasione di larga parte del clero e del laicato da una seria riflessione sulla Chiesa ...
Leggi Tutto
radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...