MALAGODI, Olindo
Fulvio Conti
Figlio di Ludgarda Luminasi e di Tommaso, un patriota che aveva preso parte come volontario alle battaglie del 1848-49, nacque a Cento, presso Ferrara, il 28 genn. 1870. [...] Londra, dove lavorò come corrispondente dapprima del quotidiano radicale di Milano Il Secolo, poi del giornale romano Venezia 1979, pp. 34-37, 43; M. Ridolfi, Il Psi e la nascita del partito di massa, 1892-1922, Roma-Bari 1992, pp. 82, 111, 127, 170, ...
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LAZZARINI, Domenico
Antonio Grimaldi
Nacque, ultimo della numerosa prole di Francesco Maria e Lodovica Gasparrini, entrambi patrizi maceratesi, il 17 ag. 1668 (cfr. Fabroni, p. 257), nel feudo di famiglia [...] L'insegnamento del L. fu caratterizzato da una radicale reazione contro i metodi seguiti ordinariamente nelle scuole ma, incurante di conservare i suoi scritti, lasciò che buona parte della sua produzione andasse perduta (il nipote A. Lazzarini, nella ...
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SECCHIA, Pietro
Marco Albeltaro
SECCHIA, Pietro. – Nacque a Occhieppo Superiore, un piccolo centro vicino a Biella, il 19 dicembre 1903, primo di due figli. La sua era una famiglia umile: il padre, [...] non già di una linea alternativa a quella di Palmiro Togliatti, ma di un modo più radicale di condurre la lotta politica, godette nel partito di un notevole seguito, in particolare in momenti cruciali come l’attentato a Togliatti o la battaglia ...
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MACCHI, Luigi
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Termini Imerese, nel Palermitano, il 14 sett. 1871, da Giuseppe, impiegato nelle Ferrovie, trasferitosi per lavoro dalla Lombardia, e da Luigia Caradonna. [...] a colui che non è socialista".
Con la vittoria della lista dei "partiti popolari" alle elezioni dell'8 giugno 1902, e l'elezione di De 1919, fu il primo dei non eletti della lista radicale e socialista Unione democratico-sociale. Dal gennaio 1920, ...
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GUGLIANETTI, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Augusta (Augsburg), in Baviera, il 31 marzo 1818 da Giovanni Battista e da Maddalena Guglianetti. La famiglia paterna, originaria di Sizzano (vicino [...] la sua posizione si fece meno sospettosa ma non meno radicale: costretto a cambiare collegio, tra la IV e la assiduità ai lavori parlamentari, dal G. seguiti con una disciplina di partito che comunque non arrivò mai a comprendere il governo di U. ...
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BURGOS, Alessandro (al secolo Giovanni Battista Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Messina il 26 dic. 1666 da Orazio Burgos e Isvaglia e da Rosa Fedele, iniziò gli studi nella città natale distinguendosi [...] teologia. Ebbe allora contatti con il mondo culturale romano ed entrò a far parte il 6 ag. 1699 dell'Arcadia col nome pastorale di Emone Lapizio: ..., Perusiae 1702).
Questa iniziava con una radicale, anche se poco approfondita, critica agli ...
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STEFANINI, Luigi.
Gregorio Piaia
– Nacque a Treviso il 3 novembre 1891, secondogenito di quattro fratelli. Il padre Giovanni gestiva una tintoria, la madre, Lucia De Mori, era diplomata maestra ma si [...] a Taranto (per poche settimane) e a Mantova; a partire dall’anno successivo insegnò fino al 1936 nel liceo classico Tito : «Sull’esempio di Platone la sua teoresi aveva un radicale movente politico-educativo e l’ideale teoretico della vita non ...
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FRANGIPANE, Leone
Matthias Thumser
Nobile romano, la cui origine non è chiara.
La tesi riproposta spesso a partire dal Panvinio, secondo cui egli sarebbe figlio di un certo Giovanni Frangipane documentato [...] vescovo di Troia.
All'inizio del 1118 però si ebbe una svolta radicale - e inaspettata anche per i contemporanei - nei rapporti tra i del combattimento, ma decise di lasciare Roma e poco dopo partì alla volta della Francia, dove morì all'inizio dell' ...
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GUERCI, Cornelio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Langhirano (Parma) il 25 apr. 1857 da Michele e da Elena Sandri. Cresciuto in una famiglia di modesta condizione (ma dal padre, un "conservatore della vecchia [...] , morto Cavallotti, il G. non tardò a contestare la linea imposta al partito da E. Sacchi e a spostarsi quindi verso Giolitti, con una interpretazione ministeriale del radicalismo che alla lunga l'elettorato non gli perdonò, tanto da preferirgli nel ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] intransigenza.
Tale nomina suscitò polemiche: il quotidiano radicale La Tribuna notò che essa cadeva subito dopo prestigioso dei collaboratori, sostenitore di un'utilizzazione da parte dei cattolici delle forme democratiche e costituzionali per la ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...