Economista e giurista nato il 29 luglio 1797 a Ginevra, morto a Zurigo il 7 marzo 1869. Si diede dapprima agli studî teologici; andò poi in Germania e diventò segretario del console russo ad Amburgo e [...] rappresentativo dal 1836, dell'assemblea costituente nel 1842 e dal medesimo anno del Gran Consiglio. Dopo la vittoria del partitoradicale, le sue opinioni conservatrici non gli permisero di continuare a servire lo stato; si dimise dalle sue cariche ...
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GREY, George
Eric Reginald Vincent
Funzionario coloniale, nato a Lisbona il 14 aprile 1812, morto a Londra il 20 settembre 1898. Animato dai suoi primi anni dal proposito di compiere viaggi di esplorazione, [...] . Per alcuni anni visse in Inghilterra; e nel 1871 tornò nella Nuova Zelanda, dove iniziò una politica secondo le idee del partitoradicale da lui capeggiato. Fra gli anni 1877-78 ebbe la nomina a primo ministro, ma il suo carattere impetuoso non lo ...
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GOLESCU, Nicolae
Mario Menghini
Uomo di stato romeno, nato a Câmpulong nel 1810, morto a Bucarest nel 1878. Esule in Svizzera per i torbidi politici del 1821, fece colà gli studî, e, tornato in Romania, [...] , e non fu estraneo alla formazione del comitato democratico europeo, insieme col Brătianu, per la parte romena. Tornato in patria, fu uno dei capi del partitoradicale, durante il governo del Cuza. Nel 1860 compose un gabinetto, e quando il Cuza ...
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Uomo politico, nato a Nîmes il 30 aprile 1796, morto a Parigi il 10 febbraio 1880. Fece gli studî di legge ed esercitò l'avvocatura a Nîmes, quindi a Parigi, dove difese in processi politici il National [...] fu nominato ministro della Giustizia dal governo provvisorio, tenendo una linea di condotta politica che non ebbe le simpatie del partitoradicale. A ogni modo, quando fu chiesta l'autorizzazione a procedere contro Louis Blanc per la sommossa del 15 ...
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OCHSENBEIN, Ulrich
Mario Menghini
Uomo politico svizzero, nato a Schwarzenegg il 24 novembre 1811, morto a Bellevue, presso Nidau, il 3 novembre 1890. Fondatore del Nationalverein, in qualità di capitano [...] (1845), ma il governo federale lo punì radiandolo dallo Stato maggiore generale. Uno dei più energici rappresentanti del partitoradicale svizzero, fu tuttavia eletto al Gran Consiglio nel 1845, e l'anno dopo propose la revisione della costituzione ...
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Uomo politico francese, nato a Saint-Maur-des-Fossés il 5 giugno 1852, morto a Issy-les-Molineaux il 21 maggio 191. A ventisette anni era già uno dei più noti agenti di cambio della borsa di Parigi, ciò [...] bilancio nelle poste, dei telegrafi, della guerra (1902), infine relatore generale del bilancio (1903). In politica apparteneva al partitoradicale-socialista, del quale, a cominciare dal 1906, fu uno dei capi più influenti. Ministro della guerra nel ...
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Uomo politico portoghese, nato il 14 dicembre 1834 in Oliveirinha. Laureatosi in legge nell'università di Coimbra, si fece presto notare per i suoi scritti giuridici. Eletto deputato, nel 1854, s'iscrisse [...] conservatore; ma passò poi subito al partitoradicale. Nel 1869 fu nominato ministro per la Giustizia, e dal 1889 fu più volte presidente del consiglio. Dapprima seguace di João Franco, ne combatté poi la dittatura; dopo l'attentato del 1° febbraio ...
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Avvocato e pubblicista, nato a Roma il 5 settembre 1892, morto ivi il 19 gennaio 1956. Nel primo dopoguerra ottenne, giovane, larga notorietà collaborando a Rivoluzione liberale di P. Gobetti e all'Unità [...] , portando la vecchia gloriosa rivista a toni di severa e serena attualità. Nel gruppo dei liberali di sinistra, fu tra i collaboratori del Risorgimento Liberale, e poi de Il Mondo di M. Pannunzio e nel 1955 tra i fondatori del Partitoradicale. ...
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STAMBOLOV, Stefan
Oscar Randi
Uomo politico bulgaro, nato a Tărnovo il 31 gennaio 1854, assassinato a Sofia il 18 luglio 1895. Studiò in un seminario teologico a Odessa. Nel 1875 partecipò a una sommossa [...] Bucarest. Nel 1877-78 si arruolò volontario nell'esercito russo contro i Turchi. Stabilitosi poi quale avvocato a Tărnovo, entrò nella politica col partitoradicale russofilo, dal quale si staccò per abbracciare l'idea germanofila e divenire capo del ...
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FRONDIZI, Arturo
Uomo politico argentino, nato a Paso de los Libres, provincia di Corrientes, Argentina, il 28 ottobre 1908, tredicesimo figlio di emigranti italiani oriundi da Gubbio. Si distinse nella [...] e criticò le misure economiche e sociali del governo Aramburu. Con la scissione del partitoradicale, F. si trovò alla guida dell'Unión Cívica Radical Intransigente che lo presentò candidato alle elezioni presidenziali del 23 febbraio 1958. F. vinse ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...