FRONTI POPOLARI
Arturo CODIGNOLA
. Nome dato, a partire dal 1934, in varî paesi europei ed extraeuropei, a una costellazione politica, non del tutto nuova per la qualità dei componenti, ma sì per i [...] l'avvento di Hitler al potere, un fronte unico tra socialisti e comunisti, al quale aderì poi (1934) il partitoradicale-socialista formando così il fronte popolare, che mostrò la sua forte organizzazione ed efficienza nella vigorosa reazione opposta ...
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(App. IV, I, p. 306)
La popolazione del B. ha subito un incremento molto rapido dopo l'indipendenza (1.255.749 ab. secondo una stima del 1989), tanto che il 60% degli abitanti ha meno di 21 anni.
L'area [...] di opposizione il più forte, a grande distanza, si è rivelato il Botswana National Front (BNF), un partitoradicale che ha la sua base negli strati urbani. Nel 1978 il BNF è stato sospettato di attività eversiva, ma il governo preferì dissociarsi ...
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MITTERRAND, François-Maurice-Marie (App. III, 11, p. 138)
Antonello Biagini
Dopo aver militato nell'Union Démocratique et Socialiste de la Résistence (UDSR), nel 1946 si presentò nel dipartimento della [...] voti contro il 55,2% di de Gaulle. Alla testa della Federazione della sinistra democratica e socialista (formata dalla SFIO, dal Partitoradicale e da altre forze minori) inserì per la prima volta, nel suo progetto di unità della sinistra, anche il ...
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SINISTRA
Giorgio CANDELORO
. Termine generico usato nel sistema parlamentare per indicare i partiti progressisti e democratici. In Italia acquistò fin dal Risorgimento un significato concreto e designò [...] avere un significato generico. Dopo il'90 si tornò a parlare di una Sinistra giovane, ma si trattava del partitoradicale. Ormai di fronte al nuovo aspetto della vita politica italiana, modificato dalla questione sociale, il termine Sinistra apparve ...
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MENDÈS-FRANCE, Pierre
Uomo politico francese, nato. a Parigi l'11 gennaio 1907. Diplomato alla Scuola di scienze politiche ed avvocato, entrò prestissimo nella politica e nel 1936 fu eletto deputato [...] ; dopo aver aderito all'Union des forces démocratiques, è uscito dal PartitoRadicale; è poi entrato nel Parti Socialiste Autonome e nel settembre 1960 nel nuovo Parti Socialiste Unifié. Nelle elezioni del settembre 1959 non era stato rieletto ...
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. Dualismo è stato denominato il sistema politico che, a partire dal 1867, regolò le relazioni fra l'Austria e l'Ungheria: esso era il fondamento della costituzione dell'ex-Monarchia austro-ungarica determinato [...] dei rappresentanti delle diete al Consiglio dell'Impero; in Ungheria, dopo la ripulsa delle proposte Deák, il partitoradicale, che sosteneva soltanto l'unione personale, diventava sempre più influente. Risultato inapplicabile il piano di Belcredi ...
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Scrittore e uomo politico danese, nato a Copenaghen il 21 ottobre 1847. Amico di Jacobsen, col quale venne in Italia nel 1873 e del quale pubblicò più tardi le lettere precedute da un'affettuosa biografia [...] 1880-94), membro del Senato (1909), ministro delle Finanze (1911-1920), fu uno dei creatori e dei dirigenti del partitoradicale, che, con naturale varia vicenda, raggiunse a poco a poco in Danimarca, negli ultimi decennî, una posizione dominante. Il ...
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Uomo politico svizzero, nato a Ginevra il 19 maggio 1794, morto ivi il 6 novembre 1878. Mandato a Parigi per intraprendervi studî commerciali ed economici, vi si dedicò anche al giornalismo e alle lotte [...] , fu recisamente contrario a qualunque maneggio politico di essi.
Seppe quindi mantenersi al potere nonostante il tracollo del partitoradicale, che nel 1856 ebbe però il sopravvento, e il F., creato presidente del Consiglio di stato a Ginevra ...
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Filosofo e storico, nato a Senosecchia (Trieste) il 15 agosto 1896, morto a Roma il 3 agosto 1959. Suddito austriaco, allo scoppio della prima guerra mondiale riparò in Italia e partecipò da volontario, [...] della filosofia moderna e contemporanea (1957). Prese parte alla lotta antifascista e fu, per il partito liberale, membro della Consulta nazionale (1945-46); aderì successivamente al partitoradicale collaborando assiduamente a Il Mondo. Nel 1952 ...
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Nato a Lodi il 28 settembre 1810, morto a La Santa presso Monza il 31 marzo 1882. Studiò all'università di Ginevra, dove fu discepolo di Pellegrino Rossi. Dal 1841 prese parte attiva alla vita politica [...] elvetica; e svolse opera benemerita, con spirito umano e tollerante. Fu pertanto attaccato violentemente dal partitoradicale, nelle lotte confessionali del 1869; e quando caldeggiò una nuova distribuzione dei circondarî elettorali per dare ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...