Pubblicista e uomo politico (Granarolo di Faenza 1889 - Parigi 1931). Cattolico di formazione democratico-cristiana (murriana), aderì al Partitopopolare solo nel 1921 su posizioni di sinistra. Tra il [...] 1922 e il 1923 divenne uno dei più attivi collaboratori di don Sturzo, dirigendo tra l'altro il quotidiano Il popolo, a cui impresse un carattere nettamente antifascista. Dopo il delitto Matteotti fu tra i maggiori animatori dell'Aventino e presentò ...
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Uomo politico tedesco (Schwelm 1899 - Essen 1976). Dirigente industriale e giurista, durante la Repubblica di Weimar entrò nel Partito cristiano sociale e si oppose poi al nazismo; dopo la seconda guerra [...] per la sua opposizione alla partecipazione della Germania ai piani di difesa occidentale. Lasciata l'Unione democratico-cristiana, creò nel 1952 il Partitopopolare pantedesco che, battuto nelle elezioni del 1953, si sciolse nel 1957. Aderì allora al ...
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Uomo politico e giornalista italiano (Milano 1869 - ivi 1939). Direttore nel 1898 dell'Osservatore cattolico di Milano, poi dell'Unione, trasformatasi nell'Italia, fu uno dei maggiori esponenti del cattolicesimo [...] liberale, favorevole alla riconciliazione tra Stato e Chiesa. Deputato dal 1909, fu tra i fondatori del Partitopopolare. Ministro delle Finanze con P. Boselli e V. E. Orlando (1916-19) e del Tesoro con G. Giolitti (1920-21), rimase alla Camera fino ...
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Uomo politico slovacco (Černová 1864 - Ružomberok 1938), sacerdote cattolico e capo del partitopopolare slovacco, che rappresentò (dal 1920) al parlamento di Praga. Si batté sempre per l'autonomia della [...] predominio dell'elemento ceco e il centralismo di Praga, tanto che, quando (1939) fu creato lo stato indipendente di Slovacchia, il nuovo regime di mons. Tiso si richiamò a lui per creare la sua milizia di partito con la cosiddetta "guardia di H.". ...
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Patriota sloveno (Sveti Gregor, Carniola, 1865 - Sentjanž nad Dolenjskom 1917), sacerdote; studiò a Vienna all'Augustineum (1888-92), dove fece proprie le idee di un socialismo cristiano; prof. di teologia [...] sindacati operai e una fitta rete di cooperative, come mezzo di elevazione del popolo sloveno. Esponente della Slovenska Ljudska Stranka ("Partitopopolare sloveno"), rappresentò la Slovenia al parlamento di Vienna (1907-11). Sul piano nazionale ...
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Giornalista e uomo politico italiano (Pennabilli, Pesaro, 1874 - Roma 1935). Collaborò, giovanissimo, alle riviste di R. Murri; nel 1907 assunse la direzione del Corriere d'Italia, dalla quale si allontanò [...] , a Milano, L'Italia. Deputato per più legislature, fu tra i fondatori del movimento della democrazia cristiana, poi Partitopopolare italiano, dal quale fu espulso nel 1923 per dissensi sulla legge elettorale. Nel 1924, dopo l'Aventino, entrò nel ...
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Denominazione dei laici cattolici che, dopo la proclamazione del Regno d’Italia e l’occupazione di Roma, affiancarono attivamente la Santa Sede nella protesta contro lo Stato italiano. Questo atteggiamento [...] quale la Santa Sede intese estraniare i cattolici dalla vita del nuovo Stato. Tale politica può dirsi totalmente esaurita solo con l’autorizzazione data da Benedetto XV ai cattolici di entrare nel Partitopopolare italiano fondato nel gennaio 1919. ...
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Ecclesiastico e uomo politico sloveno (Sveti Jurai, Stiria, 1872 - Belgrado 1940); rappresentante del partitopopolare sloveno al parlamento austriaco, dopo il crollo della monarchia asburgica strinse [...] con Pašić il cosiddetto patto di Ginevra per l'unione dei Croati e degli Sloveni ai Serbi nel regno di Iugoslavia. Fece parte di varî gabinetti, e (1928) fu a capo del governo, cercando invano di attenuare i contrasti fra Serbi e Croati-Sloveni. ...
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Benhabylès, Abdelmalek. – Uomo politico algerino (Beni Aziz 1921 - Algeri 2018). Militante in diverse formazioni politiche facenti capo al movimento nazionalista algerino (Partitopopolare algerino, Movimento [...] per il trionfo delle libertà democratiche, Fronte di liberazione nazionale), ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali: segretario generale del Ministero degli affari esteri (1971), ministro della ...
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Tribuno romano della plebe (71 a. C.); riaffermò i diritti della potestà tribunicia e quelli della plebe già limitati da Silla. Tra i membri più influenti del partitopopolare, stipulò con Gneo Pompeo, [...] reduce dalla Spagna, il patto per il quale quello otteneva l'appoggio della sua fazione alla conquista del consolato nell'anno successivo. L. ne ebbe, in ricompensa, la pretura nel 69; ma l'ostilità dei ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...