Uomo politico e sindacalista italiano (Pozzaglio, Cremona, 1879 - Milano 1954); organizzatore dei contadini cattolici del Cremonese, fondatore (1904) del giornale cattolico L'Azione, diresse i primi scioperi [...] delle leghe bianche contadine fino al 1915; fu deputato dal 1913 al 1923. Entrato nel Partitopopolare, ne capeggiò la corrente di sinistra; dopo il trionfo del fascismo fu costretto a emigrare (1925-26). Fu in Francia, Belgio, Germania e URSS, ...
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Diplomatico e uomo politico austriaco (n. St. Andrae-Wördern, Vienna, 1918 - Vienna 2007). In diplomazia dal 1945, osservatore austriaco alle Nazioni Unite (1955-56), ambasciatore in Canada (1956-60), [...] la sua mediazione in varie crisi internazionali si è spesso rivelata infruttuosa. Candidato come indipendente del Partitopopolare nelle elezioni presidenziali austriache del 1986, durante la campagna elettorale fu accusato di aver commesso crimini ...
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Uomo politico italiano (Guastalla 1881 - Milano 1951); militò nel partitopopolare italiano; deputato dal 1919, avviò con L. Sturzo (1921) intese per una "internazionale bianca". Ministro del Lavoro dall'ott. [...] 1922 all'apr. 1923, fiancheggiatore del fascismo (e perciò espulso dal partitopopolare), nelle cui liste fu eletto nel 1924. Senatore (1929), si dedicò soprattutto al riordinamento delle banche cattoliche. ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] granducato all’Impero russo, pur con la concessione di una larga autonomia da parte dello zar Alessandro I (trattato di Hamina, 1809). La F. ebbe alternativamente la Lega democratica del popolo finnico e il Partito di coalizione nazionale. Le ...
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Sindacalista e uomo politico italiano (San Pio delle Camere, L'Aquila, 1933 - Roma 2021). Segretario generale della CISL (1985-91), promosse la fondazione del Partitopopolare italiano (1994), di cui fu [...] dell'organizzazione. Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale (1991-92), deputato dal 1992, fu tra i fondatori del Partitopopolare italiano (1994), di cui fu segretario dal genn. 1997 all'ott. 1999, quando fu sostituito da P.L. Castagnetti ...
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Uomo politico italiano (Monte S. Pietrangeli 1870 - Roma 1944). Sacerdote dal 1893, propugnatore di un maggior impegno politico dei cattolici, agì come voce critica nei confronti del conservatorismo delle [...] si ricordano: Battaglie d'oggi (4 voll., 1903-04); La politica clericale e la democrazia (1910); Dalla democrazia cristiana al partitopopolare italiano (1920); L'ulivo di Santena - Note sulla conciliazione (1930); Democrazia cristiana (post., 1944). ...
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Figlio (Digione 1371 - Montereau 1419) di Filippo l'Ardito e di Margherita di Fiandra. Nel 1384, alla morte della nonna materna, assunse il titolo di conte di Nevers. Famoso per il valore dimostrato contro [...] Parigi, G. poté nel 1413 rendersi padrone della capitale, del re e del delfino. Ma proprio gli eccessi del partitopopolare, i cabochiens, lo costrinsero a lasciare Parigi: fatta pace coi suoi avversarî, strinse però intese con Enrico V d'Inghilterra ...
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Uomo politico (Dundee, Scozia, 1795 - Toronto, Canada, 1861). Emigrato nel Canada (1820), durante l'agitazione contro il regime coloniale inglese e per un governo rappresentativo canadese, appoggiò il [...] partitopopolare e fondò a Toronto (1824) il giornale di opposizione Colonial Advocate. Deputato liberale all'assemblea (1836), invitò, con il suo nuovo giornale The Constitution, il popolo a prendere le armi; ma i rivoltosi, dopo una breve campagna ...
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Formula di dissuasione o divieto attenuato («non giova, non conviene») usata dalla Chiesa cattolica romana quando intenda soddisfare ragioni di semplice opportunità. Specificamente con essa fu concretato [...] dai vescovi; l’ambiguità di questa disposizione consentì, nelle elezioni del 1913, il cosiddetto patto Gentiloni. Il n. fu abolito implicitamente da Benedetto XV, che nel 1919 permise ai cattolici di aderire al Partitopopolare di L. Sturzo. ...
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Doge di Venezia (1251-1311). Podestà di Capodistria, eletto doge in competizione con I. Tiepolo, esponente del partitopopolare, orientò decisamente la sua politica in senso aristocratico, facendo varare [...] la riforma costituzionale nota col nome di serrata del Maggior Consiglio, per cui erano esclusi dal governo di Venezia quanti non fossero nobili o non avessero esercitato cariche pubbliche negli ultimi ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...