Il movimento e l'organizzazione cooperativa
Luigi Trezzi
Questo contributo vuole mostrare quanto fecero i cattolici italiani per la diffusione delle cooperative, accennando all’ipotesi che esse fossero [...] sociali, di orientamento cristiano sociale o democratico cristiano che avrebbe sostenuto con il proprio impegno il Partitopopolare italiano (Ppi). Naturalmente esistevano situazioni meno propizie. In questi casi, determinante fu l’azione dei vescovi ...
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Le regioni italiane tra federalismo e centralismo
Luciano Vandelli
Dall’unificazione alla Costituzione repubblicana
Sin dall’epoca dell’unificazione, la questione regionale ha alimentato un rigoglioso [...] -1959), che, nella sua Relazione sulle regioni, letta il 23 ottobre 1921 al Congresso del Partitopopolare italiano, delineava la regione quale ente «elettivo, rappresentativo, autonomo-autarchico, amministrativo-legislativo [...] concepito come una ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] rivista «Identità» diretta da Irene Pivetti in polemica con la scelta di Ruini di sostenere Martinazzoli e il Partitopopolare:
«Solo una Chiesa pienamente consapevole della sua autorità, che le discende da Dio, può emanciparsi dall’asservimento ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] I., cit., pp. 141-169; M.C. Giuntella, I fatti del 1931 e la FUCI, in Id., La FUCI tra Modernismo, PartitoPopolare e Fascismo, cit., pp. 157-172. Sul contributo dei ‘fucini’ alla maturazione del laicato colto cfr. R. Moro, La formazione della classe ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] , nr. 3.
42 Ibidem, p. 280.
43 Per la ricostruzione delle dimissioni di Sturzo si rimanda a G. De Rosa, Il partitopopolare, Roma-Bari 1988, pp. 187-213.
44 Vedi sezione Tabelle, nr. 4.
45 Contribuirono alla redazione del documento Alcide De Gasperi ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] ai grandi problemi della società27. In quei mesi, peraltro, la preparazione diretta da De Gasperi di un partito erede del vecchio Partitopopolare e capace di ridare spazio a una presenza politica dei cattolici, era ormai avanzata e si andava ...
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Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] un ambiente piuttosto prevenuto contro la seduzione delle camicie nere. Il padre Giorgio era stato tra i fondatori del Partitopopolare italiano di Luigi Sturzo nel 1919, prima di essere eletto deputato e sostenere una linea di resistenza al fascismo ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] , p. 79.
51 Ibidem, pp. 31-32.
52 Il testo dell’appello e del programma è riprodotto in Gli atti dei congressi del partitopopolare italiano, a cura di F. Malgeri, Brescia 1969, pp. 35-39; cfr. G. De Rosa, Storia del movimento cattolico in Italia. Il ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] fortemente un ritardo di riflessione culturale e teologica.
Nel 1919 a Perugia Piastrelli è uno dei fondatori del PartitoPopolare e poi si impegna nella Fuci, creando il circolo universitario ‘Toniolo’ e divenendo nel 1922 assistente nazionale del ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] assunse una leadership nazionale, sia nell’Azione cattolica sia nell’azione politica, con la fondazione del Partitopopolare (che ebbe pure una proposta politica meridionalista in senso regionalista47). Nel clima del popolarismo sturziano, altri ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...