Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] come profanum vulgus, e sia a parte obiecti (il popolo presente) che a parte subiecti (il clero monopolizzatore e Mondo magico” a “La fine del mondo”, in Ernesto De Martino nella cultura europea, a cura di C. Gallini, Napoli 1997, pp. 321-335; Id ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] Consalvi? Lo stesso orientamento appariva in molti circoli intellettuali europei, per i quali la Rivoluzione aveva rovesciato tutto un (1855). Non si mira, in un paese con larga parte della popolazione protestante, a riaffermare l'unità di fede, né a ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] a dar prova della profonda conoscenza da parte di Mather della letteratura europea dedicata a questo tema e, in particolare di pece liquida e potassa ricavate dagli alberi che ne popolavano le foreste.
Nicolas Denys diede alle stampe la Description ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] morale e religiosa, come sarà la Chiesa a partire dal Medioevo europeo. È dunque la comunità cittadina nel suo di N. Tranfaglia e M. Firpo), vol. I, Il Medioevo, t. 2, Popoli e strutture politiche, Torino 1986, pp. 461-491.
Banti, O., 'Civitas' e ...
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La questione romana
Saretta Marotta
L’eredità defraudata: ecclesiologia e psicologia della fine dello Stato pontificio
Per Pio IX la rinuncia al potere temporale sarebbe stata quasi un’eresia. Egli [...] non bastò: il riconoscimento dello Stato italiano da parte delle potenze europee e, in seguito, il trasferimento delle ambasciate Stato. Pio IX cercherà dunque il connubio tra papa e popoli, invitando i cattolici di tutto il mondo a costituire un ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] ormai relegato lo 'sviluppo' della storia. D'altra parte, Ranke pensava che lo stato dovesse fondarsi su basi morali indipendentemente dal più generale interesse del concerto dei popolieuropei. Se il momento universale si richiamava, nelle sue ...
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Sindacalismo
Giovanni Tarello
di Giovanni Tarello
Sindacalismo
sommario: 1. Gli usi del vocabolo ‛sindacalismo'. 2. Per un censimento e una classificazione dei sindacalismi. 3. Primi decenni del secolo. [...] aggregarsi attorno a un partito populista, terrorista e rivoluzionario, denominato Volontà del Popolo (in russo Narodnaja gli effetti del libero mercato del lavoro. Nel continente europeo la lontana origine di movimenti sindacalistici di questo tipo ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] alle questioni tedesche, ai mutamenti degli ordinamenti nei vari stati europei e negli Stati Uniti, e anche al dibattito ideologico suscitato poiché i partiti erano strutture che in qualche modo mortificavano la libera espressione popolare. Sappiamo ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] monsignor Carlo Caccia Dominioni, fu costretto a fuggire a furor di popolo, rifugiandosi a Cornate d’Adda, perché si rifiutò di cantare il risalenti al «risveglio» religioso protestante europeo della prima parte dell’Ottocento, con eredità pietiste e ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] senza distinzioni e con impeto distruttivo gran parte della cultura europea derivava sia dalla circostanza che per la lunga malattia il 18 agosto 1559. Quello stesso giorno il popolo di Roma, oppresso da quattro interminabili anni di cupo rigore ...
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euroliberale
s. m. Deputato del gruppo liberale al Parlamento europeo. ◆ la protesta dura soltanto qualche istante e sembra quasi placata dall’esposizione di un discorso pieno di impegni europeisti e di promesse di mediazione - in politica...
europopolare
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nei parlamentari europei che aderiscono al gruppo del Partito popolare europeo. ◆ Il dirigente europopolare [Alejandro Agag] ha confermato l’appoggio del Ppe alla candidatura a premier...