Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] degli Stati nazionali, e la resistenza, da parte di questi ultimi, a rinunciare ai capisaldi della loro sovranità. Le peculiarità delle culture, dei valori, delle tradizioni storiche dei singoli popolieuropei si sono rivelate più tenaci dei ben più ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] interne di uno Stato sovrano. Anche il partito e il governo della Cina Popolare aderirono a questo punto di vista (a del suo secolare ristagno in seguito alla penetrazione del capitalismo europeo. Il colonialismo (come anche il capitalismo in genere) ...
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Organizzazioni internazionali
Ennio Di Nolfo
Sommario: 1. Organizzazioni internazionali politiche a carattere globale. 2. Organizzazioni internazionali economiche a carattere globale. 3. Organizzazioni [...] su vantaggi e svantaggi della moneta unica, unita alla consapevolezza del problema da parte delle classi politiche europee, è riuscita a coinvolgere la popolazione, anche se in modo parziale e nelle forme consuete delle appartenenze nazionali.
In ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] altrettanto capaci degli Stati a partito unico di mobilitare le loro popolazioni per sforzi e sacrifici eccezionali. deve accadere per il mito della sovranità parlamentare. Il Parlamento europeo si trova nella prima fase del suo sviluppo, e ha ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] stesso. E poiché figura da palazzo Ducale e sulla scena europea e, più ancora, agli occhi dei sudditi, ecco che i "danni sono patiti dal popolo" e "senza rimedio". Da un lato s'intuisce il compiacimento di chi fa parte d'un governo ove gli ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] causa dei legami religiosi che l'accomunavano a gran parte della popolazione - la religione greco-ortodossa - e degli -1715), in AA.VV., L'età dei lumi. Studi storici sul Settecento europeo in onore di Franco Venturi, II, Napoli 1985, pp. 742-753 ( ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] il governo e sino a che punto. Nutrita la pubblicistica europea in proposito. E presenti in questa autori veneti, autori parti mostruosi di cervelli sconcertati" e, come tali, diseducativi, reazionari, antidemocratici: mantengono "il popolo ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] a godere di un rispetto formale da parte del concerto europeo. Quindi, in sintesi, la naniana "quiete Venezia è la città che ha" all'epoca "più preti in rapporto alla popolazione", più o meno il doppio di Milano e di Napoli, una percentuale non ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] letterati e degli intellettuali attivi in quello stesso periodo sulla scena europea: da Byron a Ruskin, da Hofmannsthal a Simmel, da Proust Fovel, il partito radicale doveva diventare "sempre meno borghese e sempre più partito di popolo, di massa ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] mio]" ma che esse "potevano venire, ῾più che da ogn'altra parte', dai Signori" (6). Passano poco meno di trent'anni, siamo nel , il terribile flagello che periodicamente falcidia le popolazionieuropee (268).
Nel Settecento la peste scompare, salvo ...
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euroliberale
s. m. Deputato del gruppo liberale al Parlamento europeo. ◆ la protesta dura soltanto qualche istante e sembra quasi placata dall’esposizione di un discorso pieno di impegni europeisti e di promesse di mediazione - in politica...
europopolare
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nei parlamentari europei che aderiscono al gruppo del Partito popolare europeo. ◆ Il dirigente europopolare [Alejandro Agag] ha confermato l’appoggio del Ppe alla candidatura a premier...