COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] per non aver cercato di impedire al marito di partire per la guerra.
Nell'estate del '25 la decisiva per il pensiero europeo e di un'élite lato della neuro-psicopatologia, Portici 1898; B. Croce, Poesia popolare, poesia d'arte, Bari 1933, pp. 479 ss.; ...
Leggi Tutto
Fondamentalismo
Enzo Pace
Il progetto fondamentalista ha mostrato, nel respiro breve del ventennio, successivo all'apparire dei primi movimenti collettivi che lo hanno interpretato sulla scena sociale, [...] dell'identità di un gruppo, di un popolo o di una etnia. In tal caso nel 1988. Dopo la conquista della presidenza da parte di un esponente dell'ala riformista del clero movimento mistico ebraico del Centro-Est europeo, meglio noto come hasidismo. I ...
Leggi Tutto
GREGORIO XVI, papa
Giacomo Martina
Ultimo di cinque figli, Bartolomeo Alberto Cappellari nacque a Mussoi, frazione di Belluno e residenza estiva della famiglia, il 18 sett. 1765 da Giovan Battista, [...] o italiana preoccupava gli Stati europei, e a fine marzo 1831 riformatrice si mosse su due linee diverse. Da una parte, il 20 febbr. 1833, la segreteria di Stato i prodotti da queste ricavati. La popolazione, ormai sui 3 milioni, consisteva per ...
Leggi Tutto
PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] Chiesa e la politica giurisdizionalista dei sovrani italiani ed europei sulla questione dei gesuiti, senza mai prendere una Roma Nicolas-Jean Hugon de Bassville (13 gennaio) da parte del popolo romano inferocito – che diede l’assalto al ghetto, ...
Leggi Tutto
L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] profilo dei rapporti tra la Santa Sede e alcuni sovrani europei. Particolarmente importante al riguardo è il cosiddetto concordato di senso dello spettacolo tanto vivo nella cultura popolare, ricucendo in parte quel rapporto con quest'ultima che la ...
Leggi Tutto
Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] educazione morale del popolo e il Comitato cattolico italiano fondato a Venezia.
I film missionari
A partire dagli anni Venti, storia e gli snodi. La stagione cristologica del cinema muto europeo: Christus di Antamoro
Pochi mesi dopo la data che ...
Leggi Tutto
Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] i processi di migrazione (perlopiù mineraria) europea e la presenza di popolazioni indigene, alla frontiera tra il Messico Germania, con 2.807 missionari (di cui 1.677 suore). A parte il dato di genere, tutt’altro che irrilevante, che mostrava il ...
Leggi Tutto
I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] di Aldo Capitini, da parte sua impegnato ora a rianimare la partecipazione popolare alla cosa pubblica con , 1938-1968, Firenze 1969, pp. 23-24.
35 C. Bo, La cultura europea in Firenze negli anni ’30 [1969], ora in Id., Letteratura come vita, cit ...
Leggi Tutto
Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] come profanum vulgus, e sia a parte obiecti (il popolo presente) che a parte subiecti (il clero monopolizzatore e Mondo magico” a “La fine del mondo”, in Ernesto De Martino nella cultura europea, a cura di C. Gallini, Napoli 1997, pp. 321-335; Id ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] Consalvi? Lo stesso orientamento appariva in molti circoli intellettuali europei, per i quali la Rivoluzione aveva rovesciato tutto un (1855). Non si mira, in un paese con larga parte della popolazione protestante, a riaffermare l'unità di fede, né a ...
Leggi Tutto
euroliberale
s. m. Deputato del gruppo liberale al Parlamento europeo. ◆ la protesta dura soltanto qualche istante e sembra quasi placata dall’esposizione di un discorso pieno di impegni europeisti e di promesse di mediazione - in politica...
europopolare
s. m. e f. e agg. Chi o che si riconosce nei parlamentari europei che aderiscono al gruppo del Partito popolare europeo. ◆ Il dirigente europopolare [Alejandro Agag] ha confermato l’appoggio del Ppe alla candidatura a premier...