Uomo politico (Chamber Hall, Bury, Lancashire, 1788 - Londra 1850). Fu tra i più eminenti uomini di stato britannici della prima metà del sec. XIX, e nel decennio 1840-50 virtualmente dominò la vita parlamentare [...] whig, causò una scissione nel partito conservatore e, nel giugno 1846, la caduta del suo gabinetto. Gli ultimi anni furono spesi nella ricostruzione d'un nucleo liberale e nella definizione di quella nuova linea politica di cui Gladstone sarà, su ...
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Uomo politico romano (forse 82 a.C. - 30 a.C.) . Buon politico e valente comandante, fu stretto collaboratore di Cesare. Dopo la morte di questi, mirando alla successione, entrò in conflitto con il legittimo [...] la più famosa è la tragedia, in 5 atti in versi e prosa, di W. Shakespeare, Antony and Cleopatra, desunta in parte dal racconto di Plutarco e rappresentata probabilmente nel 1607, pubblicata nel 1623. Il dramma dell'uomo d'azione irretito da una ...
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Uomo di stato (Colonia 1876 - Rhöndorf, Bonn, 1967). Oppositore dei nazionalsocialisti, dopo la Seconda guerra mondiale fu tra i fondatori del CDU. Eletto cancelliere nel 1948, sotto il suo governo, caratterizzato [...] ad accentuare i motivi dell'autonomia europea rispetto agli USA da una parte e alla Gran Bretagna dall'altra, orientandosi verso un vigoroso rafforzamento dei legami politici, militari ed economici con la Francia di de Gaulle. Nell'ottobre 1963 ...
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Uomo politico inglese (Manchester 1863 - Llanystumdwy, Galles, 1945). Liberale, deputato ai Comuni a partire dal 1890, promotore di significativi provvedimenti nell'ambito delle politiche sociali, fu a [...] dell'Ulster.
Vita e attività
Liberale di tendenza radicaleggiante, sedette per 54 anni ai Comuni a partire dal 1890. Si oppose alla politica sud-africana di J. Chamberlain; presidente del Board of Trade nel ministero Campbell-Bannerman (1905 ...
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Uomo politico e generale ateniese (circa 450-404 a. C.), una delle figure più importanti della guerra del Peloponneso. Eletto alla suprema carica di stratego, passò dal partito democratico a quello conservatore [...] dei trent'anni, fu dapprima alla testa della corrente più avanzata del partito democratico, che abbandonò per passare al partito conservatore di Nicia quando la politica dei democratici portò alla grave sconfitta ateniese-argiva di Mantinea (418) ad ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1881 - New York 1970). Socialista moderato, dopo la rivoluzione del febbr. 1917 fu ministro della Giustizia, poi della Guerra e infine (luglio) primo ministro. Contrario a [...] e bandito dalle principali città; tornato poi a Mosca, si distinse come difensore in clamorosi processi politici. Eletto nel 1912 deputato per il partito del lavoro (trudoviki) alla quarta Duma, si occupò dei problemi della riforma agraria. A ...
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Militare e uomo politico sudafricano (n. Bovenplaats, colonia del Capo, 1870 - m. presso Pretoria 1950), di origine olandese, ma cittadino inglese, studiò legge a Cambridge e divenne dal 1899 consigliere [...] conservare la neutralità nel conflitto anglo-tedesco, S. ruppe il Partito unito e batté per pochi voti Hertzog, facendo aderire il Sudafrica dell'esercito britannico. All'interno S. perseguì una politica d'intesa fra Boeri e Inglesi, che poggiava sul ...
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Uomo politico tedesco (Berlino 1878 - ivi 1929). Fondatore della Deutsche Volkspartei (1918) e membro dell'Assemblea costituente della Repubblica di Weimar, poi cancelliere e ministro degli Esteri, fu [...] esponenti delle organizzazioni imprenditoriali tedesche e propugnò una più attiva partecipazione dell'industria alla vita politica del paese. Membro del Partito liberal-nazionale (1903), deputato al Reichstag (1907-1912; e dal 1914), capo del gruppo ...
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Capitano di ventura (n. Cotignola, Ravenna, 1369 - m. presso Pescara 1424). Dopo essere stato al seguito di Boldrino da Panicale, capitano delle genti del papa, passò ad Alberico da Barbiano, poi a Francesco [...] dal condottiero umbro. Cessati i rapporti con la regina, passò dalla parte di Luigi III d'Angiò, ma fu battuto, e solo per lo S. affogò. Ottimo soldato e buon capitano, ma politico mediocre, fu una semplice pedina nel gioco dei pretendenti e dei ...
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Uomo politico e generale tebano (n. tra 420 e 415 - m. 362 a. C.). Allievo del filosofo pitagorico Liside, fu vicino ai democratici di Pelopida. Ottimo stratega, respinse l'invasione della Beozia sconfiggendo [...] città di Megalopoli, e l'edificazione di Messene, alle falde dell'Itome, centro politico dei Messeni sottratti alla schiavitù spartana (370-369). Ma prevalse in Tebe il partito della pace ed E. fu assieme a Pelopida processato per alto tradimento; fu ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...