Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione dei poteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] degli organi dello Stato, divenuti mere casse di risonanza di decisioni prese altrove.
In altre parole l’esistenza di partitipolitici ben disciplinati è in non pochi ordinamenti uno dei principali e spesso il principale fattore di un processo di ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Le parole “minoranza” o “minoranze” e “opposizione” o “opposizioni” possono essere usate come sinonime, indifferentemente al singolare o al plurale, senza attribuire ad [...] a condizionare il voto degli elettori e lo schierarsi degli eletti sono i partitipolitici; inoltre il mantenersi della maggioranza e delle minoranze dipende dalla disciplina di partito, dal fatto cioè che gli eletti nelle liste o con il simbolo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Regionalismo e federalismo
Antonio D’Atena
Le origini
All’indomani dell’unificazione nazionale le tematiche legate al federalismo non erano particolarmente sentite dai costituzionalisti italiani, i [...] – dalla tensione tra il progetto dei costituenti di portare in periferia quote consistenti di potere politico e l’assetto centralizzato dei partiti italiani), le regioni si erano trasformate – per dirla con Paladin – in variabili istituzionali che lo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I grandi tribunali
Mario Ascheri
Una categoria antica, un interesse recente
Con il termine grandi tribunali gli storici chiamano oggi una categoria con un suo connotato specifico, che non è di creazione [...] a dover render conto del proprio operato. E non solo alle parti, ma in taluni casi al più largo pubblico interessato.
Come si tre giuristi i casi più delicati da un punto di vista politico. Quanto alle pratiche rotali, nei Senati di Torino e Nizza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il sistema giuridico internazionale e l’ordinamento comunitario
Giuseppe Palmisano
L’evoluzione del contesto giuridico internazionale ed europeo nella seconda metà del Novecento
A partire dalla fine [...] politico-legislativo, esecutivo-amministrativo e giurisdizionale, dando vita all’ordinamento sui generisdella Comunità europea. A partire scientifico e accademico, sia da quello delle istituzioni politiche e della diplomazia. Non è dunque un caso, ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] perché altrimenti ogni cosa va a terra, securis ad radicem posita est". Quanto alle misure di natura politica, esse consistono da una parte nella restaurazione del potere all'interno di ciascun principato cattolico, e dall'altra nella creazione di un ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’amministrazione degli antichi Stati
Luca Mannori
‘Cultura giuridica’, ‘amministrazione’, ‘antichi Stati’. Nulla di più naturale, per il lettore che si veda proposta una triangolazione del genere, [...] in caso di ricorso contenzioso, o di delitto: ma quella parte di autorità, che è direttiva, e che tende a Stati italiani, pp. 43-57), Napoli 1997.
M. Verga, Le istituzioni politiche, in Storia degli antichi Stati italiani, a cura di G. Greco, M. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] , distinguendo il delinquente comune, «atavico», espressione di degenerazione, quello politico, «evolutivo», e lo «strano partito degli anarchici» (C. Lombroso, C. Laschi, Il delitto politico e le rivoluzioni, 1890; C. Lombroso, Gli anarchici, 1895 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] costituzioni [1815], a cura di G. Astuti, introduzione di F. Patetta, 1937). La costituzione politica come limite è valida se riesce ad armonizzare le diversi parti, a disciplinare il regime, a garantirne l’esecuzione. Ma in Romagnosi quella che lui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il diritto coloniale
Luciano Martone
Colonia e madrepatria, sudditi e cittadini
Nelle antiche carte geografiche veniva usata un'espressione particolare per indicare le zone dell'Africa non ancora esplorate [...] corso di diritto coloniale, appena istituito e a lui affidato, presso la facoltà di Scienze politiche della Regia università di Perugia, ricordava di essere partito per la Libia «or sono sedici anni, col Leroy Beaulieu nella valigia e con la scorta ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...