BONTEMPELLI, Massimo
Alberto Asor Rosa
Nacque a Como il 12 maggio 1878, da Alfonso e da Maria Cislaghi. Rimase nella città natale solo pochi mesi. Infatti il padre, ingegnere costruttore nelle ferrovie, [...] con la collaborazione di alcuni futuristi il giornale di trincea Il Montello e aveva dato la sua adesione al partitopolitico futurista, il cui programma era stato pubblicato dal periodico Roma futurista nel settembre 1918), il B.compì infatti un ...
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L'associazionismo e la sua distribuzione territoriale
Davide La Valle
Confrontando l’Italia con altri Paesi economicamente avanzati, è possibile constatare che la nostra è stata una nazione povera di [...] Unito (ma inferiori anche a quelle della Francia).
L’Italia non è distante dalla media delle altre nazioni per quanto riguarda i partitipolitici (l’adesione in Italia è al 3,2% contro il 3,4% degli altri Paesi; la partecipazione all’1,7% contro il ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] decenni del secolo, il movimento operaio, superando associazionismo e mutualismo, trovò nell'organizzazione sindacale e nel partitopolitico di massa le strutture adeguate alle nuove esigenze, il distacco scadde addirittura in incomprensione e l ...
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ORLANDO, Vittorio Emanuele. – Nacque a Palermo il 19 maggio 1860, da Camillo, avvocato appartenente a una famiglia di antiche tradizioni forensi, e da Carmela Barabbino.
Compiuti gli studi classici, si [...] e ferisce «nella sua essenza il principio dello Stato». Nello statualismo liberale orlandiano mancava uno spazio teorico per il partitopolitico (che contrastava con l’«unità organica» del popolo e con l’unità e la sovranità della persona giuridica ...
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Iniziazione
Giovanni Filoramo
Introduzione
'Iniziazione' è un termine derivato dal vocabolario sacrale latino (initium) dove indica la cerimonia mediante la quale si 'entra' in un'associazione misterica, [...] è conservato, in settori diversi dell'attività sociale, in forme più o meno profane come l'adesione e l'ingresso in un partitopolitico, in un club, in un gruppo di uguali e così via. In tutti questi casi, se pur priva di valenze miticoreligiose, l ...
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Donne e potere
Margherita Pelaja
Le declinazioni del potere
Annidato in ogni forma di relazione tra le persone, chiave di lettura di molti aspetti degli scambi sociali, per essere analizzato e discusso [...] Nepal, Burkina Faso, Uganda ecc.) o da leggi elettorali (Belgio, Bosnia ecc.), oppure quote decise dai singoli partitipolitici per la composizione delle liste elettorali (Germania, Italia, Svezia ecc.). Al di là delle argomentazioni addotte a favore ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] , in quanto esso per un verso era, o doveva essere, il fondamento ideologico-dottrinale, fideistico di un partitopolitico, e per altro verso una metodica restaurativa della problematica storica, depressa dalla Problemlosigkeit erudita. Né gli studi ...
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BATTAGLIA Achille (Viterbo, 31 ottobre 1893-Roma, 21 febbraio 1960).
Una famiglia borghese
Secondogenito di Luigi e di Angela Ballarati, proveniva da una famiglia della borghesia viterbese che attraverso [...] 250 votanti. «La Nuova Provincia» lesse quel voto come la conferma dell’indipendenza dell’Anc da qualsiasi partitopolitico. L’elezione di Battaglia significava però una sconfessione della precedente gestione, esplicitamente fascista. Lo scontro fu ...
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ELIA, Leopoldo
Maurizio Cau
Nacque a Fano il 4 novembre 1925, figlio di Raffaele (1894-1981), conservatore dell’Archivio notarile di Ancona, presidente della Deputazione di storia patria delle Marche [...] a cura di A. Pace, Milano 1999, in particolare L. Paladin, Presentazione, pp. XI-XXI e S. Gambino, Note su Partitipolitici e forme di governo: il contributo di L. E. al rinnovamento del metodo giuridico nella scienza costituzionale, pp. 641-672; L ...
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ALBERTINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque ad Ancona il 19 ott. 1871 da Augusta Monchi e da Leonardo, ricco e influente banchiere, costruttore e armatore. Tra il 1881 e il 1889 compì gli studi ginnasiali [...] effetto morale dell'alleanza" nelle file liberali (ibid., II, 10). Ma al formarsi poi, e all'affermarsi di un partitopolitico cattolico, naturalmente la sua ostilità non viene meno, e lo induce a indicare il fatto come una delle ragioni fondamentali ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...