Uomo politico e giornalista italiano (Bologna 1878 - Roma 1967). Collaboratore del Resto del Carlino e del Giornale d'Italia, fu nel 1910 tra i fondatori del movimento nazionalista e nel 1911 dell'Idea [...] . Deputato nazionalista dal 1913, interventista e pluridecorato della prima guerra mondiale; dopo la fusione dei nazionalisti col Partito fascista ormai al potere, fu ministro delle Colonie, dell'Interno (1924) e nuovamente delle Colonie (1926-1928 ...
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Economista e uomo politico (Augusta 1890 - Napoli 1984); prof. all'univ. di Napoli dal 1923, ministro dell'Industria e Commercio nel governo di Salerno (11 febbr. -17 apr. 1944); ministro del Tesoro dal [...] poi, sino al 1953, deputato, sempre in rappresentanza del partito liberale. Dal 1959 al 1965 presidente del Banco di Napoli. dell'economia italiana 1861-1914 (1930-38); Corso di politica economica e finanziaria (1942); L'economia dal 1860 al 1960 ...
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Giornalista e uomo politico italiano (San Giovanni in Persiceto 1871 - Roma 1962). Liberale di destra, diresse il Giornale d'Italia dal 1901 al 1923, quando, avverso al regime fascista, si ritirò dal giornalismo. [...] , riprese il suo posto durante il governo Badoglio. Nel 1944 fondò la concentrazione democratica liberale, confluita poi nel partito nazionale monarchico. Già senatore del Regno (1920), senatore di diritto della Repubblica (1948-53). Dal 1956 alla ...
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Uomo politico italiano (Montegranaro 1882 - Roma 1957), avvocato, esponente del Partito repubblicano italiano, fu eletto deputato nel 1921 e nel 1924. Antifascista, fu dichiarato decaduto dal mandato parlamentare [...] , da lui fondata nel 1921, per poi riprenderla durante la Resistenza. Eletto (1946) deputato e vicepresidente dell'Assemblea Costituente, fu senatore di diritto dal 1948 al 1953. Si allontanò per dissensi politici dal Partito repubblicano nel 1950. ...
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TERRORISMO
Domenico Caccamo
Il terrore, impiegato a difesa dello stato giacobino, fu legittimato da Robespierre come "emanazione della virtù", "giustizia pronta, severa, inflessibile", che è necessario [...] "una struttura riformistico-repressiva altamente integrata e centralizzata", che utilizza canali politici come i partiti, i sindacati e i mass-media e, d'altra parte, strumenti di annientamento come i nuclei speciali, i tribunali speciali, le ...
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La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità dei cittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] 1930. Per l'Italia: L. Anelli, I 16 anni del governo dei moderati (1860-1876), Como 1929; M. Minghetti, I partitipolitici e la ingerenza loro nella giustizia e nella amministrazione, 2ª ed., Bologna 1881; P. Turiello, Governo e governanti in Italia ...
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Il pensiero del Croce nell'ultimo venticinquennio, pur con molteplici arricchimenti e approfondimenti, è rimasto, in sostanza, quale si era manifestato nell'epoca prefascista ma la sua personalità morale [...] Napoli il C. cominciò ad applicare le sue formule della storia "contemporanea" e della storia "etico-politica". Egli parte dall'interesse attuale della questione meridionale ma non vagheggia nostalgicamente il bel "Regno" indipendente del buon tempo ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] fino dalla celebre disputa di Davos, del marzo 1929. Dalle parti più varie, e nei campi più diversi, l'eredità kantiana 1946). L'atto di accusa di Jaspers si estende a tutta la politica di potenza, fatale non solo a un popolo, ma all'umanità intera ...
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(App. III, I, p. 245)
Giurista e filosofo. Ha insegnato Filosofia del diritto e poi Filosofia della politica nell'università di Torino fino al 1984. Socio nazionale dei Lincei (1966); senatore a vita della [...] livello deontologico e valutativo, e alla luce di una cultura militante (non però come cultura di partito), si esprime invece l'impegno propriamente politico di B., rivolto all'elaborazione di un modello di società e di Stato capace di realizzare i ...
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LAVORO (fr. travail; sp. trabajo; ted. Arbeit; ingl. labour, work)
Augusto GRAZIANI
Luigi BARZETTI
Giuseppe DE MICHELIS
Giovanni BALELLA
Roberto MONTESSORI
Nicola JAEGER
Luigi CAROZZI
Nicolò CASTELLINO
Ulisse [...] nazioni. Questa è in parte basata su condizioni geografiche, ma in parte su condizioni storiche le quali possono venire modificate anche influendo sulla convenienza degli scambî internazionali mediante la politica doganale.
La divisione del lavoro ...
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partito-rete
loc. s.le m. Partito politico caratterizzato da una struttura non verticistica e dall’apporto proveniente dalla sua organizzazione periferica. ◆ [Franco] Passuello, che viene dalle Acli, spiega che la salvezza sarà in un partito-rete,...
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...