Uomo politico tedesco (Monaco di Baviera 1887 - ivi 1934). Militare di carriera, dopo la prima guerra mondiale entrò nei corpi franchi di Franz von Epp. Conosciuto A. Hitler, lo introdusse nei circoli [...] lavoratori fondato da A. Drexler. Capace organizzatore, collaborò con Hitler nella trasformazione di questo partito in quello nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi e, nel 1921, nella formazione delle Sturmabteilungen (SA). Imprigionato per un ...
Leggi Tutto
Uomo politico austriaco (Riva del Garda 1897 - Mutters, Tirolo, 1977). Avvocato, deputato del partito cristiano-sociale dal 1927, fu ministro della Giustizia (1932-33) e dell'Istruzione (1933-34). Nominato [...] ), tentò di opporsi all'Anschluss, ma dovette cedere e dimettersi nel marzo 1938, di fronte alle minacce della Germania nazionalsocialista. Internato in campo di concentramento fino al 1945, emigrò poi (1948) negli USA, ove si dedicò all'insegnamento ...
Leggi Tutto
Dal simbolo adottato, nome del partito, di impostazione nazionalsocialista, creato in Ungheria nel 1939 da F. Szálasy, che propugnava l’allineamento dell’Ungheria alla Germania. Nel 1944, quando il reggente [...] M. Horty fu arrestato dai Tedeschi, Szálasy divenne capo del governo ungherese, instaurando un vero regime di terrore ...
Leggi Tutto
OLANDA (XXV, p. 207; App. I, p. 903)
Adriano H. LUIJDJENS
Mario DI LORENZO
Amedeo TOSTI
H. BRUNSTING
Auke KOMTER
Estensione (XXV, p. 207). - Nel 1941 fu compiuto il prosciugamento del polder Nord-Est [...] , per supplire alla mancanza di dollari, ha dovuto ricorrere in parte ai proventi dei prestiti che l'Olanda ha ricevuto da varî 1894), che nel 1932 aveva fondato un "movimento nazionalsocialista dei Paesi Bassi", collaborò attivamente coi Tedeschi che ...
Leggi Tutto
OPERAIO, MOVIMENTO
Rodolfo Mondolfo
. È il grande fatto storico (essenziale allo sviluppo della civiltà moderna) dell'azione multifome svolta dai lavoratori salariati (proletariato) per la difesa dei [...] tipo francese, eminentemente rivoluzionario; il belga, per larga parte rivolto alla cooperazione di produzione e di consumo, ecc più tardi, è trasferita a Berlino, fino alla rivoluzione nazionalsocialista (1933). Questa, con la nuova legge del gennaio ...
Leggi Tutto
Jelinek, Elfriede
Antonella Gargano
Scrittrice austriaca, nata a Mürzzuschlag (Stiria) il 20 ottobre 1946. La sua formazione si svolse a Vienna dove frequentò il conservatorio e poi l'università, seguendo [...] una fase di impegno politico. Più tardi si iscrisse al Partito comunista austriaco, dal quale uscì all'inizio degli anni Novanta morte, 2005), visti come residui di una mentalità nazionalsocialista. Le opere della J. non risparmiano neppure le ...
Leggi Tutto
INNITZER, Theodor
Franco VALSECCHI
Cardinale arcivescovo di Vienna, nato a Weipert nell'Erzgebirge, da famiglia operaia, il 25 dicembre 1875. Cominciò gli studî ginnasiali a 15 anni, dopo aver lavorato [...] che giunsero sino all'invasione dell'arcivescovado. La crescente pressione nazionalsocialista paralizzò la sua azione. Dopo la liberazione, (1945) la sua influenza sul nuovo Partito popolare cattolico al potere fu limitata, in considerazione dei suoi ...
Leggi Tutto
FRICK, Wilhelm
Silvio FLIRLANI
Capo nazista, nato il 12 marzo 1877 ad Alsenz (Palatinato), impiccato a Norimberga il 16 ottobre 1946. F. studiò legge a Monaco, Gottinga e Berlino, laureandosi a Heidelberg [...] della sezione politica della direzione generale di polizia a Monaco di Baviera ed entrò nel partito nazista. Presidente del gruppo parlamentare nazionalsocialista al Reichstag dal 1927, F. divenne, dopo il gennaio 1933, ministro degli Interni del ...
Leggi Tutto
La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] del regime e una nuova radicalizzazione ideologica alla quale non fu estranea la suggestione del regime nazionalsocialista. Il partito fu il principale motore di questo processo e della fascistizzazione delle istituzioni e della società(403 ...
Leggi Tutto
Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] , due vistose eccezioni. La prima eccezione riguarda la Germania durante il periodo nazionalsocialista.
Mentre in Italia durante il fascismo (e in parte anche in Spagna durante il franchismo) la sociologia praticamente scomparve sia come insegnamento ...
Leggi Tutto
nazionalsocialista
agg. e s. m. e f. [dal ted. Nationalsozialist] (pl. m. -i). – Che si ispira ai principî del nazionalsocialismo, o li attua concretamente. In partic., partito n., partito tedesco costituito a Monaco di Baviera nell’aprile...
nazionalsocialismo
s. m. [comp. di nazionale e socialismo, calco del ted. Nationalsozialismus]. – Complesso ideologico (comunem. noto nella forma abbreviata nazismo) elaborato in Germania soprattutto da A. Hitler, e divenuto, con la presa...