L'avvento al governo in Germania del partito nazionalsocialista (gennaio 1933) segnò l'inizio di una grande persecuzione antiebraica in Europa.
Dal 1933 alla seconda Guerra mondiale. - Un punto programmatico [...] poteva notarsi, in alcuni ambienti studenteschi e in genere borghesi-nazionalisti; una certa animositމ contro gli Ebrei, per quanto lo stranieri ed esclusi quelli italiani dall'esercito, dal partitofascista, dai pubblici impieghi e dalle scuole, con ...
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Gli anni dal 1928 al 1940, in modo particolare, sono stati caratterizzati da un programma di fascistizzazione della CRI, fino al punto di interrompere i rapporti con le organizzazioni internazionali di [...] le iniziative di carattere assistenziale dello stato e del partitofascista.
Questo assorbì 215 colonie montane e marine con il risolutiva. Prima ancora della completa liberazione del territorio nazionale il presidente si recò in Svizzera e riprese ...
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Costituzione
Vezio Crisafulli
Aldo M. Sandulli
di Vezio Crisafulli e Aldo M. Sandulli
COSTITUZIONE
Costituzione di Vezio Crisafulli
sommario: 1. Molteplicità di significati. 2. La costituzione in senso [...] cinque cittadini altamente meritevoli, benemeriti della comunità nazionale, con l'onore di entrare a far parte a vita del Senato.
i) Le il MSI - pur non essendo stata finora definita come fascista ai sensi della legge 645 del 1952, emanata in ...
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Giustizia
MMauro Cappelletti
di Mauro Cappelletti
Giustizia
sommario: 1. Introduzione. 2. La ‛giustizia costituzionale' e il superamento dei tradizionali conflitti fra equità e legge, fra diritto naturale [...] legislazione razziale già ricordata della Germania nazista e dell'Italia fascista non è che un infame esempio. Era perciò del tutto europea che talune corti nazionali (in particolare, la Corte costituzionale tedesca e in parte anche quella italiana) ...
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CALAMANDREI, Piero
Stefano Rodotà
Nacque a Firenze il 21 apr. 1889 da Rodolfo e Laudomia Pimpinelli. La sua educazione si svolse quieta e severa, in un ambiente in cui le idealità mazziniane del padre, [...] del consiglio direttivo dell'Unione nazionale di G. Amendola, firma e Mondolfo; poi, nel 1951, è nel P.S.D.I., il nuovo partito sorto dalla fusione del P.S.L.I. e del P.S.U. In il ricordo della lotta contro nazisti e fascisti in cui era nato, il C. ...
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Internazionalismo
RRené Rémond
Raymond Vernon
John Henry Merryman
Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry [...] un prodotto della lotta di classe su scala internazionale), non ha aiutato i partiti socialisti nazionali nè l'Internazionale a percepire la natura della minaccia fascista. Presa tra i due fuochi dei regimi totalitari e del comunismo, la Seconda ...
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LAVORO
Alessandro Roncaglia e Marino Regini e Giuseppe Pera
Economia
di Alessandro Roncaglia
Introduzione
È necessario innanzitutto precisare che ci occuperemo del lavoro solo dal punto di vista della [...] il diritto del lavoro in senso stretto, cioè il rapporto tra le parti del contratto di lavoro, datore di lavoro e lavoratore. In terzo luogo diretta da uomini di "sicura fede nazionale" (cioè fascista); nel contempo, i precedenti sindacati liberi ...
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ASSOCIAZIONE
Pierpaolo Donati e Diana Vincenzi Amato
Sociologia
di Pierpaolo Donati
L'associazione come espressione della vita sociale
Tradizionalmente lo studio dell'associazione umana è stato svolto [...] - Associazione Nazionale Assistenti Ospedalieri), sindacali (CGIL, CISL, UIL, Cobas), politiche (partiti politici), religiose e la successiva accettazione di questi a opera dell'ordinamento fascista, purché, però, con il riconoscimento dello Stato e ...
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Cooperazione
Maurizio Degl'Innocenti
Introduzione
La cooperazione nacque in Europa nei primi decenni dell'Ottocento e si diffuse in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Fu un prodotto dell'associazionismo [...] commerciali, i crediti venivano concessi solo per fini produttivi, nella maggior parte dei casi per l'acquisto di attrezzi e di macchine agricole, alla promozione della Banca Nazionale dell'Agricoltura. Durante il regime fascista, nel 1939, i ...
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Accentramento-decentramento
Yves Mény
Introduzione
I termini 'accentramento' e 'decentramento' indicano particolari modi di organizzazione dell'attività umana e in primo luogo del potere politico e [...] dall'esperienza fascista e dalla congiuntura politica del dopoguerra. In effetti, la designazione dei podestà da parte del e strettamente subordinati agli imperativi strategici dei partitinazionali. Le coalizioni all'interno dei Länder tedeschi ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...