Statista romeno (Florica 1864 - Bucarest 1927), figlio primogenito di Ion. Successo al padre nella direzione del Partitoliberale, fu più volte presidente del Consiglio (1909-11, 1914-18, 1919, 1922-26, [...] 1927). Attraverso la partecipazione della Romania al conflitto mondiale a fianco dell'Intesa (dal 1916) riuscì in gran parte a realizzare il suo obiettivo di un grande stato romeno comprendente anche i territorî ex asburgici di Transilvania, Banato e ...
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Nella storia britannica e irlandese, denominazione data ai fautori del mantenimento dell’unione fra Gran Bretagna e Irlanda, stabilita dall’Act of union del 1800. Negli anni 1880 furono detti u. gli oppositori [...] alle proposte per l’autonomia amministrativa dell’Irlanda (Home rule), staccatisi dal partitoliberale e successivamente assorbiti dal partito conservatore. Nell’Irlanda del Nord il termine ha continuato a indicare gli esponenti della comunità ...
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Uomo di stato giapponese (n. Tosa 1837 - m. 1919). Ebbe parte attiva nella lotta contro il feudalesimo e nella restaurazione dell'autorità imperiale del 1868; fautore del sistema costituzionale, costituì [...] (1879) il partitoliberale (jiyūtō), di cui poi sostenne la fusione con quello progressista di Okuma in un unico partito costituzionale (seiyūkai) capeggiato da Itō. Fu ministro dei Lavori pubblici (1878) e poi dell'Interno (1880). Negli ultimi anni ...
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Uomo politico (Trento 1860 - ivi 1937), fratello di Giuseppe. Esponente del partitoliberale-nazionale trentino, nel 1913 divenne podestà (Bürgemeister) di Trento. Destituito dalla carica nel maggio 1915 [...] per iniziativa del governo austriaco, fu arrestato nel 1916 e condannato a otto anni di carcere per la sua azione politica in favore dell'unione del Trentino all'Italia. Liberato nel nov. 1918, divenne ...
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Uomo politico tedesco (Düsseldorf 1838 - Berlino 1906), giornalista, liberale di sinistra, fu dal 1869 deputato alla Camera dei rappresentanti della Prussia, e dal 1871 al Reichstag. Brillante oratore, [...] di finanza, leader del partitoliberale progressista (Fortschrittspartei), R. si contrappose costantemente alla politica conservatrice e alle scelte economiche di Bismarck. Dal 1893 a capo del partito popolare liberale (Freisinnige Volkspartei), si ...
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Uomo politico greco, archeologo e letterato (Vathỳ, Samo, 1860 - Atene 1949). Più volte ministro con E. C. Venizèlos, dopo il ritiro di questo fu presidente del Consiglio (giugno - sett. 1924) e quindi [...] presidente della Camera. Presidente del Partitoliberale dal 1935, imprigionato in un campo di concentramento dai Tedeschi durante la seconda guerra mondiale, tornò alla guida del governo dal nov. 1945 al marzo 1946 e dal 1947 fino alla morte. ...
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Uomo politico ungherese (Geszt, Bihor, 1830 - Budapest 1902), capo dell'opposizione moderata al parlamento (1865), capo del centrosinistra, partito che (1875) si fuse con il partito governativo di F. Deák, [...] assumendo il nome di Partitoliberale, di cui T. divenne il leader. Presidente del Consiglio (1875-90), temporaneamente anche ministro delle Finanze, migliorò le condizioni economiche del paese, consolidò il dualismo normalizzando le relazioni con l' ...
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Uomo di stato filippino (Ilocos Sur 1890 - Manila 1956); avvocato, deputato (1919), senatore (1925), dopo il raggiungimento dell'autogoverno (1934) fu segretario di stato all'Interno e alle Finanze. Dal [...] 1946 vicepresidente della Repubblica e ministro degli Esteri, divenne presidente della Repubblica alla morte di M. Roxas (1948); leader del partitoliberale, venne eletto alla presidenza della Repubblica nel 1949 e conservò la carica fino al 1953. ...
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Uomo politico egiziano (1877 - 1941). Dapprima compagno di Zaghlūl Pascià, nel 1922 si staccò dal Wafd e fondò il Partitoliberale costituzionale con ῾Adlī Yeghen e Tharwat Pascià. Presidente del Consiglio [...] nel 1928, sciolse la Camera, sospese la Costituzione e governò dittatorialmente per un anno. Fu di nuovo a capo del governo nel 1937-39 ...
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Uomo politico e giurista austriaco (Vienna 1820 - ivi 1892), fu capo del Partitoliberale tedesco nella dieta boema (1861) e deputato al Reichsrat. Ministro della Giustizia nel governo di K. Auersperg [...] (1868-70), la sua opposizione all'occupazione della Bosnia e dell'Erzegovina portò alla caduta del governo di K. Auersperg nel 1878 ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...