Uomo politico tedesco (Lüneburg, Hannover, 1824 - Bennigsen 1902); magistrato, eletto nel 1855 deputato al parlamento del Hannover, divenne il capo dell'opposizione liberale-nazionale. Allo scoppio della [...] contro i socialisti e la nuova politica economica, passò all'opposizione. Rieletto nel 1887, riprese la direzione del partitoliberale-nazionale, ormai privo del seguito e del prestigio di un tempo, imprimendogli un indirizzo conservatore. Si ritirò ...
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Uomo politico tedesco (Reideburg, Halle, 1927 - Wachtberg-Pech 2016). Avvocato, membro del partito liberaldemocratico tedesco-orientale, si rifugiò nel 1952 nella Repubblica Federale di Germania dove entrò [...] a far parte del partitoliberale. Deputato al Bundestag dal 1965, come ministro degli Interni (1969-74) ha dovuto affrontare il problema del terrorismo. È stato presidente del partito dal 1974 al 1985. Ministro degli Esteri dal 1974 e confermato in ...
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Uomo politico e scrittore belga (Marcinelle, Hainaut, 1864 - Bruxelles 1936). Membro del Partitoliberale progressista, poi di quello operaio (socialista), deputato socialista dal 1894, partecipò alle [...] lotte in favore del moto vallone e durante la prima guerra mondiale fu uno dei più attivi difensori delle sorti del suo paese. Dopo la pace, fu ministro delle Scienze e delle Arti (1919-21), delegato alla ...
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Uomo politico venezolano (n. Caracas 1801 - m. 1884). Fondatore del partitoliberale, direttore (1844) del giornale El Venezolano, fu avversario del dittatore J. A. Páez e poi di J. T. Monagas, con il [...] . Presto ritornato tuttavia in patria, vicepresidente nel 1849, il G. fu per molti anni il capo del movimento liberale e federalista. Fu un notevole oratore e scrittore; importanti soprattutto i Datos históricos suramericanos (4 voll., 1878-82 ...
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Uomo politico (Parigi 1766 - ivi 1832); di idee liberali, accettò la rivoluzione del 1789, nel 1792 fu a Londra come titolare della missione diplomatica francese (di fatto, in mano al Talleyrand) e nel [...] (1809), consigliere di stato (1810). Eletto deputato nel 1816, sedette alla estrema sinistra e partecipò fino al 1829 a tutte le battaglie del partitoliberale francese. In particolare, difese la libertà di stampa dopo l'assassinio del duca di Berry. ...
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Storico e uomo politico messicano (El Parral, Chihuahua, 1804 - Bonn 1871). Avvocato, membro del partitoliberale moderato, fu deputato, senatore e ministro degli Affari esteri (1846-47 e 1851-52). Esiliato [...] López de Santa Anna, ritornò in patria nel 1856, e dal 1864 al 1866 fu ministro degli Affari esteri e presidente del Consiglio dell'impero di Massimiliano dopo la cui caduta fu ancora esiliato. Organizzatore ...
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Uomo politico belga (Liegi 1812 - Bruxelles 1896). Leader del partitoliberale, deputato nel 1847 e ministro delle Finanze nel 1848-52, lottò tenacemente contro il partito cattolico e i radical-socialisti. [...] degli Esteri) e, avendo la seconda volta istituito la scuola laica, fu costretto a rompere i rapporti diplomatici con la S. Sede (1882). Dopo la vittoria elettorale dei cattolici nel 1884, guidò per un decennio l'opposizione parlamentare liberale. ...
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Uomo politico e scrittore colombiano (Zipaquirá, Cundinamarca, 1830 - Parigi 1900); liberale, fu ministro degli Esteri (1866), membro dell'Assemblea di Cundinamarca (1868), senatore, ministro plenipotenziario [...] l'altro, permise al paese di risolvere favorevolmente la questione dei confini con il Venezuela. Diresse in seguito il Partitoliberale; esiliato (1893), morì a Parigi. Lasciò varie opere, tra le quali il dramma storico El castillo de Berkeley (1856 ...
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Uomo politico tedesco (Mannheim 1806 - Karlsruhe 1868). Costretto, per la sua attività politica, a emigrare in Svizzera, fu in contatto con Mazzini. Rientrato in Germania nel 1840, fu tra i capi del partito [...] liberale del Baden. Deputato all'assemblea di Francoforte, fu fautore della politica prussiana. Costretto a lasciare il Baden dopo il 1849, risiedette a Gotha e a Lipsia. Ritornato nel Baden (1862), vi fu ministro del Commercio (1864-66) e quindi ...
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Uomo politico russo (Mosca 1862 - Parigi 1936). Dopo aver combattuto accanto ai Boeri nel 1900, in Macedonia durante l'insurrezione del 1903 e infine in Estremo Oriente, durante la guerra russo-giapponese, [...] dove fu fatto prigioniero, entrò in politica (1905) quale esponente del partitoliberale detto degli "ottobristi". Presidente della Duma (1910-12), poi ministro della Guerra nel gabinetto L´vov (1917), dopo la rivoluzione bolscevica combatté contro i ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...