Giornalista e uomo politico statunitense (Amherst, New Hampshire, 1811 - Pleasantville 1872). Dopo un duro tirocinio come operaio tipografo, fondò The Morning Post a New York (1833), che fallì ben presto. [...] nel popolo del Nord; con l'abolizione della schiavitù la sua influenza declinò. Candidato alla presidenza degli Stati Uniti per il partitoliberale repubblicano (1872), rimase soccombente anche per l'impopolarità che gli procurò l'appoggio del ...
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Stato del Messico sud-occidentale (64.281 km2 con 3.116.453 ab. nel 2005), esteso lungo la costa del Pacifico. Capitale Chilpancingo. Il territorio è attraversato dalla Sierra Madre e dai suoi contrafforti, [...] gli Spagnoli, alla caduta di A. de Itúrbide (1823), partecipò al governo provvisorio della Repubblica e divenne il capo del partitoliberale. Vicepresidente (1824-28), poi presidente della Repubblica (1829), fu deposto da A. Bustamante e fucilato. ...
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Uomo politico (Londra 1845 - Newton Anmer 1927). Liberale, di origine irlandese, ricoprì cariche di governo con Gladstone (1868-74), dando poi le dimissioni per divergenze sulla questione irlandese. Fu [...] Canada (1883-88), viceré dell'India (1888-93). Lasciò il partitoliberale quando Gladstone presentò la Home Rule irlandese e divenne uno dei leader del nuovo gruppo liberale unionista. Ministro della Guerra con Salisbury (1895-1900), poi degli Esteri ...
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Uomo politico spagnolo (Torrecilla de Cameros, Logroño, 1825 - Madrid 1903). Ingegnere, aderente fin dal 1848 al partito progressista, dopo il fallimento della rivoluzione del 1854 esulò a Parigi. Condannato [...] , ritornò al governo durante la repubblica e si dimise all'avvento del reazionario Alfonso XII (1874). Capo del partitoliberale, dal 1881 al 1901 fu sei volte presidente del Consiglio, alternandosi alla guida del governo con il leader conservatore ...
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Uomo politico inglese (Knowsley, Lancashire, 1826 - ivi 1893). Deputato conservatore dal 1848, nel primo gabinetto diretto dal padre fu segretario agli Esteri (1852), nel secondo (1858) fu ministro delle [...] l'acquisto delle azioni del canale di Suez. Passò nel 1880 ai liberali e fu ministro delle Colonie con W. Gladstone (1882); quando il partitoliberale si scisse, nel 1886, aderì al gruppo liberale unionista di cui fu leader ai Lord fino al 1891. ...
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Storico, giurista e uomo politico austriaco (Hodonín 1869 - Vienna 1936); iniziò la sua attività scientifica con opere sulla amministrazione locale e sulla procedura parlamentare inglese (Englische Lokalverwaltung, [...] und Technik des englischen Parlamentarismus, 1905). Deputato al parlamento austriaco (1907-18), fu influente membro del partitoliberale tedesco. Ministro delle Finanze nel gabinetto Lammasch (ottobre 1918), che fu l'ultimo della monarchia, accettò ...
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Uomo politico e studioso romeno (Miclăuşeni 1833 - Bucarest 1914); fu più volte ministro con Ion Ghica e nei varî ministeri di I. C. Brătianu. Dopo la morte di questi, proclamato (1892) capo del partito [...] liberale, fu per cinque volte presidente del Consiglio (1895-1908). Si ritirò quindi dalla vita politica dedicandosi al lavoro scientifico nel campo della numismatica e nella pubblicazione di fonti storiche romene. I più importanti fra i suoi ...
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Uomo politico serbo (Šabac 1833 - Belgrado 1922); dopo aver studiato all'estero, divenne (1859) uno dei primi membri del partitoliberale e come tale fu esiliato al tempo del principe Miloš (1859-60), [...] quale tornò in Serbia, dove fu arrestato. In seguito al bombardamento di Belgrado (1862), fu inviato a Londra dal partitoliberale perché cercasse di influire sul governo e sull'opinione pubblica favorevoli alla Turchia. Si recò quindi in Svizzera e ...
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Uomo politico spagnolo (Madrid 1863 - ivi 1950), creato conte di R. nel 1892. Deputato per il partitoliberale, più volte ministro dopo il 1901 e presidente della Camera, all'assassinio di J. Canalejas [...] divenne (1912-13) presidente del Consiglio; nuovamente presidente del Consiglio (1914-16; 1918-19), mantenne la Spagna neutrale nella prima guerra mondiale e dovette fronteggiare le agitazioni sociali ...
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Uomo politico spagnolo (Cadice 1838 - Madrid 1913). Deputato alle Cortes (1863), dopo la rivoluzione del 1868 fu deputato alla Costituente, quindi ministro d'Oltremare con Prim (1870), ministro dell'Interno [...] l'altro la concessione dell'autonomia a Cuba e Puertorico, e avversando la guerra con gli Stati Uniti (1898). Dopo la morte di Sagasta fu a capo del partitoliberale; primo ministro (1905-06 e 1909), negli ultimi anni fu vicepresidente delle Cortes. ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...