Uomo politico serbo (Šabac 1833 - Belgrado 1922); dopo aver studiato all'estero, divenne (1859) uno dei primi membri del partitoliberale e come tale fu esiliato al tempo del principe Miloš (1859-60), [...] quale tornò in Serbia, dove fu arrestato. In seguito al bombardamento di Belgrado (1862), fu inviato a Londra dal partitoliberale perché cercasse di influire sul governo e sull'opinione pubblica favorevoli alla Turchia. Si recò quindi in Svizzera e ...
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Uomo politico spagnolo (Madrid 1863 - ivi 1950), creato conte di R. nel 1892. Deputato per il partitoliberale, più volte ministro dopo il 1901 e presidente della Camera, all'assassinio di J. Canalejas [...] divenne (1912-13) presidente del Consiglio; nuovamente presidente del Consiglio (1914-16; 1918-19), mantenne la Spagna neutrale nella prima guerra mondiale e dovette fronteggiare le agitazioni sociali ...
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Uomo politico spagnolo (Cadice 1838 - Madrid 1913). Deputato alle Cortes (1863), dopo la rivoluzione del 1868 fu deputato alla Costituente, quindi ministro d'Oltremare con Prim (1870), ministro dell'Interno [...] l'altro la concessione dell'autonomia a Cuba e Puertorico, e avversando la guerra con gli Stati Uniti (1898). Dopo la morte di Sagasta fu a capo del partitoliberale; primo ministro (1905-06 e 1909), negli ultimi anni fu vicepresidente delle Cortes. ...
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Uomo politico libanese (Deir el-Qamar 1900 - Beirut 1987), cristiano-maronita. Deputato dal 1934, fu ministro degli Interni nel 1943, nel 1947-48 e nuovamente nel 1975-76. Presidente della Repubblica dal [...] politica filo-occidentale, che fu fortemente contestata dall'opposizione panaraba. Dopo lo scoppio della guerra civile guidò il Partitoliberale nazionale (di cui è stato presidente dal 1958 alla morte) nella lotta contro la sinistra musulmana, ma le ...
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Uomo politico italiano (Bologna 1923 - Roma 2013).Ha partecipato alla Resistenza in Romagna e si è laureato all’Università di Bologna in Ingegneria. Dirigente della Finmeccanica negli anni Sessanta, ha [...] cominciato la carriera politica come membro del PartitoLiberale Italiano, per poi essere tra i padri fondatori del Partito Radicale, del quale è stato anche Segretario tra il 1988 e il 1993. Nel 1979 è stato eletto per la prima volta al Senato, nel ...
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Uomo politico e giornalista colombiano (Bogotá 1888 - ivi 1974). Ministro degli Esteri dal 1911 al 1913, appartenne alla Unión Republicana fino al 1921, quando passò al partitoliberale. Di nuovo ministro [...] nel 1935-36, fu eletto presidente della Repubblica per il periodo 1938-42. Pur mantenendosi sulla stessa linea del liberale A. López Pumarejo, suo predecessore e poi suo successore, S. ne attenuò la politica radicale e antiecclesiastica. Nel 1946 ...
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Uomo politico tedesco (Lüneburg, Hannover, 1824 - Bennigsen 1902); magistrato, eletto nel 1855 deputato al parlamento del Hannover, divenne il capo dell'opposizione liberale-nazionale. Allo scoppio della [...] contro i socialisti e la nuova politica economica, passò all'opposizione. Rieletto nel 1887, riprese la direzione del partitoliberale-nazionale, ormai privo del seguito e del prestigio di un tempo, imprimendogli un indirizzo conservatore. Si ritirò ...
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Industriale e uomo politico svizzero (n. Pfeffikon 1941). Tra l’inizio degli anni Ottanta e la metà dei Duemila è stato protagonista in politica. Esponente del Partitoliberale radicale, è stato membro [...] del Consiglio nazionale (1983-87) e di quello degli Stati (1987-89), nonché consigliere federale (1989-2003). Presidente della Confederazione nel 1995 e nel 2002, ha guidato i ministeri della Difesa (1989-95) ...
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Uomo politico tedesco (Reideburg, Halle, 1927 - Wachtberg-Pech 2016). Avvocato, membro del partito liberaldemocratico tedesco-orientale, si rifugiò nel 1952 nella Repubblica Federale di Germania dove entrò [...] a far parte del partitoliberale. Deputato al Bundestag dal 1965, come ministro degli Interni (1969-74) ha dovuto affrontare il problema del terrorismo. È stato presidente del partito dal 1974 al 1985. Ministro degli Esteri dal 1974 e confermato in ...
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Scrittore e uomo politico danese (Copenaghen 1847 - ivi 1931), fratello di Georg. Fu critico teatrale dello Illustreret tidende (1871-73), di altri giornali e soprattutto del radicale Politiken (1884-1904), [...] drammatica danese", 1880; Holberg og hans scene "Holberg e la sua scena"). Dal 1880 fu membro del Parlamento per il Partitoliberale dei contadini, dal 1905 al 1927 per la Sinistra radicale; fu anche ministro delle Finanze (1909-10, 1913-20). Scrisse ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...