La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] nel grigiore e nel silenzio della Restaurazione, molti continuassero a giocare invece la loro partita, assicurando la concreta costruzione di quel modello liberale – dove la scelta costituzionale si accompagnava alla prudenza in materia di equilibri ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] di un sistema politico si poteva ottenere in due modi, essendo per lui naturale che si avessero quattro partiti (i radicali, i liberali, i conservatori e i reazionari). Il primo modo era quello classico «inglese» per cui si aveva una contrapposizione ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] società del Medio Evo in tutte le sue parti»42.
Da parte sua, don Sturzo individuava con precisione le pp. 59-100.
19 Cit. in B. Pellegrino, Vescovi «borbonici» e Stato «liberale» (1860-1861), cit., p. 33.
20 Cfr. F. Molfese, Storia del brigantaggio ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] lunga transizione verso la contemporaneità.
Nella storia del paese, come del resto nella maggior parte dell’Europa caratterizzata dall’evolversi dello Stato liberale e dei suoi istituti, le stesse famiglie, i medesimi gruppi dirigenti, addirittura le ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] di integrazione politica che nei primi anni dopo l’unificazione appaiono un obiettivo raggiungibile anche a parte delle élites liberali. I registri discorsivi di protesta e di rivendicazione suffragista prevalgono, invece, nel 1866, alla luce dell ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] e dal capitalismo era accompagnata dalla convinzione che fosse necessario trovare una strada a parte. L'atteggiamento della Chiesa nei confronti del liberalismo è mutato solo negli ultimi anni, mentre permane tuttora l'interesse per la terza ...
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1913. L’Italia e il XVI centenario dell’editto di Milano
Stefania De Nardis
Nel biennio 1912-1913 in tutta Europa si danno alle stampe centinaia fra libri, opuscoli, articoli di variegatissima natura [...] più evidente48. Ma i pur pochi cattolici che hanno preso parte ai festeggiamenti per l’Unità testimoniano, in fondo, un ammorbidimento dei contrasti fra cattolici e liberali e una crescente distanza interna tra moderati e intransigenti.
È dunque ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] nel quadro più ampio delle libertà civili e dei diritti politici.
L’ottenimento di alcune garanzie da parteliberale era costata alla Chiesa un’irriducibile distanza dai ceti popolari, sempre più distaccati dalla funzione e fruizione religiosa ...
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La questione della liberta religiosa in Italia dalla reviviscenza concordataria del decennio freddo al dibattito conciliare
Silvia Scatena
‘Tesi’ cattolica, ‘nuova Italia’ e congelamento della Costituzione [...] l’usanza di definire comunista chiunque assuma una posizione liberale»8.
Un difficile disgelo
Fu in ogni caso solo aveva segnatamente agito nella direzione di una dissuasione di larga parte del clero e del laicato da una seria riflessione sulla ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] , ossia perché per opposti motivi né i socialisti né i liberali furono capaci di diventare forza politica di maggioranza nell’Europa continentale. I vent’anni in cui i partiti democratico-cristiani egemonizzarono i governi in molti paesi dell’Europa ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...