Stato dell’Africa orientale, posto immediatamente a sud dell’Equatore e compreso fra l’Uganda a N, la Tanzania a E, il Burundi a S e la Repubblica Democratica del Congo a O.
Il territorio del R. è compreso [...] del FPR, che ha ottenuto il 76% dei consensi, seguito dalle due formazioni minori alleate, il Partito socialdemocratico e il Partitoliberale, che hanno ottenuto rispettivamente oltre il 13% e il 9% delle preferenze. Nell'agosto 2017 Kagame ...
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Il movimento di lotta popolare, politica e militare che si determinò durante la Seconda guerra mondiale (1939-45) nelle zone occupate dagli eserciti tedesco e italiano contro gli invasori esterni e contro [...] politica della R. furono i CLN, composti dai partiti antifascisti: il Partitoliberale, la Democrazia cristiana, il Partito d’azione, il Partito socialista italiano di unità proletaria, il Partito comunista italiano; a Roma e nel Mezzogiorno fece ...
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Stato insulare dell’Oceania nel Pacifico sud-occidentale costituito di 320 isole, di cui un centinaio abitate, e di oltre 500 isolotti; è situato fra 16° e 20° lat. S (con l’eccezione della più settentrionale [...] sancito con il 59,2% delle preferenze la netta vittoria del partito di Bainimarama, il Fiji First, contro il 28% dei consensi aggiudicatosi dal Partitoliberale socialdemocratico (SODELPA); il risultato elettorale ha consentito all'uomo politico ...
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Uomo politico belga (San Quintino 1800 - Bruxelles 1885). Avvocato, dal 1824 diresse il giornale Mathieu Laensbergh (dal 1829 La Politique), che si batteva per l'indipendenza belga dal dominio olandese. [...] . Ministro dell'Interno (1832-34) e dei Lavori Pubblici (1840-41) nei governi di coalizione cattolico-liberale, assunse, con la vittoria del partitoliberale, per due volte la presidenza del Consiglio (1847-52; 1857-68). In tale carica introdusse una ...
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Generale e uomo politico ungherese (Josephstadt 1833 - Vienna 1914). Dopo aver partecipato alle guerre del 1859 e del 1866, F., che dal 1865 era aiutante di campo di Francesco Giuseppe, passò nel 1872 [...] . Nel 1905 accettò da Francesco Giuseppe l'incarico di costituire il governo ungherese dopo la sconfitta del partitoliberale lealista. Rovesciato da un voto della maggioranza parlamentare composta di una coalizione di oppositori, F. riassunse il ...
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Uomo di stato e generale cileno (Santiago 1787 - ivi 1851). Servì nell'esercito creolo dal 1811; fu poi intendente di Concepción, e nel 1820 sconfisse il guerrigliero realista V. Benavides. Capo del partito [...] liberale, si sollevò contro B. O'Higgins fin dal nov. 1822, e alla sua caduta lo sostituì (marzo 1823). Eletto dittatore, si circondò di un senato di nove membri; dopo la legge (24 luglio 1823) che dava la libertà agli schiavi, e la promulgazione ...
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Generale e uomo politico venezolano (Maturín 1784 - Caracas 1868). Partecipò, al seguito di Bolívar, alla guerra d'indipendenza contro la Spagna. Grazie all'appoggio di J. A. Páez assurse alla presidenza [...] della Repubblica nel 1847, abbandonando subito dopo il suo protettore politico per avvicinarsi al partitoliberale; governò fino al 1851, soffocando (1848 e 1849) due tentativi insurrezionali di Páez, che venne esiliato. Dopo la presidenza del ...
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Uomo di stato (Christianshavn 1812 - Copenaghen 1888), deputato, uditore generale dell'esercito (1851); fondò in difesa della Costituzione del 1849 la "Unione del cinque giugno", trasformatasi poi in partito [...] di cui fu il leader. Quando il partitoliberale andò al potere, fu nominato ministro dei Culti (1854); fu poi presidente del Consiglio e ministro degli Esteri (1857-63). Cercò di risolvere la questione dei ducati, contrapponendo a quello di Holstein ...
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Generale e uomo politico honduregno (Tegucigalpa 1792 - San José de Costa Rica 1842). Federalista, capo del partitoliberale, guidò la rivolta contro il conservatore M. J. Arce, primo presidente delle [...] Province Unite dell'America Centrale (1826-29). Proclamato presidente della confederazione (1830), introdusse una serie di riforme (tolleranza religiosa, libertà di espressione, limitazione dei poteri ...
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Uomo politico boliviano (La Paz 1861 - ivi 1933), ministro della Guerra col presidente J. M. Pando, poi presidente della Repubblica (1904-09). Liberale, promulgò la libertà di culto, istituì il matrimonio [...] le relazioni diplomatiche con la Germania. Sostituito alla presidenza da J. Gutiérrez-Guerra, M. fu ancora ministro in Francia (1917); dopo qualche anno in esilio all'estero, nel 1928 ritornò in patria, dove assunse la direzione del PartitoLiberale. ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...