(FdI) Partito nato nel 2012 come Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale (FdI-CN), poi dal 2014 Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale (FdI-AN), ha assunto la denominazione attuale nel 2017. Il partito [...] risultando il terzo partito dello schieramento destra, risultando il terzo partito dello schieramento dopo Forza elezioni europee del 2019 il partito ha registrato un aumento di del 2022 il partito ha avuto uno attestandosi il partito quasi al ...
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Uomo politico canadese (Baie Comeau, Québec, 1939 - Palm Beach 2024). Avvocato e uomo d'affari, leader nazionale del Progressive conservative party (conservatore) dal giugno 1983, fu primo ministro dal [...] Stati Uniti (1988), sancì l'abbandono del tentativo dei liberali di ridurre la dipendenza economica dagli Stati Uniti. Si adoperò della sua popolarità e lo convinse a lasciare la guida del partito e dell'esecutivo, sostituito da K. Campbell (1993). ...
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Uomo politico polacco (Varsavia 1949 - Smolensk 2010). Leader del partito conservatore Prawo i Sprawiedliwość (PiS, Legge e giustizia), fu sindaco di Varsavia (2002-05). Eletto presidente della Polonia [...] affidò al fratello gemello Jarosław, suo successore alla guida del partito dal 2003, l'incarico di formare il nuovo governo paese è stata assunta nel luglio dello stesso anno dal liberale B. Komorowski, eletto presidente dopo un ballottaggio contro ...
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Uomo politico greco (Canea 1918 - Atene 2017). Deputato dal 1946, fu ministro dei Lavori pubblici (1951), delle Finanze (1963-64), del Coordinamento economico (1965). Arrestato e poi esule dopo il colpo [...] di stato del 1967, tornò in patria nel 1974 e fu dirigente di una formazione politica liberale. Rieletto deputato nel 1977, nel 1978 aderì al partito di Nuova Democrazia (ND) del quale divenne segretario nel 1984. Ministro del Coordinamento economico ...
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Vestager, Margrethe. – Donna politica danese (n. Glostrup 1968). Laureata in Economia nel 1993 presso l’Università di Copenaghen, è entrata in politica nelle fila del partito social-liberale centrista [...] Radikalke Venstre (Sinistra Radicale), ricoprendo negli anni successivi importanti ruoli istituzionali: ministro degli Affari ecclesiastici (marzo 1998 - dicembre 2000) e dell’Istruzione (marzo 1998 - ...
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Harper, Stephen. – Uomo politico canadese (n. Toronto 1959). Laureato in economia alla Calgary University, già leader dell’Alleanza canadese (2002-04), dal 2004 è leader del Partito conservatore del Canada. [...] alle elezioni anticipate tenutesi nell’ott. 2008 e alle federali tenutesi nel 2011. Nell'ottobre 2015, a seguito della sconfitta riportata dai conservatori alle elezioni federali, gli è subentrato nella carica il leader liberale J. Trudeau. ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] della popolazione mondiale, viveva ancora sotto i regimi retti dai partiti comunisti in Cina, Vietnam, Laos e Corea del Nord, basato, da un lato, sulle istituzioni rappresentative della democrazia liberale e, dall'altro, sui principi dell'economia di ...
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Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] di forniture ecc.). Emblematico in questo senso è il caso dei rapporti intercorrenti tra i ministri liberali dell'economia, il partito cristiano democratico del futuro cancelliere H. Kohl e la dirigenza del gruppo industriale Flick; caso che ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] colpo finale all'unità antifascista, provocando un riallineamento generale degli Stati e dei partiti all'insegna della discriminante tra Occidente e Oriente, tra liberal-democrazia e comunismo.
L'antifascismo nel mondo bipolare
In Occidente la crisi ...
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PACIFISMO
Chiara Ingrao-Giulio Marcon-Mario Pianta
(XXV, p. 879)
Il p., come rifiuto della guerra e impegno per la soluzione nonviolenta dei conflitti, ha segnato profondamente la seconda metà del 20° [...] ha ereditato diverse tradizioni ideali. Il p. liberale, che confidava negli esiti pacificatori dell'estensione per la pace''. La pratica della nonviolenza venne rapidamente acquisita da parte di tutti i settori del p. e si diffusero nuove forme di ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal-populistico
agg. Di orientamento politico liberale e populistico. ◆ Con [Roberto] Formigoni candidato per la Casa delle libertà, [Silvio] Berlusconi è convinto di vincere comunque la prova elettorale lombarda e pensa di non aver bisogno...