ROCCO, Alfredo
Alessandra Tarquini
– Nacque a Napoli il 9 settembre 1875 da Alberto, ingegnere funzionario del ministero dei Lavori pubblici, e da Maria Berlingieri. Trascorse la giovinezza in diverse [...] novembre del 1913, con un articolo apparso su La Tribuna, Rocco prese parte al dibattito che agitava il liberalismoitaliano auspicando una rapida trasformazione del Partitoliberale in senso nazionale. Pochi giorni dopo, nel dicembre del 1913, aderì ...
Leggi Tutto
SYLOS LABINI, Paolo
Alessandro Roncaglia
SYLOS LABINI, Paolo. – Nacque a Roma il 30 ottobre 1920 da Michele e da Margherita Viggiani.
La famiglia era di origini pugliesi; il padre, antifascista e persona [...] e che fu il tramite per un altro incontro importante, al rientro in Italia: quello con Ernesto Rossi. Alla tradizione del Partito d’Azione e del socialismo liberale di Carlo Rosselli rimase legato per tutta la vita; la sua concezione dell’economia ...
Leggi Tutto
MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] 'autogoverno costituendosi in "Stato-partito" e introducendo una serie di sapienti sistemi di autoregolazione istituzionale. Una simile consapevolezza era invece mancata del tutto alla classe dirigente dell'Italialiberale; affidandosi alla fallace ...
Leggi Tutto
Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] di "Rivoluzione liberale" e di "Il Baretti", nel quale esordì con il primo saggio su M. Proust uscito in Italia (Proust 1925 poetica neorealistica, nonostante la linea culturale del Partito comunista italiano, al quale era iscritto dall'ottobre 1944. ...
Leggi Tutto
internazionalismo
Bruno Bongiovanni
L'ideale della solidarietà sociale al di là delle barriere nazionali
Il termine internazionalismo indica la tendenza a favorire la formazione di organismi internazionali [...] comunista, ma non sono mancate forme di internazionalismo liberale e altre ispirate alla cooperazione tra gli Stati Ufficio di informazione (Cominform) dei partiti comunisti dell'Europa orientale e di quelli italiano e francese.
Ma l'internazionalismo ...
Leggi Tutto
Manin, Daniele
Patriota (Venezia 1804 - Parigi 1857). Laureatosi in giurisprudenza a Padova, iniziò la carriera di avvocato, interessandosi nel contempo agli studi letterari e alla politica. Nel febbraio [...] ambienti cittadini lo scelsero come guida del movimento liberale. Il 17 marzo venne liberato dai veneziani sollevatisi processo unitario. Fu fautore della formazione di un Partito nazionale italiano, che trovò parziale attuazione, per iniziativa sua, ...
Leggi Tutto
Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] confuso con il partitoliberale o democratico o socialista, anche se vi è stato un pacifismo liberale, un pacifismo il 16 marzo 1933 assegnava alla Francia, alla Germania e all'Italia uno stesso contingente nazionale (200.000 uomini) e fissava i ...
Leggi Tutto
di Vittorio D. Segre, David Ben Gurion
SIONISMO
Sionismo, di Vittorio D. Segre
Testimonianza sul sionismo, di David Ben Gurion
di Vittorio D. Segre
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico. 3. Gli [...] della destra parlamentare con l'unione del Ḥerut col partitoliberale e la formazione del Gaḥal. Dopo la vittoria alle loro spalle una storia e degli Stati nazionali, come l'Italia, la Francia, la Spagna ecc., o multinazionali come la Russia ...
Leggi Tutto
Amministrazione regionale e funzioni degli enti locali
Dante Cosi
Francesca Sofia
Regioni ed enti locali alla Costituente
Nonostante il testo costituzionale del 1948 dedichi solo pochi enunciati agli [...] abbandonò la tradizionale circoscrizione provinciale, perno dell’Italialiberale, a favore delle regioni: altri se a queste stesse dimensioni, erano in grado di offrire. È a partire da questo dato che, per es., illustri giuristi come Massimo Severo ...
Leggi Tutto
Accentramento-decentramento
Yves Mény
Introduzione
I termini 'accentramento' e 'decentramento' indicano particolari modi di organizzazione dell'attività umana e in primo luogo del potere politico e [...] tra i dipendenti delle amministrazioni locali né in Francia né in Italia, mentre lo è negli Stati Uniti. Oppure, ancora, l' di transizione. Per esempio, a partire dal 1977 il Partitoliberale, associato alla socialdemocrazia a Bonn, cominciava ...
Leggi Tutto
liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...