. Sono del sec. XII le prime sicure notizie su questa nobile famiglia provenzale, venuta in Italia con Carlo d'Angiò.
Giacomo C. si adoperò validamente perché non soltanto la nuova dinastia si consolidasse [...] nel Regno, ma, riorganizzando e capeggiando il vecchio partitoguelfo, se ne facesse uno strumento di predominio nella penisola. Vicario dell'Angioino a Roma e di poi in Lombardia nel 1272, gli procurò l'amicizia di Genova; con le armi ne rese temuto ...
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ROVASENDA (Roasenda)
Giuseppe Gabetti
Castello feudale, che risale, pare, al sec. XI: fu ampliato nel 1460 con l'aggiunta della torre tuttora esistente. Sorge nel comune omonimo, in località degli antichi [...] era amplissima, "cum potestate gladii" e con facoltà di battere moneta.
Nel sec. XIV Giovanni di R. fu capo del partitoguelfo nei territorî di Leuta e della Riparia superiore (dove la eata Dorotea di R. fondò in quell'epoca un monastero benedettino ...
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. Illustre famiglia cremonese il cui primo rappresentante che si ricordi, Corrado, nel 1136 concorse alla fondazione del monastero cisterciense di S. Maria della Colomba. Il primo C. che giunse al potere [...] 1229 un Guglielmo è podestà di Parma, e nel 1230 di Modena; nel 1250 Giacomo è podestà di Cremona; nel 1276 Carlo, del partitoguelfo, è, si crede, signore di Cremona; nel 1307 Guglielmo figlio di Ugolino giunge al potere e l'anno dopo, col fratello ...
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Ricordato la prima volta nel 1254, morto a Verona il 26 ottobre 1277, erroneamente è detto I, quasi primo nella signoria della città tenuta dalla sua casa, mentre non ne ebbe né il titolo né le funzioni, [...] nel 1267, dal quale fu fatto podestà di Pavia; nel 1272 partecipò come arbitro alla pace con Mantova staccatasi dal partitoguelfo, fatto che iniziava per Verona un periodo di pace e una stretta intimità fra le due famiglie, prevalenti nelle due ...
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Nobile pisano (m. 1289). Seguì dapprima la parte ghibellina; poi si accostò al partitoguelfo dei Visconti, adoperandosi per il trattato che Pisa strinse nel 1272 con Carlo d'Angiò. Dopo un breve bando [...] navi, dando così adito a voci di tradimento. Nel 1285, eletto Capitano del popolo per 10 anni, tentò un accordo coi guelfi cedendo a Lucca e a Firenze alcuni castelli, mentre continuava la guerra con Genova. Per rafforzare il suo potere, si associò ...
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Bertrand de Got (n. Villandraut, Gironda - m. Roquemaure, Gard, 20 apr. 1314); fu prima vescovo di Comminges (dal 1295), poi arcivescovo di Bordeaux (1299-1305), eletto quindi pontefice, dopo la morte [...] e la soppressione dell'ordine dei Templari. In Italia dette il suo appoggio a Roberto d'Angiò, che divenne il capo del partitoguelfo. Nel 1308-13 guerreggiò con Venezia, riuscendo a riportare Ferrara sotto la tutela della Chiesa. In generale, la sua ...
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Famiglia di Orvieto; appartenente dapprima alla nobiltà minore, assunse grande importanza dopo che, coi Filippeschi, poté abbattere i magnati; poi, dichiaratasi per il partitoguelfo, contro i Filippeschi [...] proclamatisi ghibellini, riuscì (1313) a cacciare i rivali. Parve allora giunto il momento per i M. di salire alla signoria della città, senonché sopravvennero discordie in seno alla famiglia stessa, divisasi ...
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Famiglia romagnola, potente particolarmente a Faenza, ricordata, con Alberico di Guido, fin dal 1103. Di parteguelfa nel sec. 13º, avversaria degli Accarisi ghibellini; Dante ricorda Alberico e il figlio [...] nominato difensore e capitano di Faenza (1313), ottenne di fatto la signoria. I M. la mantennero, sempre schierati col partitoguelfo (salvo che con Giovanni il quale, appoggiandosi ai ghibellini, 1349, poté resistere a Ettore di Durfort, inviato da ...
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Uomo politico genovese (sec. 13º), fratello di Lanfranco; diede forte impulso alla potenza della famiglia, partecipando alla vita politica della città fra i capi del partitoguelfo e nobiliare. Avversò [...] quindi prima Federico II di Svevia e poi il capitano del popolo Guglielmo Boccanegra, che riuscì ad abbattere. Per rafforzare il proprio potere strinse sempre più stretti legami con Carlo d'Angiò, sia ...
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Famiglia principesca: discendente, forse, da Frogerio (morto avanti il 1029) acquistò potenza nella prima metà del sec. 13º con Gherardo (v.), che capeggiò a Parma il partitoguelfo contro Federico II, [...] finché con Giberto (v.) ebbe la signoria della città (1303), conservata, nonostante l'antagonismo della famiglia dei Rossi, fino al 1316, e poi dal 1341 al 1344 con Azzo (v.). Più duratura fu la signoria ...
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guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...
parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...