MARAVIGLIA, Maurizio
Daniele D'Alterio
Nacque a Paola il 15 genn. 1878 da Pietro e da Emilia Miceli, in una delle famiglie più ricche e influenti del Cosentino.
Giovanissimo, cominciò a militare nel [...] presto nell'affermare il predominio dello Stato sulla nazione", sì che il suo nazionalismo, "partito dalla necessità di reagire ai limiti posti dal determinismo democratico al concetto di patria […] si tramuta in una fobìa del popolo" (Arcari, II, pp ...
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PAPA, Dario
Fulvio Conti
– Nacque a Rovereto il 24 gennaio 1846 da Pietro e da Anna Padovani.
All’età di nove anni, rimasto orfano di entrambi i genitori insieme alla sorella Nina, venne mandato a Vienna [...] CXXII (1987), 3, pp. 258-272; M. Ridolfi, Il partito della repubblica. I repubblicani in Romagna e le origini del Pri nell’ P. Gastaldi, Poteri e libertà. Autonomie e federalismo nel pensiero democratico italiano, Milano 2001, pp. 13, 35, 79, 111-119 ...
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GUGLIANETTI, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Augusta (Augsburg), in Baviera, il 31 marzo 1818 da Giovanni Battista e da Maddalena Guglianetti. La famiglia paterna, originaria di Sizzano (vicino [...] un giudizio condiviso anche da qualche elemento della Sinistra (il democratico G. Asproni gli attribuiva nel 1856 una "natura maligna e parlamentari, dal G. seguiti con una disciplina di partito che comunque non arrivò mai a comprendere il governo di ...
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PISTELLI, Nicola
Vera Capperucci
PISTELLI, Nicola. – Nacque a Castelfiorentino, in provincia di Firenze, il 6 ottobre 1929 da Mario e Olga Lucatti.
Sin dall’infanzia Pistelli sperimentò la forte passione [...] di base, e da membro del Consiglio comunale di Firenze, Pistelli difese strenuamente l’idea del partito come luogo di formazione democratica e di sperimentazione; attaccò più volte la tendenza alla burocratizzazione e all’eccessiva subordinazione all ...
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CHIAUDANO, Giuseppe
Andrea Camilletti
Nacque a Torino il 20 dic. 1858 da Giovanni Battista e da Catterina Raspi in una famiglia originaria di Chieri, imparentata con quella del teologo gesuita Giuseppe [...] Passivich (30 nov. 1913), il più prestigioso dei collaboratori, sostenitore di un'utilizzazione da parte dei cattolici delle forme democratiche e costituzionali per la loro lotta, che riassumeva nella formula "azione sociale su terreno costituzionale ...
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PERASSI, Tomaso
Fulco Lanchester
PERASSI, Tomaso. – Terzogenito di Giuseppe e Penelope Strada, nacque a Intra (odierna frazione di Verbania) il 25 settembre 1886.
Il padre, cuneense di Barge, fu chirurgo [...] giuridica, in Rivista di diritto pubblico, 1917, luglio-agosto, parte prima, p. 270), Perassi, ragionando dal punto di vista dommatico ’ordinamento liberale-oligarchico a quello liberale-democratico per arrivare all’involuzione autoritaria a tendenza ...
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DE DOMINICIS, Saverio Francesco
Franco Cambi
Nato a Buonalbergo (Benevento) il 22 marzo 1845 da Vincenzo e Nicoletta Marinari, seguì gli studi liceali nel capoluogo e nel 1864 si iscrisse, come allievo [...] D. a sostenere un movimento d'opinione che prese il nome di Partito nazionale della scuola, il quale ebbe anche un organo di diffusione dei era stata né una rivoluzione etica né una rivoluzione democratica. Di qui la necessità di interventi capaci di ...
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BORGHESE, Junio Valerio
Sandro Setta
Nacque a Roma il 6 giugno 1906 secondogenito di Livio e di Valeria Keun. Compiuto il curriculum scolastico, che lo aveva tra l'altro visto frequentare a Londra per [...] 1968 a votare scheda bianca come rifiuto integrale del sistema democratico. Il 13 settembre dello stesso anno fondò il Fronte basati sui concetti di ordine, anticomunismo, lotta al sistema dei partiti. Nel 1971 fu spiccato contro il B. un mandato di ...
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FRASCARA, Giuseppe
Fabio Bertini
Nacque ad Alessandria l'8 marzo 1858, dall'ingegnere Angelo e da Giuditta Pernigotti, in una famiglia di grandi proprietari fondiari.
Il padre era stato deputato della [...] del marzo 1897, osteggiato dagli ambienti democratico-repubblicani, che lo definivano emblema del il F. divenne presidente della Croce rossa e, in tale veste, fece parte della delegazione italiana alle trattative di pace. Il 4 ag. 1919 si dimise ...
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DANIA, Angelo Vincenzo (al secolo Andrea Maria)
Giovanni Assereto
Nacque il 13 sett. 1744, forse ad Ovada (Alessandria), come risulta dall'epitaffio della sua tomba, ma più probabilmente a Voltri (Genova).
Il [...] dello stesso p. Anselmi. Nel 1798, soppresso dal governo democratico il convento di S. Domenico, i religiosi ivi residenti o a un gran predicatore come egli è non può piacere un partito poco numeroso qual è il nostro", e non lesinava giudizi severi ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democrat
s. m. e f. e agg. inv. Chi, che fa parte del Partito democratico o lo sostiene. ◆ Un «quadro grottesco» quello disegnato dalla destra, secondo il coordinatore democrat, che snocciola tutte le cifre di un boom che «solo la propaganda...