Allende, Salvador
Politico cileno (Valparaíso 1908-Santiago 1973). Di famiglia agiata, partecipò da studente alla lotta politica contro la dittatura di Ibáñez e subì nel 1931 la prigione. Laureatosi [...] in medicina, tra i fondatori del Partito socialista nel 1933, eletto deputato nel 1937, fu chiamato due anni dopo a ’ostilità dei conservatori si aggiunsero le crescenti riserve dei democratico-cristiani. Il governo entrò quindi in difficoltà e subì ...
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Weizmann, Chaim
Scienziato e politico israeliano (Motal 1874-Rehovot 1952), primo presidente di Israele. Nato nella Russia zarista, nell’attuale Bielorussia, docente di chimica a Ginevra, nel 1910 divenne [...] , che sfruttò per la produzione dell’acetone, importante per l’industria bellica dell’epoca. Fondatore del Partito sionista democratico, alla sua influenza si ascrive la Dichiarazione Balfour sulla Palestina (1917). Dopo aver ricercato un accordo ...
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Cleomene I
Re spartano (m. 487 a.C.). Salito al trono nel 520 a.C., comandò la spedizione che assediò e fece capitolare Ippia in Atene, (511). Tentò poi, senza successo, di ostacolare il movimento democratico [...] di Clistene, favorendo il partito oligarchico (507). Vinse gli argivi nella battaglia di Sepeia, presso Tirinto, che diede a Sparta il predominio sul Peloponneso. ...
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Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] fittavoli irlandesi (Irish Land Act). Riformò in senso democratico l'istruzione pubblica e l'amministrazione civile, dove 26 genn. 1886), ma per la scissione del partito liberale in seguito alla presentazione da parte di G. di un progetto di Home rule ...
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Uomo politico e filosofo tedesco (Breslavia 1825 - Ginevra 1864). Partecipò ai moti del 1848 e si impegnò nell'organizzazione del movimento operaio. Elaborò l'Arbeiter-Programm (1862), che costituì la [...] in Italia: incontrò Garibaldi a Caprera e alcuni dirigenti del partito d'azione per caldeggiare un'iniziativa rivoluzionaria italiana contro l' strumento indispensabile per la creazione di uno stato democratico. Le sue idee, sulle quali ebbe modo ...
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Uomo di stato e storico (Nîmes 1787 - Val-Richer, Calvados, 1874). Deputato conservatore, sostenne la monarchia liberale di Luigi Filippo pur opponendosi a ogni sviluppo in senso democratico del costituzionalismo [...] subito dopo la rivoluzione, il ministero degli Interni (agosto-nov. 1830). Rappresentante del partito della "resistenza", oppositore di ogni sviluppo in senso popolare e democratico del costituzionalismo orleanista, condusse un'azione a fondo contro ...
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Storico (n. Tbilisi 1925). Laureatosi in filosofia all'univ. di Mosca, ha lavorato dal 1960 al 1970 presso l'Accademia delle scienze pedagogiche. Figlio di un bolscevico scomparso nelle purghe staliniane, [...] uno dei più attivi esponenti del dissenso in URSS diffondendo la concezione di un socialismo democratico che non metteva in discussione la funzione guida del partito. Espulso nel 1969 dal PCUS, nel quale era entrato dopo il 1956, membro del Comitato ...
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Uomo politico (Roma 1899 - Bagnoles de l'Orne 1937); antifascista, allievo di G. Salvemini; prof. (fino al 1926) all'univ. Bocconi di Milano e all'Istituto superiore di commercio di Genova, dopo il delitto [...] Matteotti aderì al Partito Socialista Unitario. Fondatore, con G. Salvemini, E. Rossi e il fratello Nello, del foglio clandestino nel 1930), revisione teorica del marxismo in funzione di un socialismo democratico. Evaso da Lipari con F. S. Nitti e E. ...
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Uomo politico portoghese (Lisbona 1924 - ivi 2017); oppositore di A. de Oliveira Salazar, subì più volte l'arresto e l'esilio. Segretario generale del Partido socialista português, PSP (1973-86), ministro [...] legislative del 1983; formato un esecutivo di coalizione con il Partido social democrático, governò dall'ag. 1983 al luglio 1985 accentuando la svolta moderata del suo partito. Presidente della Repubblica (1986-96), S. ha spesso esercitato il suo ...
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Uomo politico tedesco (Schwelm 1899 - Essen 1976). Dirigente industriale e giurista, durante la Repubblica di Weimar entrò nel Partito cristiano sociale e si oppose poi al nazismo; dopo la seconda guerra [...] per la sua opposizione alla partecipazione della Germania ai piani di difesa occidentale. Lasciata l'Unione democratico-cristiana, creò nel 1952 il Partito popolare pantedesco che, battuto nelle elezioni del 1953, si sciolse nel 1957. Aderì allora al ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democrat
s. m. e f. e agg. inv. Chi, che fa parte del Partito democratico o lo sostiene. ◆ Un «quadro grottesco» quello disegnato dalla destra, secondo il coordinatore democrat, che snocciola tutte le cifre di un boom che «solo la propaganda...