La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] pastorale sociale e dellavoro, tenutosi nel 69 Cfr. almeno La chiesa nel Sud tra guerra e rinascita democratica, a cura di R.P. Violi, Bologna 1997.
70 2001; Id., Napoli punto e a capo. Partiti, politica e clientelismo: un consuntivo, Napoli 2003; ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] 79,3% dell’Umbria e 79,5% della parte continentale del Regno delle Due Sicilie (un risultato quest’ultimo tanto penisola e protagonista del colpo di Stato democraticodel 19 ottobre precedente particolare a seguito dellavoro paradigmatico svolto dalla ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] della crescita economica, nella bassa produttività dellavoro, nel crescente ritardo tecnologico. Si potevano Anche in Cecoslovacchia è nata una serie di partiti, dopo un'iniziale unità del fronte democratico, espressa dal Forum Civico, e dopo la ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] volto a una ricomposizione delle ragioni del capitale e dellavoro, che all’epoca delle corporazioni medievali partitidemocratico-cristiani egemonizzarono i governi in molti paesi dell’Europa continentale furono cruciali sia per la continuazione del ...
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Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] proporzionale dei partiti; l’emanazione di leggi a tutela dellavoro quali le
41 Seppur con il punto interrogativo, come mostra E. Poulat, Catholicisme, démocratie et socialisme et Mgr Benigni de la naissance du socialisme à la victoire ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] (Partito Socialista Democratico Italiano), fu uno dei parlamentari e ministri che più si adoperò, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, per la costruzione di una rete di infrastrutture moderne. Oltre all’Autostrada del Sole – di cui inaugurò i lavori ...
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Meridionale, questione
GGuido Pescosolido
di Guido Pescosolido
Meridionale, questione
sommario: 1. Un problema antico, controverso e irrisolto. 2. Nord e Sud all'inizio del XX secolo. 3. Le strategie [...] , non adeguatamente considerata da una parte importante del meridionalismo democratico laico e cattolico, addirittura vista lunga un potente fattore di aumento della disoccupazione e dellavoro nero. In tale contesto i margini per continuare ad ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] vapore da parte di J. Watt (1765), la quale, a partire dall’Inghilterra, consentì una progressiva meccanizzazione dellavoro, l’ con pensatori come J.S. Mill e al movimento democratico (dall’americano Jefferson all’italiano Mazzini), che mirava a ...
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Militari
Gianfranco Pasquino
Premessa: la sfera militare e la modernizzazione
Guerre, soldati, comandanti militari sono sempre esistiti. I soldati, sebbene riluttanti, spesso sono stati costretti a [...] un salto di qualità facendo affidamento, a partire dal 1890, su istruttori tedeschi. Si la divisione politica e sociale dellavoro e si professionalizzano per politici abbiano già sperimentato regimi o fasi democratiche, come in Cile, in Uruguay, in ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] anche il diploma dell'Università libera della cooperazione, dellavoro e della previdenza sociale.
Entrò fin da subito 'interno delpartito. Nel suo intervento, il L. ribadì una visione non classista della società e propose un partitodemocratico che ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...