terrorismo
Giovanni Bianconi
Una guerra senza regole
Il concetto di terrorismo è piuttosto controverso ed è stato definito e interpretato in vari modi. Al di là di distinzioni e precisazioni di natura [...] – agisce in un contesto democratico nel quale avrebbe la possibilità con il terrorismo soprattutto a partire dagli anni Sessanta del 20° secolo.
Il terrorismo ’uccisione di Massimo D’Antona, consulente del ministro delLavoro, e il 19 marzo 2002 a ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] concezione democraticadelpartito, consapevole che la gestione della politica economica fosse l'elemento portante del governo come partito.
Vittorio, proprio in quegli anni, di "un piano dellavoro", e più tardi ai dibattiti socialisti. Una attenta ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] dellavoro, legittimazioni retrostanti di spessore religioso, scelte più rigorosamente ispirate a razionalismo strumentale.
Questa analisi weberiana è stata considerata parte la capacità di autorappresentazione democratica della borghesia francese, in ...
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Dissenso
LLewis S. Feuer
di Lewis S. Feuer
Dissenso
sommario: 1. Definizioni preliminari: tipi di ‛dissenso'. 2. La repressione del dissenso nell'Europa antica e medioevale. 3. La libertà di dissenso [...] ma per motivi di potere. Sacharov desidera un modello democratico di sviluppo che sia soddisfacente per tutti i paesi, illegale delle fabbriche da parte dei lavoratori e la propaganda marxista per una ‛dittatura del proletariato' avevano spianato la ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] , come al condottiero "della grande maggioranza delpartitodemocratico" che vuol raggiungere il potere. Il LXIV (1977), pp. 22 s. S. M. Ganci, I Fasci dei lavoratori, Caltanissetta-Roma 1977, ad Ind. F. Renda, I Fasci siciliani, Torino 1977 ...
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Autoritarismo
Juan J. Linz
Definizione
Definiamo autoritari diversi sistemi politici non democratici e non totalitari, se sono: "sistemi a pluralismo politico limitato, la cui classe politica non rende [...] nel reclutamento delle élites dei partitidemocratico-cristiani (v. Hermet, 1973). Il partito unico è basato il più democratici, temendo l'accrescersi del potere dello Stato e l'anomia di individui isolati, imputabile alla divisione dellavoro ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] ha officiato il mito popolare e democratico di Garibaldi coabita con il del poeta, mentre fa la sua apparizione il bardo delPartito d’azione.
Ai Levia Gravia da ultimo Carducci allegò l’inno A Satana – originariamente un brindisi, frutto del «lavoro ...
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BONOMI, Ivanoe
Luigi Cortesi
Nato a Mantova il 18 ott. 1873 da Pietro e da Aglei Parodi, compì gli studi medi nella città natale e si laureò nel 1896 all'università di Bologna in scienze naturali. Nel [...] . 1908).
La discussione sul "partitodellavoro" vide il B. in prima fila su posizioni democratico-laburiste (per una certificazione di queste posizioni si veda, del B., La crisi dei partiti storici in Italia. Il partito socialista, in Il Viandante ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] dellavoro e di mettercela sempre tutta in ogni circostanza; [...] conservò sempre il gusto del "a braccio" (la maggior parte dei suoi discorsi "sono riferiti concordatario negli Stati totalitari e negli Stati democratici, "Ulisse", 15, 1980, nr. 89 ...
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Censura
Victor Zaslavsky
Introduzione
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all'informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] delle conoscenze nuocciono alla creatività e alla produttività dellavoro, comincia a farsi sentire anche nelle società di Marcuse, d'altra parte, obiettavano che tali proposte potrebbero finire col creare non una società democratica ma, al contrario ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...