Generale e uomo politico colombiano (Popayán 1798 - Coconuco 1878). Partecipò alla guerra contro la Spagna e, nelle agitazioni successive all'indipendenza, fu fedele a Bolívar. Durante la presidenza Márques [...] presidente della repubblica di Nuova Granata (1845-49). Conservatore in origine, introdusse alcune riforme economiche di tipo liberale fu poi governatore del Cauca (1859); schieratosi col partito liberale, dopo aver rovesciato il presidente M. Ospina ...
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Uomo politico svizzero (Airolo 1871 - Berna 1940). Avvocato, come membro del partito cattolico conservatore entrò (1899) nel Consiglio nazionale svizzero e (1911) nel Consiglio federale, in cui dal 1912 [...] al 1919 diresse il dipartimento delle finanze e dal 1920, ininterrottamente, il dipartimento politico. Fu il primo ticinese salito alla presidenza della Confederazione (1915, 1920, 1927, 1932 e 1937). ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] germe della sedizione, cominciava paradossalmente a sentirsi e ad apparire come un conservatore non soltanto sul piano politico, ma anche su quello religioso; da una parte infatti egli insistette sempre nella polemica antiromana, e in risposta ad un ...
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Uomo di stato e storico (Nîmes 1787 - Val-Richer, Calvados, 1874). Deputato conservatore, sostenne la monarchia liberale di Luigi Filippo pur opponendosi a ogni sviluppo in senso democratico del costituzionalismo [...] degli Interni (agosto-nov. 1830). Rappresentante del partito della "resistenza", oppositore di ogni sviluppo in senso conservatorismo politico-sociale; in politica estera perseguì la conservazione dell'ordine europeo stabilito nel 1815. Respinse ...
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Statista inglese (Whittinghame 1848 - Woking 1930). Deputato conservatore dal 1874, fu primo ministro dal 1902 al 1905. Come ministro degli Esteri fu estensore del messaggio noto come dichiarazione Balfour [...] inadeguatezza di B., cui non mancarono aspre riserve da parte dei compagni, pronti a rovesciare sull'uomo le responsabilità e l'inefficienza politica del partito. B. si ritirò nel 1911), dedicandosi allo studio: e ...
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Uomo politico spagnolo (Torrecilla de Cameros, Logroño, 1825 - Madrid 1903). Ingegnere, aderente fin dal 1848 al partito progressista, dopo il fallimento della rivoluzione del 1854 esulò a Parigi. Condannato [...] all'avvento del reazionario Alfonso XII (1874). Capo del partito liberale, dal 1881 al 1901 fu sei volte presidente del Consiglio, alternandosi alla guida del governo con il leader conservatore A. Cánovas del Castillo. Durante il suo governo avvenne ...
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whig Nella storia inglese tra 17° e 19°sec., denominazione, d’incerta origine, di uno dei due grandi partiti che si divisero il potere. Mentre i tories rappresentavano la corrente dei partigiani del re, [...] e progressisti non socialisti, con senso molto diverso da quello storico, che si esaurì con l’avvento dei nuovi partiti vittoriani, il conservatore e il liberale.
Nella storia statunitense, nome assunto nel 1834 dal partito dei Nazional-repubblicani. ...
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Uomo politico inglese (Knowsley, Lancashire, 1826 - ivi 1893). Deputato conservatore dal 1848, nel primo gabinetto diretto dal padre fu segretario agli Esteri (1852), nel secondo (1858) fu ministro delle [...] l'acquisto delle azioni del canale di Suez. Passò nel 1880 ai liberali e fu ministro delle Colonie con W. Gladstone (1882); quando il partito liberale si scisse, nel 1886, aderì al gruppo liberale unionista di cui fu leader ai Lord fino al 1891. ...
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Uomo politico spagnolo (La Rambla, Cordova, 1864 - Madrid 1949); capo del partito radicale, emigrato nel 1906, fu il leader del partito repubblicano in parlamento dal 1909 al 1923. Caduta la monarchia, [...] di destra e infine nel 1935 si trovò costretto ad accettare la pesante collaborazione del partito agrario conservatore, al cui capo, Gil Robles, affidò il ministero della Guerra. Ministro degli Esteri nel gabinetto Chapaprieta, fu travolto in un ...
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Uomo politico tedesco (Lüneburg, Hannover, 1824 - Bennigsen 1902); magistrato, eletto nel 1855 deputato al parlamento del Hannover, divenne il capo dell'opposizione liberale-nazionale. Allo scoppio della [...] socialisti e la nuova politica economica, passò all'opposizione. Rieletto nel 1887, riprese la direzione del partito liberale-nazionale, ormai privo del seguito e del prestigio di un tempo, imprimendogli un indirizzo conservatore. Si ritirò nel 1898. ...
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conservatore
conservatóre agg. e s. m. (f. -trice) [dal lat. conservator -oris]. – 1. Che o chi conserva: è [il Sole] ... conservatore del tutto, percioché non potrebbe vivere cosa che non partecipasse della forza del suo lume (Marino). 2....
partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...