I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] ’ fece emergere una situazione che molti supponevano superata ossia i legami tra partiti e sindacati e, nel caso specifico, i legami fra Cgil e Partitocomunista. Legami mai recisi, in primo luogo perché la Confederazione aveva chiaramente dimostrato ...
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Distensione
WWalt W. Rostow
di Walt W. Rostow
Distensione
sommario: 1. Introduzione. 2. La Russia e l'Occidente prima del 22 giugno 1941. 3. L'inizio della guerra fredda (1941-1946). 4. Il duello Truman-Stalin [...] di Mosca il 17 novembre, Mao affermò infatti: ‟Il campo socialista deve avere una guida, e questa guida è l'URSS [...]. I partiticomunisti ed operai di tutti i paesi debbono avere una guida, e questa guida è il PCUS". A sostegno di questa insolita ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] , a cura di R. Chiarini, M. Maraffi, cit., p. 234.
61 Travagliate sono state anche le vicende degli eredi del Partitocomunista di Togliatti e Berlinguer. Nel 1991 il segretario Achille Occhetto sancisce la svolta del nome oltre che dell’indirizzo ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] organizzazioni vengono colpite dal nazionalismo montante delle popolazioni indigene: soprattutto in Malesia, dove gli huaqiao e il partitocomunista animano una guerriglia a sfondo etnico che è sconfitta alla fine degli anni cinquanta, ma anche in ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] esistevano forti preoccupazioni, paventando soprattutto una forte spinta popolare che avrebbe offerto grandi possibilità di manovra al Partitocomunista; vi era poi il timore di vedere messe in discussione le conquiste compiute nell’ultimo ventennio ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] di Paolo VI, l’incarico di Bartoletti era di primaria importanza: le questioni erano quelle dell’avanzata del Partitocomunista e della crisi della segreteria Fanfani dopo la sconfitta del giugno 1975. In Bartoletti, consapevole degli oggettivi ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] , anche se il socialista, dopo la scissione del gennaio 1921 che aveva dato vita al Partitocomunista, avevano perduto voti e seggi, mentre il Partito popolare aveva aumentato i suoi deputati da 100 a 108. Tuttavia il fascismo, benché avesse ottenuto ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] Nolfo, R.H. Rainero, B. Vigezzi, Settimo Milanese 1990, pp. 655-676.
5 Cfr. l’intervento in P. Spriano, Storia del Partitocomunista italiano, V, Torino 1975, p. 506.
6 Cfr. l’intervento di padre R. Lombardi, Una «mano tesa» minacciosa, «La Civiltà ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] . In ambito politico ciò significava la dissoluzione dell'impero sovietico e il crollo del monopolio del potere detenuto dal PartitoComunista; in quello economico, l'abbandono di un'economia statale e centralizzata a favore di un'economia di mercato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] l’alto numero di stabilimenti e di operai, ma anche perché i suoi elettori in larga maggioranza votavano per il Partitocomunista –, che racconta:
Facevo il saldatore in fabbrica con ragazzi più o meno giovani che venivano da tutta Italia: dal Friuli ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...