(ceco Česká a Slovenská Federativni) Stato federale dell’Europa centrale (127.900 km2), esistito dal 1918 al 1992, confinante con Germania, Austria, Ungheria, Ucraina e Polonia. Dal 1° gennaio 1993 si [...] , che divennero la forza di maggioranza relativa: Beneš affidò quindi al leader del Partitocomunista, Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 K. Gottwald, il compito di guidare ...
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Denominazione assunta (nel 1934-38 e nella seconda metà degli anni 1940) da raggruppamenti di movimenti o di partiti politici di sinistra, per contingenti motivi elettorali o per più vasto programma [...] sociali; ma si dissolse durante la Seconda guerra mondiale, per la difficile posizione in cui venne a trovarsi il Partitocomunista francese, che appoggiò la politica sovietica di accordo con la Germania.
In Italia, un f. popolare si costituì per ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] Sono emblematici, in questo senso, alcuni episodi maturati durante gli anni 1950: la rottura del patto fra Partito socialista italiano e Partitocomunista italiano dopo i fatti di Ungheria del 1956, la svolta di Bad Godes;berg attuata nella Germania ...
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Trasformazione dell'assetto politico cinese che nel 1949 portò al potere il Partitocomunista. Iniziato nei primi anni Venti del Novecento, il processo rivoluzionario si concluse circa trent'anni dopo [...] pinyin Sun Zhongshan), formò a Canton un governo contrapposto al governo di Pechino controllato dai giapponesi, e insieme al Partitocomunista (nato nel 1921) diede vita (1924-25) a un fronte comune che ebbe però breve durata. Tra il 1925 e il 1927 i ...
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Corrente del Partito socialista italiano guidata da G.M. Serrati (così denominata perché propugnatrice del programma massimo, cioè la rivoluzione socialista, e pertanto contrapposta alla corrente riformista), [...] (1921), ma neanche la successiva fuoriuscita dei riformisti (1922). Nel 1924 parte dei militanti della corrente (tra questi Serrati) aderì al partitocomunista, mentre il PSI si ricongiunse con i riformisti nel congresso di Parigi del 1930.
Il ...
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Termine russo («ristrutturazione») adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale per indicare l’insieme di riforme politico-economiche (ricambio nei vertici di [...] che hanno caratterizzato l’azione di M.S. Gorbačëv a cominciare dal marzo 1985, quando divenne segretario del Partitocomunista sovietico. A p. è solitamente associato il termine glasnost´ – che letteralmente significa «possibilità di far sentire la ...
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Nome con il quale era designato in Occidente l’Ufficio d’informazione dei partiticomunisti (Informacionnoe biuro Kommunističeskich i rabočich partij), creato a seguito della conferenza tenuta a Szkarska [...] scambio di informazioni. Prima sua sede permanente fu Belgrado; nel 1948, quando il K. condannò la politica del partitocomunista iugoslavo accusandolo di deviazionismo nazionalista, la sede fu spostata a Bucarest. In seguito alla politica estera di ...
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Movimento politico e culturale sviluppatosi in Cina tra il 1965 e il 1969 sotto la direzione di Mao Zedong. Finalizzato alla radicalizzazione del processo rivoluzionario e alla lotta contro la burocratizzazione [...] strutture politiche, amministrative ed economiche del paese in seguito alla destituzione di migliaia di quadri. A partire dal 1967 il movimento conobbe un graduale riflusso e il IX Congresso del Partitocomunista (1969) ne sancì di fatto la fine. ...
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Strategia politica elaborata, tra il 1973 e il 1979, dal Partitocomunista italiano, in seguito alla riflessione compiuta dal segretario E. Berlinguer sull’esperienza cilena del governo di S. Allende; [...] tale strategia si fondava sulla necessità della collaborazione fra le forze popolari di ispirazione comunista e socialista con quelle di ispirazione cattolico-democratica, al fine di dar vita a uno schieramento politico capace di realizzare un ...
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Termine affermatosi nella pubblicistica occidentale per indicare l’insieme degli atteggiamenti e provvedimenti che, soprattutto sul piano interno, caratterizzarono la politica dell’URSS e della maggioranza [...] dei paesi ‘satelliti’ dopo la morte di Stalin (1953) e, soprattutto, dopo le critiche formulate alla sua politica dal XX (1956) e XXII (1961) Congresso del partitocomunista sovietico. ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...