Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] di una certa distensione internazionale, grazie agli avvenimenti interni al mondo comunista che ne scossero il monolitismo ideologico, e il riconoscimento da parte dell’URSS delle vie nazionali al socialismo. I rapporti internazionali influenzarono ...
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Uomo politico italiano (Milano 1926 - Roma 2015). Dopo aver aderito clandestinamente al PCI nel 1943, partecipò alla Resistenza combattendo nelle brigate Garibaldi. Nel dopoguerra svolse numerosi incarichi [...] e ritirare la fiducia al governo Prodi, C. si dimise dalla presidenza e, dopo essere uscito dal partito, fu tra i fondatori del Partito dei comunisti italiani, di cui fu eletto presidente (carica da cui si è dimesso nel 2006). Senatore dal 1972 ...
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Socialista francese (Parigi 1845 - Saint-Mandé 1922); condannato per aver sostenuto con articoli la Comune di Parigi, si rifugiò in Italia, dove scrisse l'Essai de catéchisme socialiste (1875), e in Svizzera; [...] congresso di Marsiglia (1879) e dal partito operaio costituito nel 1880 con P. determinate forme di collaborazione tra partito socialista e classe dirigente. aderì all'Union sacrée ed entrò a far parte del governo (1914-15). Nel 1920 si dichiarò ...
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Il Ministero per la Sicurezza di Stato (Ministerium für Staatssicherheit), meglio conosciuto come Stasi, è stato l’apparato di polizia segreta della DDR, Repubblica democratica tedesca, fondato nel 1950 [...] per assicurare il potere della SED, Partito socialista unificato tedesco, e sciolto ufficialmente nel 1990. Organizzato sotto il ministro generale è stata l’occhio segreto con cui il regime comunista della DDR spiava i suoi cittadini per mantenere la ...
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Uomo politico ed economista italiano (Imola 1873 - Nervi 1953); prof. (dal 1903) di economia politica nelle univ. di Cagliari e Parma e deputato (1910-26) prima socialista e, dopo il congresso di Livorno, [...] comunista, fu privato del mandato parlamentare e della cattedra per ragioni politiche e condannato al confino, commutato poi in ammonizione. Espulso dal partito (1928), emigrò in Francia. Trascorsi gli anni del fascismo in isolamento, dopo la ...
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Uomo politico ungherese (Budapest 1888 - ivi 1965); muratore, si fece strada nel movimento sindacale ed esercitò compiti di qualche importanza durante il breve regime di Béla Kun. Imprigionato per tre [...] Horthy, fu (1926-28 e 1939) segretario generale del partito socialdemocratico. Vicepresidente del Consiglio (1945), condusse il suo partito alla fusione (1948) con quello comunista nel nuovo Partito dei lavoratori, di cui divenne presidente. Dopo le ...
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Organizzazione politica creata nel 1927 dagli esponenti di vari partiti italiani emigrati all’estero allo scopo di combattere il fascismo. Della C., che ebbe il suo organo, nel giornale La Libertà, non [...] fecero parte il Partito popolare italiano e quello comunista; nel 1928 si pronunciò per un regime repubblicano. Fu sciolta nel 1934, dopo la costituzione in movimento politico autonomo del gruppo di Giustizia e Libertà (➔), che dal 1931 ne era il ...
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Național-țărănesc, Partidul Partito politico romeno («Partito nazional-contadino»), sorto nel 1926 dalla fusione del Partito nazionale transilvano di I. Maniu e del Partito contadino di I. Mihalache. [...] da re Carol II nel 1930 e poi nel 1938, risorse dopo la fine della Seconda guerra mondiale, imponendosi come il maggiore partito democratico riformista; il governo comunista romeno lo mise fuori legge nel 1947 e processò i suoi capi più influenti. ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] e purché l'ordine mantenuto serva a promuovere un diffuso benessere.
Mentre il socialismo (nella forma dei partiti socialisti e comunisti dei paesi più industrializzati dell'Europa occidentale) nel N. si è dato come compito quello di arginare ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] nella più rigida osservanza. Presentavano aspetti di netta chiusura alle istanze della modernizzazione anche le comunità hasidiche (da ḥasīd "pio"), diffuse in Polonia e in parte anche in Russia e centrate intorno a un capo carismatico, il rebbe. Si ...
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partito2
partito2 s. m. [der. di partire «dividere»; propr. «ciò che è diviso, parte»]. – 1. a. Ciascuna delle soluzioni che si possono adottare nel caso di una scelta, o ciascuno dei mezzi di cui ci si può servire per raggiungere uno scopo,...
comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...