Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] politiche del 1947 portarono a un’ampia vittoria dei partiticomunista e socialista, legati da un patto di unità d’azione. La Polonia divenne in tal modo un paese di stampo sovietico, pienamente integrato nel sistema politico e militare dell’URSS ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] 1977 Brežnev assunse anche la carica di presidente del Presidium del Soviet supremo e con la Costituzione del 1977 fu istituzionalizzato il ruolo dirigente del Partitocomunista. J.V. Andropov, subentrato come segretario generale nel 1982 al defunto ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] Duxiu, Li Dazhao, Mao Zedong, e di cinesi formatisi all’estero, come Zhou Enlai. Il governo sovietico inviò a Canton degli emissari del Comintern per aiutare a organizzare non solo il Partitocomunista cinese ma lo stesso Guomindang su di una base ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e uomo di stato sovietico I. V. Džugašvili (Gori, Tiflis, 1879/1878 - Mosca 1953). Di modeste origini familiari (il padre calzolaio e la madre lavandaia), dal 1894 al 1899 [...] seno ai partiticomunisti polacco, cecoslovacco, ungherese). A questa nuova strategia S. diede giustificazione teorica nella sua ultima opera, Ekonomičeskie problemy socializma v SSSR ("Problemi economici del socialismo nell'Unione Sovietica", 1952 ...
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MONGOLIA (XXIII, p. 667; App. I, p. 872; II, 11, p. 344)
Fernanda BERARDELLI MONTESANO
Gio. Bor.
La Repubblica popolare della Mongolia esterna (Bughut Nairamdakh Mongol Arat Ulus). - La repubblica popolare [...] centro del complesso sistema di equilibrî e di influenze cino-sovietiche e con la costruzione della ferrovia transmongolica, che ne ha costituito dai membri dell'unico partitocomunista esistente (Partito Popolare Rivoluzionario), mediante l' ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] far filtrare frammenti del rapporto segreto sui crimini di Stalin che Chruščëv aveva tenuto al 20° Congresso del Partitocomunistasovietico nel febbraio 1956. Il pubblico di Varsavia si vedeva riflesso nell'opera di Beckett: Godot era il socialismo ...
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Lo Stato continua a reggersi con la costituzione del marzo 1946 (modificata nel luglio 1950). In seguito all'incremento degli abitanti, l'Assemblea popolare è passata da 188 a 214 membri.
Nel 1958 l'A. [...] contro esponenti filo-iugoslavi accusati di aver tentato di rovesciare il regime comunista. Parallelamente il XXII congresso del Partitocomunistasovietico (ottobre 1961), mettendo sotto accusa Stalin e gli stalinisti, condannò l'atteggiamento ...
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NATO
Angelo TAMBORRA
Mario TORSIELLO
Sigla (dall'ingl. North Atlantic Treaty Organization; in fr. otan, da Organisation du Traité de l'Atlantique Nord) con la quale è indicata anche in Italia l'organizzazione [...] un forte partitocomunista. Altro passo innanzi era stata la firma il 17 marzo 1948 del cosiddetto patto di Bruxelles per un'alleanza difensiva e di mutua assistenza fra il Regno Unito, la Francia e il Benelux. Nonostante un memorandum sovietico che ...
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RAKOSI, Mátyás
Uomo politico magiaro, nato ad Ada (Bács-Bodrog) il 9 marzo 1892. Aderì ancora studente al partito socialdemocratico e, fatto prigioniero in Russia durante la prima guerra mondiale, alla [...] lasciò ogni incarico governativo; nel luglio 1956, non essendosi adeguato agli orientamenti del 20° Congresso del partitocomunistasovietico, dovette dimettersi e fu esiliato nell'URSS. Nell'aprile 1958 N. S. Chruščëv gli fece carico pubblicamente ...
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RIVOLUZIONE
Luciano Gallino
(XXIX, p. 498)
Nel senso politico-sociale il termine r. indica una trasformazione radicale dei rapporti sociali che formano la base di una determinata società o di uno dei [...] latifondisti e della burocrazia imperiale; la r. russa del 1917, che inaugurò la dittatura del proletariato, ovvero del Partitocomunistasovietico come sua avanguardia rivoluzionaria, su tutte le altre classi.
Come si è già notato, ciò che colloca ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...
sovietico
soviètico agg. [der. di soviet] (pl. m. -ci). – 1. agg. Dei soviet, costituito o formato dai soviet: l’organizzazione s.; Unione Sovietica o, più propriam., Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), denominazione della...