Termine russo («ristrutturazione») adottato nella politica interna sovietica e poi accolto dal giornalismo internazionale per indicare l’insieme di riforme politico-economiche (ricambio nei vertici di [...] che hanno caratterizzato l’azione di M.S. Gorbačëv a cominciare dal marzo 1985, quando divenne segretario del Partitocomunista sovietico. A p. è solitamente associato il termine glasnost´ – che letteralmente significa «possibilità di far sentire la ...
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Quotidiano russo («Verità»), pubblicato dal 1912 a San Pietroburgo per iniziativa degli operai della città. Ispiratore ideologico e principale collaboratore ne fu V.I. Lenin. Più volte soppresso durante [...] il regime zarista, a partire dalla Rivoluzione d’ottobre divenne organo del Comitato centrale del Partitocomunista. Nel 1918 la sede fu trasferita a Mosca. Con la fine del regime sovietico, dopo un breve periodo di sospensione, è diventato una ...
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Diritto
P. del diritto Il principio (contrapposto a quello della territorialità del diritto) per il quale i soggetti di uno stesso ordinamento politico-giuridico o anche le persone viventi di fatto su [...] la percezione interpersonale, la rappresentazione di sé.
Storia
Culto della p. Espressione (in russo kul´t ličnosti) con la quale il 20° congresso del Partitocomunista dell’URSS (1956) definì il cieco ossequio alle direttive politiche non espresse ...
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Košice (ungh. Kassa; ted. Kaschau) Città della Slovacchia (233.659 ab. nel 2008), capoluogo dell’omonima provincia (6752 km2 con 775.509 ab. nel 2008), a 211 m s.l.m. ai piedi del versante orientale dei [...] Nel 14° sec. monopolizzò il commercio polacco e russo verso l’Ungheria e acquistò anche importanza militare, come partiti cechi e slovacchi (populisti, socialisti nazionali, socialdemocratici, partitocomunista ceco, democratici slovacchi e comunisti ...
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Filosofo marxista russo (Kaunas 1881 - Mosca 1963); fu più volte arrestato, finché (1903) lasciò la Russia recandosi a studiare filosofia a Berna. Tornato in Russia (1908), fece parte della corrente menscevica [...] che abbandonò nel 1917, per entrare alcuni anni dopo (1928) nel partitocomunista bolscevico. Concepisce la dialettica marxista come metodologia universale che deve servire da guida nell'indagine della società, del pensiero e in particolar modo della ...
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Vocabolo latino accolto in tedesco (Präsidium) e da questo passato al russo (prezidium) e ad altre lingue slave con il significato di presidenza, direzione, ufficio di presidenza, di direzione.
Nella Repubblica [...] dell’URSS era l’organo direttivo permanente del Soviet supremo, massimo organismo dell’autorità dello Stato. Fra il 1952 e il 1966 si chiamò P. l’organo direttivo del comitato centrale del Partitocomunista dell’URSS, in sostituzione di Politbjuro. ...
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Studiosa di filosofia e critica letteraria russa (n. Duniloviči, Vilna, 1868 - m. 1946), scrisse sotto lo pseudonimo di Ortodoks; esule in Svizzera dal 1887 al 1906, dal 1890 nel partito socialdemocratico [...] russo. Menscevica, dopo la rivoluzione sostenne la revisione meccanicistica del marxismo contro la corrente di Deborin ( del meccanicismo (come del deborinismo) da parte del comitato centrale del partitocomunista (25 genn. 1931), l'A. mostrò ...
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Uomo politico russo (Uržum, gov. Vjatka, 1886 - Leningrado 1934). Operaio tipografo, appartenne al Partito bolscevico dal 1904, e durante la rivoluzione e la guerra civile prese parte alla lotta contro [...] le armate bianche nel Caucaso. Membro del comitato centrale del Partitocomunista bolscevico (1921), segretario del partito e del governo a Leningrado (dal 1926), fu vittima di un attentato, del quale il regime incolpò l'opposizione trockista, che ...
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Uomo politico sovietico (Omsk 1888 - Mosca 1935), aderì giovanissimo (1904), a Omsk, al Partito socialdemocratico russo e fu più volte arrestato e confinato in Siberia. Partecipò poi alle varie fasi della [...] guerra civile, contribuendo alla sconfitta di Kolčak. Membro del comitato centrale del Partitocomunista, ebbe fra l'altro cariche notevoli nel partito e negli organi economici per la pianificazione. ...
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Uomo politico e rivoluzionario russo (Nižnij Novgorod 1885 - Mosca 1919). Aderì (1901) al partito socialdemocratico e fu più volte arrestato per l'attività rivoluzionaria nell'ambito della corrente bolscevica. [...] Divenuto membro, quindi segretario del Comitato centrale del partitocomunista nel 1917, si distinse per energia e capacità organizzative durante il periodo della rivoluzione e della guerra civile. ...
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russo
agg. e s. m. (f. -a) [dall’etnico lat. rinascimentale Russus, der. dello slavo Rus’ (prob. di origine scandinava) con cui fu dapprima indicata la Russia (poi Rossija 〈ras’ìeë〉)]. – 1. agg. a. Della Russia, regione geografica e stato...
bolscevico
bolscevìco (meno corretto bolscèvico) agg. e s. m. (f. -a) [dal russo bol′ševik «maggioritario» tratto da bol′šenstvo «maggioranza»] (pl. -evìchi, meno corretto -èvichi o -èvici). – 1. Appartenente alla frazione di maggioranza del...